Il sindaco Valentini ha prospettato l’idea di una grande area senese come asset di rilancio e competitività
SIENA. Lo sviluppo urbanistico dei Comuni limitrofi a Siena ha costituito il tema dell’interrogazione presentata nella seduta consiliare di martedì scorso (28 aprile), da Andrea Corsi e sottoscritta anche da Marco Falorni e Andrea Bianchini. Corsi, sostenendo che le edificazioni e le nuove costruzioni nei territori contermini hanno avuto una forte accelerazione negli ultimi anni, ha richiamato la dichiarazione alla stampa “I Comuni confinanti ci stanno costruendo addosso” dell’ex sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi, risalente all’ottobre 2011. Il consigliere, ricordando anche come l’attuale sindaco di Siena abbia ricoperto l’omologo incarico nel Comune limitrofo di Monteriggioni, ha chiesto al sindaco stesso un giudizio sulla dichiarazione del suo predecessore; inoltre, se ritenga, oggi, che lo sviluppo urbanistico dei Comuni contermini sia stato ben pianificato ed eventualmente come sia possibile intervenire a tutela degli interessi del Comune di Siena.
Il sindaco ha innanzitutto ricordato che la pianificazione urbanistica è di competenza del Consiglio comunale, il quale nella primavera del 2016 sarà chiamato a confrontarsi sulla scadenza quinquennale del Regolamento urbanistico vigente e a esprimersi su diverse varianti da apportare allo strumento urbanistico attuale, relativamente alla semplificazione della normativa per piccoli interventi e ad alcune nuove iniziative di carattere produttivo, oppure legate alla realizzazione di opere pubbliche. Il primo cittadino ha quindi prospettato il ridimensionamento delle attuali previsioni di espansione edilizia sia nel settore dei servizi sia in quello abitativo, sottolineando l’esigenza di recuperare volumetrie esistenti e contenere al massimo il consumo di nuovo suolo: una posizione condivisa con l’assessore all’Urbanistica e già espressa pubblicamente anche nei confronti della Regione Toscana per evidenziare la condivisione della medesima filosofia di sviluppo equilibrato. Valentini ha poi evidenziato come il territorio del Comune di Siena, pur essendo capoluogo di provincia, sia di piccole dimensioni, come si vede dal raffronto con Grosseto e Arezzo, e come questo dato imponga una riflessione concreta sull’opportunità di pensare a una grande area senese in termini di copianificazione e concertazione con i Comuni limitrofi su molti fronti, a partire dalle politiche urbanistiche ed edilizie, così come per la scuola, la mobilità, o l’uso delle risorse.
Il sindaco ha ricordato anche l’esperienza, risalente ad alcuni anni fa, dello Schema Metropolitano dell’Area Senese che, nonostante il valido lavoro conoscitivo e di condivisione di dati, non ha mai portato a una vera pianificazione urbanistica coordinata tra Siena e i Comuni contermini. Oggi, però, le conferenze di copianificazione sollecitate dalla Regione, come avvenuto di recente nel caso di Isola d’Arbia, permettono un confronto e un coinvolgimento di tutti gli enti locali interessati, nella prospettiva di realizzare veri e propri sistemi territoriali ed economici.
L’area evocata da Valentini, divisa in sei Comuni, conta un’estensione di circa 700 kmq e un bacino di 90mila abitanti; come ribadito più volte durante l’intervento, il processo di integrazione di tale “grande area senese”, lungi dal presentarsi come tentativo di annessione dei Comuni più piccoli o mera aspirazione gerarchica, potrebbe costituire l’asset di rilancio e competitività di tutto il territorio senese sullo scenario regionale, anche nella prospettiva del rafforzamento e della valorizzazione dell’area vasta Siena-Arezzo-Grosseto a seguito della revisione delle funzioni delle province.
Corsi ha espresso parole di disappunto rispetto a quanto affermato dal sindaco, imputandogli di aver amministrato un Comune limitrofo che si è sviluppato in modo disorganico anche lungo i confini del territorio del capoluogo; lo stesso ha poi concluso l’intervento sostenendo che il Consiglio si farà carico di tutelare gli interessi della collettività senese quando si tratterà di discutere le varianti al vigente Regolamento urbanistico.