Di fronte all'ennesima morte sul lavoro tutti, dal presidente della Provincia, Fabio Ceccherini ai deputati Franco Ceccuzzi e Susanna Cenni; dal presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini ai sindacati, hanno voluto ribadire l'urgenza di nuove misure che garantiscano la sicurezza dei lavoratori.
“Esprimo il cordoglio di tutta l’assemblea toscana ai familiari dell’operario rimasto vittima dell’incidente sulla A1 e sollecito tutti gli organi competenti ad assumere ogni iniziativa possibile per aumentare il controllo e la sicurezza sulle nostre autostrade, a garanzia di chi ci lavora e di chi le percorre” scrive Riccardo Nencini.
“A nome mio e della Giunta provinciale esprimo il cordoglio alla famiglia di Antonio Cupiello e la vicinanza alla famiglia del collega rimasto gravemente ferito e all’azienda Fau di Asciano. Si tratta purtroppo dell’ennesimo incidente sul lavoro nella nostra provincia. E ancora una volta siamo a piangere la scomparsa di un lavoratore. Auspico che rapidamente si faccia chiarezza sulle dinamiche dell’incidente e auguro che non si abbassi mai la guardia sui temi della sicurezza e della prevenzione, specie in condizioni lavorative difficili come quelle di chi opera nelle strade” scrive Fabio Ceccherini.
“Alla famiglia di Antonio Cupiello vanno le mie più sincere condoglianze. A noi tutti, alla politica ed al governo, che purtroppo continua a non considerare la sicurezza sul lavoro una priorità, una sollecitazione ad un maggiore impegno per fermare questa carneficina” dice Susanna Cenni ed aggiunge “Ancora una morte sul lavoro e stavolta in un cantiere stradale della nostra provincia. Per l’ennesima volta le cause dell’incidente sono probabilmente da imputare all'imprudenza e all'alta velocità. Antonio Cupiello è uno di quei tantissimi operai che mentre l’Italia e il mondo vanno in vacanza è costretto a lavorare sulla strada, in orari e condizioni che talvolta sono molto pesanti”. “Il tema della sicurezza sul lavoro – prosegue la deputata senese – non consente più distrazioni a nessun livello della politica. Nelle prossime settimane partirà in Italia una campagna importante, alla quale ho voluto convintamente dare la mia adesione di parlamentare, intitolata ‘Una carovana per il lavoro sicuro’, promossa da Cesare Damiano, capogruppo del PD in commissione lavoro; da Beppe Giulietti, dell’Italia dei Valori; da Acli, Arci: Libera, Cgil, Cisl, Uil. Sarà una carovana che collegherà idealmente, con eventi ed iniziative, tutti i luoghi che hanno tragicamente visto eventi gravi per lavoratori e lavoratrici. Sono certa che Siena sarà protagonista anche in questa occasione".
“Esprimo il mio cordoglio più sincero nei confronti della famiglia del giovane operaio Antonio Cupiello. Sono inoltre vicino alla famiglia del collega rimasto gravemente ferito, all’azienda Fau di Asciano, ai proprietari e a tutti i dipendenti”. Con queste parole Franco Ceccuzzi, deputato del Pd commenta l’incidente sull'A1. “Negli ultimi due anni – continua Ceccuzzi – ho visitato due volte la Fau, leader sul nostro territorio nel settore delle dotazioni della sicurezza stradale. Ho avuto l’opportunità di vedere come questa azienda fosse, in realtà, una comunità di persone unite e affiatate tra loro. Per questo motivo, il mio dispiacere per quanto accaduto è ancora maggiore e il mio pensiero va, in questo momento, alla famiglia di Antonio Cupiello e del collega rimasto ferito”. “Incidenti come quello avvenuto ieri sera – aggiunge Ceccuzzi – dimostrano che la sicurezza sui luoghi di lavoro non è mai abbastanza e che sarebbe ancora più necessaria in situazioni come questa, dove gli operai lavorano sulle strade ad alta velocità, vista la maggiore pericolosità cui sono esposti”.
“A nome del Partito democratico di Siena, esprimo la solidarietà ed il cordoglio alla famiglia e ai colleghi di Antonio Cupiello e tutta la nostra vicinanza alla famiglia del collega rimasto gravemente ferito”. E’ questo il commento di Tiziano Scarpelli, responsabile per il lavoro nell’esecutivo provinciale del Pd. “Purtroppo – continua Scarpelli – ancora una volta siamo di fronte all’ennesima tragedia sul lavoro che ha colpito la nostra provincia, provocando la morte assurda di un giovane operaio e riducendo in gravissime condizioni un suo collega. Occorre intervenire con rapidità e decisione per garantire, una volta per tutte, la sicurezza nei luoghi di lavoro e per evitare il ripetersi continuo di incidenti che, ogni giorno, purtroppo, si verificano in ogni parte d’Italia. Chiediamo che sia fatta chiarezza sulla dinamica dell’incidente, per rendere giustizia alla famiglia di Antonio Cupiello e del collega rimasto ferito e per chiarire la responsabilità di quanto accaduto”.
"Dopo l’ennesimo infortunio mortale avvenuto nel settore della manutenzione stradale tristemente famoso per gli eventi purtroppo gravi che periodicamente si ripetono, con l'unica variabile del km di riferimento della rete autostradale ma con la costante dei lavoratori che perdono la vita durante lo svolgimento del loro lavoro, la CGIL e la FILLEA-CGIL di Siena credono che oltre al lutto, al cordoglio e alla solidarietà alla famiglia di Antonio colpita dal lutto sia obbligatorio esigere atti concreti tesi alla ricostruzione di luoghi di lavoro dove si tenga conto della sicurezza dei lavoratori – questo il comunicato stampa dei sindacati – Come abbiamo affermato in molte altre occasioni è dovere di tutti impegnarsi per cambiare lo stato di cose che ci porta di volta in volta a ‘piangere sul latte versato’ senza però riuscire a cambiare abbastanza per evitare che certi episodi si ripetano. La CGIL e la FILLEA-CGIL di Siena credono fermamente che sia riduttivo affrontare questo fenomeno solamente dal punto di vista della sicurezza stradale o della sicurezza sul lavoro, partendo dall'assunto che se dovessimo veramente applicare il “recente” Testo Unico nessuno potrebbe fare manutenzione alla rete autostradale (o almeno non con i metodi attuali), così come sarebbe assurdo immaginare che autovelox e patente a punti possano essere la panacea di tutti i mali… La CGIL e la FILLEA-CGIL di Siena rivolgono una domanda a politici e amministratori a tutti i livelli: alla luce degli incidenti di questi giorni (A1 e A4), potrebbe essere logico e dignitoso un ripensamento della politica dei trasporti teso ad un ridimensionamento del trasporto su gomma a favore del trasporto su rotaia?".