E’ quanto annunciano Provincia di Siena e Comune di Castiglione d’Orcia in vista dell’incontro promosso dai comitati di Gallina in riferimento alla costruzione dell’impianto a biomasse nel Comune di Castiglione d’Orcia.
“Le istituzioni confermano la validità del progetto e tutti gli elementi ed i pareri di cui sono in possesso stanno a dimostrare che non sussistono elementi di preoccupazione per l’ambiente e per la salute pubblica. Ribadiscono inoltre che tutte le procedure dal punto di vista amministrativo e giuridico rispettano le norme in materia e l’autorizzazione rilasciata è conforme alle disposizioni di legge. Gli enti coinvolti, come già in precedenza annunciato, prima che l’impianto entri in funzione attueranno una serie di iniziative di informazione alla popolazione in merito alle caratteristiche del progetto stesso e sono impegnati fin da ora a monitorare tutti gli aspetti di carattere ambientale ed emissivo”.
Il progetto in corso di realizzazione dalla società Sorgenia Bioenergy prevede la realizzazione di un impianto della potenza di 1 MW elettrico che produrrà gas di sintesi sfruttando la paglia di cereali.
Il gas di sintesi verrà immediatamente utilizzato per alimentare un motore che produrrà energia elettrica. Inoltre l’impianto produce calore di circa 3 MW termici che potrà essere utilizzato da utenti della zona che potranno così eliminare l’utilizzo di altri impianti di produzione di calore alimentati da combustibili che complessivamente producono maggiori emissioni. Ne consegue che comunque le emissioni eliminate produrranno un bilancio altamente positivo rispetto a quelle emesse. Le caratteristiche dell’impianto corrispondono a dimensioni ridotte e danno la possibilità di attivare una filiera che potrà dare valore ad un sottoprodotto dell’agricoltura come la paglia. Sulla bontà della tipologia di questi impianti si sono espressi favorevolmente associazioni ambientaliste a livello nazionale e locale, movimenti politici che fanno riferimento all’area ambientalista, enti e istituzioni pubbliche. Lo sviluppo e incremento di questa tipologia di impianti è previsto nel Piano Energetico Regionale e nel Piano Energetico Provinciale.
L’impianto rientra ampiamente nelle normative di legge come da parere positivo dell’ARPAT e della ASL. Tra l’altro il progetto che è in corso di realizzazione sarà fornito di abbattitori e catalizzatori che elimineranno ulteriormente le emissioni, riducendole al minimo, e di gran lunga inferiori a quanto possono emettere motori di analoga potenza ad emissioni libere. La valutazione dell’impianto è stata effettuata in vari passaggi in conferenza dei servizi con tutti i soggetti che la normativa attuale prevede debbano esprimere un parere (Provincia, ASL, ARPAT, Comune).
“Tutto ciò – concludono gli enti – corrisponde ai contenuti degli atti amministrativi e delle normative vigenti; in un paese “normale” la fiducia deve essere riposta sulle istituzioni preposte alla tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini e non su soggetti che esprimono considerazioni frutto di opinioni personali più o meno interessate, che creano allarmismo ingiustificato e terrorismo psicologico utilizzando argomenti che non corrispondono assolutamente ai contenuti del progetto”.