SIENA. Superare il deficit di infrastrutture per la mobilità di persone e merci nel sud della Toscana. E’ quanto chiesto in una mozione presentata alla giunta regionale dai consiglieri di maggioranza delle province di Siena, Arezzo e Grosseto e approvata all’unanimità dall’assemblea di Palazzo Panciatichi. “Il deficit infrastrutturale viario e ferroviario della Toscana meridionale è noto da tempo – spiega Rosanna Pugnalini, consigliere senese del Partito democratico – come è nota l’importanza per tutta la regione di un forte e qualificato sistema che riduca l’incidenza del trasporto su gomma nella movimentazione delle merci. Da anni la Toscana chiede ai vari governi di mantenere gli impegni per il completamento della Due Mari e per la realizzazione del corridoio tirrenico, infrastrutture prioritarie per adeguare agli standard europei la mobilità nel sud della Regione e per dare ossigeno ad un’economia locale che soffre proprio questa evidente carenza”. Nella mozione è stata chiesto il massimo sostegno allo sviluppo dell’interporto di Arezzo e del centro logistico di Chiusi, infrastrutture strategiche per l’ammodernamento del trasporto merci. Un impegno poi, è stato richiesto nei confronti delle altre Regioni, Umbria e Lazio in testa, al fine di attivare verifiche per l’organizzazione di un servizio ferroviario trans-regionale che compensi il venir meno del servizio reso per il trasporto locale dalla progressiva riduzione degli Intercity sulla tratta Roma – Bologna –Milano. “Il quadro definito nella mozione – aggiunge Pugnalini – costituisce l’evoluzione naturale delle scelte fatte dalla Regione in questi anni, anche di quelle riconducibili al Piano della mobilità e della logistica assunto nel giugno del 2004. Esso interviene come risposta ai ritardi causati a livello nazionale e alla progressiva dismissione della funzione di servizio pubblico esercitata dalle ferrovie, che sull’altare della competizione nell’alta velocità, certo più remunerativa, hanno deciso di sacrificare collegamenti e servizi che il trasporto pubblico regionale, da solo, non può garantire”.
“L’iniziativa – conclude Pugnalini – ha proprio il sapore di una sorta di agenda di fine legislatura per orientare politiche e iniziative a sostegno della mobilità nella Toscana del sud. L’auspicio è che questa iniziativa, dopo aver trovato l’adesione di tutto il Consiglio Regionale ed in sintonia con la risoluzione che impegna il governo nazionale al mantenimento del servizio intercity presentata dal deputato senese Ceccuzzi, sia fatta propria anche dalle altre rappresentanze toscane al Parlamento, a cominciare proprio da quelle dell’attuale maggioranza di centrodestra”.