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PONTE A TRESSA. Oggi (9 marzo), alle ore 12, sono stati inaugurati e presentati i lavori di ammodernamento e adeguamento funzionale del Depuratore di Ponte a Tressa, realizzati con Acquedotto del Fiora, Gestore Unico del Servizio Idrico Integrato nell’ATO 6 “Ombrone”. L’importo complessivo dei lavori, iniziati il 13.5.2009, ammonta a Euro 3.721.000,00 dei quali Euro 2.250.000,00 a carico del Comune e i rimanenti Euro 1.471.000,00 a carico di Acquedotto del Fiora S.p.A. Il contributo comunale, sul costo complessivo dell’opera, è finanziato dalla Fondazione Monte dei Paschi su quota decennale dagli utili di bilancio spettanti alla città.
“Il depuratore costruito nella zona dei Balzoni a fine anni ‘80 ed inaugurato nel mese di luglio 1990 – ha detto Pier Paolo Fiorenzani, assessore per i Servizi a Rete – era progettato per trattare i reflui urbani provenienti dalla città di Siena e dall’abitato di Taverne d’Arbia per una potenzialità massima di 70.000 abitanti equivalenti, pari a una portata media oraria in tempo asciutto di 650 mc; il progetto ora realizzato lo adegua a 99.000 abitanti, pari ad una portata media oraria in tempo asciutto di 1.000 mc. Assieme al Sindaco Maurizio Cenni abbiamo costantemente seguito e incalzato il non semplice iter procedurale, rilevandone sempre l’urgenza ambientale e sociale, ben consapevoli delle aspettative e delle esigenze degli abitanti della zona”.
Le opere eseguite (compreso il contorno alberato in cipressi) sono state finalizzate alla drastica riduzione dell’impatto sull’ambiente; l’effluente sarà conforme allo scarico in “aree sensibili” di cui al D.L. 152/99 e successive modifiche in recepimento delle direttive della Comunità Europea (direttiva 91/271/CEE e 91/676/CEE) anche se non richiesto dalla normativa vigente e determinerà un notevole miglioramento della qualità delle acque del corpo idrico ricettore rappresentato dal fiume Arbia. Per poter garantire quanto sopra, sono stati eseguite le seguenti opere: realizzazione di un nuovo sollevamento che consente di pompare fino a 1.250 mc/h in aggiunta a quello già esistente; realizzazione di due nuove linee di trattamento, costituite da sedimentazione primaria, ossidazione biologica, sedimentazione secondaria e ricircolo fanghi in aggiunta alle due esistenti per aumentare la capacità di trattamento, migliorare la resa del processo di depurazione, nonché migliorare la capacità di far fronte al fuori servizio di una linea; installazione di impianti di abbattimento delle emissioni per l’eliminazione di possibili occasionali fenomeni di emissione di cattivi odori; installazione di apparati di controllo e automazione dei principali parametri operativi di processo con i quali si determinerà l’ottimizzazione delle rese depurative; installazione di un gruppo elettrogeno di idonea potenza che garantisca, anche in caso di interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica, di tenere in funzione le principali fasi di trattamento.
Il processo di abbattimento delle sostanze inquinanti permette – ora – un aumento del rendimento totale di depurazione ed il raggiungimento degli standard desiderati. L’impianto è completato con l’installazione di sistemi di sicurezza e telecontrollo in modo da ottimizzare i consumi energetici, nonché a garantire I trattamenti adeguati anche in caso di guasto o possibile avaria dei macchinari con possibilità di azionamento delle riserve anche da remoto. Il sistema di telecontrollo è in grado di avvisare 24 ore su 24 gli operatori del Fiora, permettendo così una risoluzione veloce ed efficace delle possibili disfunzioni. Questo importante intervento consentirà in definitive di ottenere un migliore livello di depurazione dell’effluente finale restituito nel fiume Arbia ed un ben maggiore mitigazione dell’impatto sul territorio.