L'episodio a pochi mesi da quello che aveva visto protagonista il presidente dell'Upa
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SIENA. Scontro con un grosso daino in provincia di Siena. Coinvolto in un pauroso incidente stradale causato da un esemplare adulto di generose dimensioni, Andrea Pannocchieschi d’Elci, presidente di Agriturist/Siena. L’associazione nazionale per l’Agriturismo, l’Ambiente e il Territorio, costituita dalla Confagricoltura nel 1965.
Sulle strade del senese torna prepotentemente alla ribalta il grande problema degli ungulati che nel territorio hanno raggiunto una densità non più sostenibile, causando danni all’agricoltura e problemi di sicurezza.
E alla ribalta vediamo ancora una volta i vertici di Confagricoltura senese. Pochi mesi fa la stessa sorte è toccata ad Alessandro Cinughi de Pazzi, presidente dell’Unione Provinciale Agricoltori di Siena, che ebbe uno scontro con un cinghiale mentre transitava in superstrada con la propria famiglia.
Per fortuna, allora come adesso, solo danni all’auto e tanta paura.
L’incidente è avvenuto intorno alla mezzanotte, sulla strada provinciale 541 che da Colle di Val D’Elsa porta alla Colonna di Montarrenti, tre chilometri circa dopo Palazzo al Piano, mentre Pannocchieschi stava tornando a casa dalla sua fattoria.
«All’improvviso – racconta il presidente di Agriturist – ho visto sbandare la macchina che sopraggiungeva nel senso opposto. Per questo ho subito rallentato. Appena l’auto è passata al mio fianco il daino è sbucato da destra e dopo un attimo di incredulità il violento impatto è stato inevitabile».
L’auto, nonostante la bassa velocità, è andata quasi distrutta, tanto che è stata portata via con il carro attrezzi. Il daino, morto sul colpo, è finito sulla banchina. Si tratta di un maschio di circa un quintale che seguiva un piccolo branco di femmine. Pannocchieschi per fortuna ne è uscito incolume e il caso ha voluto che non viaggiassero i figli a bordo della macchina.
Sul luogo è intervenuta una pattuglia della Polizia Provinciale.
E’ dal 2008 che l’Unione Provinciale Agricoltori di Siena denuncia l’assenza di regole per contenere il numero di questo tipo di animali, compreso cinghiali e caprioli. Ironia della sorte, l’incidente per la seconda volta colpisce proprio chi recentemente si sta battendo per tutelare i diritti degli agricoltori e la sicurezza dei cittadini contro una vera e propria invasione del territorio da parte degli ungulati.
«Il massiccio proliferare di questi animali – spiega Pannocchieschi – sta arrecando grossi danni alle culture e creano da tempo un percolo alla incolumità degli automobilisti che transitano per le strade del senese».
Il tutto segue a poca distanza le recenti modifiche alla normativa regionale in fatto di regolamentazione della caccia di selezione. Ovvero, quello strumento per contenere gli ungulati che adesso sembra essere sempre più debole e meno efficace alla luce delle recenti limitazioni. Un provvedimento che preoccupa non poco la Provincia di Siena (per primo l’assessore alla caccia Anna Maria Betti che si è appena pronunciato in merito sulla stampa locale), gli Atc, gli agricoltori, gli ambientalisti e gli stessi cacciatori.
“Si dovranno adottare – sottolinea Andrea Pannocchieschi d’Elci – nuovi provvedimenti che garantiscano strumenti efficaci per contenere gli ungulati, sia sul fronte dei danni alle culture agricole che per gli incidenti stradali. Nei quali potrebbero essere coinvolti anche i tanti turisti che viaggiano sulle strade della nostra provincia”. Andrea Pannocchieschi d’Elci Andrea Pannocchieschi d’Elci Andrea Pannocchieschi d’Elci