SIENA. “Mi muovo in bicicletta perché faccio prima e perché è divertente”. E ancora: “Utilizzo la bici perché fa bene alla salute e fa risparmiare”. Queste alcune delle riposte rilasciateci da circa quaranta senesi che mercoledì mattina, giornata di fine ottobre, dalle 8 alle 9, sono passati da Porta Camollia in sella alle loro biciclette. Sì, ben quaranta uomini e donne di tutte le età sono entrati nella città murata per andare al lavoro piuttosto che all’università; che hanno dichiarato che sono soliti muoversi in bicicletta, pur in presenza di una realtà di traffico che di certo non favorisce chi sceglie di utilizzare le due ruote.
L’associazione Fiab Amici della Bicicletta ha deciso di verificare sul campo quale è il numero reale dei cosiddetti ciclisti urbani e il risultato è stato per certi versi sorprendete: un buon numero di cittadini che utilizzano la bicicletta per spostarsi in città pur in assenza di una qualsiasi politica della mobilità che abbia prestato attenzione a questa categoria di cittadini.
Dalle risposte che ci sono state date emergono due dati su cui l'associazione invita l’amministrazione comunale a riflettere: primo, la difficoltà estrema di utilizzare le due ruote, visto il volume di traffico che intasa l’arteria Stellino-Porta Camollia, (le soluzioni proposte sono il senso unico e/o la creazione di percorsi protetti lungo quell’asse); secondo, la critica alle autorità per non aver considerato la mobilità ciclistica alla stregua di altre forme di mobilità.
“Insomma – sono sempre i ciclisti che parlano – chi va in bicicletta viene visto come una mosca bianca che crea solo problemi, mentre meriterebbe ben altra attenzione”.
"Concordiamo pienamente – scrive nella nota stampa l'Associazione Fiab Amici della Bicicletta – perché ogni ciclista in più significa un’auto in meno, minore inquinamento e minori problemi di parcheggio. Ora, dal momento che l’asse nord che collega lo Stellino-Palazzo Diavoli a Porta Camollia è l’unico pianeggiante e visto che da anni la nostra associazione richiama l’attenzione dell’Amministrazione Comunale a riflettere sulla possibilità di considerare questo itinerario come potenzialmente ciclabile, chiediamo ancora una volta che la bicicletta non venga considerata uno sfizio per pochi appassionati ma una cosa che merita attenzione e finanziamenti. Perché, soprattutto oggi che parliamo tanto di riscaldamento atmosferico, di inquinamento e di problemi alla salute derivanti da un traffico motorizzato abnorme, crediamo che ciò che si spende per favorire mobilità non inquinanti non siano soldi sprecati ma investiti nella salute di tutti, nella sicurezza e in risparmio di territorio ed energia. Per questo, suggeriamo di istituire parcheggi scambiatori nella zona nord della città da cui si possa accedere, sia con bici propria sia con bici in affitto, alla Siena murata attraverso itinerari protetti o strade a senso unico di marcia in cui la bicicletta possa trovare quella sicurezza che oggi manca del tutto (vedi via Fiorentina, via Cavour, via V. Emanuele II). Strada alla bici, allora, ma con impegni concreti e non con le solite promesse che non vengono mantenute".
L’associazione Fiab Amici della Bicicletta ha deciso di verificare sul campo quale è il numero reale dei cosiddetti ciclisti urbani e il risultato è stato per certi versi sorprendete: un buon numero di cittadini che utilizzano la bicicletta per spostarsi in città pur in assenza di una qualsiasi politica della mobilità che abbia prestato attenzione a questa categoria di cittadini.
Dalle risposte che ci sono state date emergono due dati su cui l'associazione invita l’amministrazione comunale a riflettere: primo, la difficoltà estrema di utilizzare le due ruote, visto il volume di traffico che intasa l’arteria Stellino-Porta Camollia, (le soluzioni proposte sono il senso unico e/o la creazione di percorsi protetti lungo quell’asse); secondo, la critica alle autorità per non aver considerato la mobilità ciclistica alla stregua di altre forme di mobilità.
“Insomma – sono sempre i ciclisti che parlano – chi va in bicicletta viene visto come una mosca bianca che crea solo problemi, mentre meriterebbe ben altra attenzione”.
"Concordiamo pienamente – scrive nella nota stampa l'Associazione Fiab Amici della Bicicletta – perché ogni ciclista in più significa un’auto in meno, minore inquinamento e minori problemi di parcheggio. Ora, dal momento che l’asse nord che collega lo Stellino-Palazzo Diavoli a Porta Camollia è l’unico pianeggiante e visto che da anni la nostra associazione richiama l’attenzione dell’Amministrazione Comunale a riflettere sulla possibilità di considerare questo itinerario come potenzialmente ciclabile, chiediamo ancora una volta che la bicicletta non venga considerata uno sfizio per pochi appassionati ma una cosa che merita attenzione e finanziamenti. Perché, soprattutto oggi che parliamo tanto di riscaldamento atmosferico, di inquinamento e di problemi alla salute derivanti da un traffico motorizzato abnorme, crediamo che ciò che si spende per favorire mobilità non inquinanti non siano soldi sprecati ma investiti nella salute di tutti, nella sicurezza e in risparmio di territorio ed energia. Per questo, suggeriamo di istituire parcheggi scambiatori nella zona nord della città da cui si possa accedere, sia con bici propria sia con bici in affitto, alla Siena murata attraverso itinerari protetti o strade a senso unico di marcia in cui la bicicletta possa trovare quella sicurezza che oggi manca del tutto (vedi via Fiorentina, via Cavour, via V. Emanuele II). Strada alla bici, allora, ma con impegni concreti e non con le solite promesse che non vengono mantenute".