La Commisione dovrebbe decidere a breve sui Monti Bond
Intanto domani (27 agosto), si riunirà nuovamente la Deputazione Generale della Fondazione Mps che deve nominare il presidente. Le indicazioni in merito non sono univoche né condivise e si teme che ancora una volta l’assemblea si concluda con un nulla di fatto. Gli incontri dei giorni scorsi non sembrano aver dato un contributo efficace a dirimere una questione che si presenta basilare per la Fondazione.
E mentre ci si accapiglia sul presidente da scegliere, ecco che spunta una donna, che potrebbe mettere tutti d’accordo: Antonella Mansi, vice di Squinzi in Confindustria. Il suo nome è comparso da poco tra quelli dei papabili.
Non va dimenticato il ruolo decisivo del provveditore, figura che qualcuno vorrebbe “bloccare” con la conferma di Pieri, che piace anche a Profumo. Se ancora una volta non si arrivasse ad una soluzione, non resterebbe molto tempo per decidere: il 2 settembre scade il mese di tempo previsto dallo statuto per la nomina dei vertici, ma essendo la Deputazione in prorogatio, tale termine può agevolmente essere superato. Insomma, ancora una volta, niente di definitivo.
La questione Mps/Codacons si apre a nuovi scenari con l’associazione dei consumatori che rischia di finire davanti al giudice con l’accusa di turbativa del mercato in seguito alle accuse formulate ai nuovi vertici della banca (truffa ai danni dello Stato e appropriazione indebita). L’esposto della Consob alla Procura di Siena, infatti, non sembra riferirsi al nuovo management. Banca Mps aveva risposto duramente alle accuse, minacciando di adire le vie legali (leggi).