Investimenti nel sociale, nella cultura, in grandi opere e manutenzione pubblica
di Alessandra Siotto
SIENA. “Questa è un’occasione per dire da dove siamo partiti e dove siamo arrivati, iniziando dai numeri di questi dieci anni che sono decisamente positivi”. Così il sindaco di Siena Maurizio Cenni ha aperto la conferenza stampa di questa mattina (16 marzo) in cui ha presentato il rendiconto di mandato “2001-2011, dieci anni insieme”, in anteprima per la stampa. Infatti, la presentazione dei dati alla città, aperta a tutti, si terrà il 21 marzo alle 17.30, nella Sala del Mappamondo di Palazzo Comunale. “E’ un esercizio di lettura – ha detto il primo cittadino – che consiglierei anche a chi si propone di amministrare la città in futuro, perchè non puoi parlare di cose che non conosci, non puoi costruire una visione autoreferenziale della città, come se questo fosse l’anno zero. Ad esempio, devi capire come è stato risposto alle crisi economiche che negli anni si sono succedute, a partire dall’11 settembre. Non si può prescindere dal contesto, dal punto di partenza, e invito i candidati a sindaco alla presentazione per conoscere e capire qual’è la situazione attuale ecosa è stato fatto, poi ciascuno trarrà le proprie conseguenze”.
IL PASSATO. “Nel 2001 – ha dichiarato il sindaco – abbiamo trovato investimenti fuori scala per eccesso per la città; la maggior parte erano investimenti bloccati, ad esempio il ponte di Malizia, Vallepiatta, collegio di San Marco; non c’era una scuola a norma, gli impianti sportivi erano fatiscenti e la viabilità penosa. Oggi lasciamo una città diversa perchè abbiamo sbloccato e consegnato grandi opere, oltre a fare nuova progettualità, pensando a sviluppare in futuro la città”.
IL SOCIALE. “La spesa per il sociale – ha detto il primo cittadino – era di 6 milioni di euro nel 1997, oggi è di 14, pari al 17% del bilancio e all’inizio del mandato, nel 2001, era del 14%. Abbiamo investito nel sostegno agli anziani, ai minori e alla famiglie, ai disabili, nella lotta alle dipendenze e nelle politiche per l’immigrazione”. “Abbiamo investito sulle scuole – ha aggiunto – con la messa a norma di tutti gli edifici scolastici, e sulla sicurezza in città, siglando il patto con la Prefettura e aumentando il lavoro degli uomini della Polizia Municipale”.
I LAVORI PUBBLICI. Per quanto riguarda i lavori pubblici ammonta ad oltre 250 milioni di euro la somma spesa. Per 183 milioni i lavori conclusi, 81 sono stati destinati alle manutenzioni e 102 alle grandi opere. Sono 55mila i metri quadri di strade lastricate, per una spesa di circa 10 milioni di euro e per la stessa cifra sono stati realizzati interventi su 370mila metri quadri di strade asfaltate. “Abbiamo moltiplicato per 7 – ha affermato Cenni – la spesa destinata alla manutenzione delle strade: prima del 2001 non aveva mai superato i 500mila euro di media all’anno. La manutenzione non serve solo per tenere le strade a posto, ma anche per intercettare il lavoro da parte delle imprese del territorio che nei grandi appalti sono spazzate via dalla concorrenza esterna”.
Tra i progetti più importanti per quanto riguarda le grandi opere, il sindaco ha ricordato il Teatro dei Rinnovati (8 milioni), la strada ‘Fiume’ (9 milioni), la risalita del Costone (5 milioni), il Ponte di Malizia (6 milioni), la risalita dell’Antiporto (8 milioni) che sarà aperta a breve, ma anche il restauro della Loggia dei Nove.
LO STADIO. Per lo stadio sono stati spesi 8 milioni di euro, per interventi di adeguamento che lo hanno portato ad avere 16mila posti. “Il palazzetto e lo stadio – ha detto il sindaco – sono inseriti nel piano strutturale e nel regolamento urbanistico. Per il palazzetto non abbiamo mai pensato che potesse essere un’opera pubblica, perchè è sempre stato privato. Mentre per lo stadio abbiamo deciso di chiamare i privati, come funziona in Italia e in Europa e il primo privato che ha interesse a fare lo stadio è il proprietario della società calcistica, chi lo usa. Lo stadio può diventare proprietà della società del Siena: il Comune fornisce il progetto e il terreno, espropriandolo e vendendolo ad un prezzo vantaggioso, per un valore tra 8 e 10 milioni di euro, così chi ha interesse a costruire fa una proposta all’amministrazione”. “Non esiste ripresa dalla crisi senza investimenti – ha aggiunto – e quando il pubblico non può intervenire bisogna cercare investimenti privati”.
LA CULTURA. Per quanto riguarda la cultura il sindaco ha ricordato la Città Aromatica, il Capodanno e le grandi mostre al Santa Maria della scala (Duccio 250mila visitatori, Arte, Genio e Follia 98mila paganti, Primo rinascimento 127mila biglietti). “In questi anni sono aumentati – ha affermato Cenni – gli abbonati a teatro, grazie al crescere del numero degli spettacoli e soprattutto alla qualità dell’offerta proposta”. Sono stati investiti 24 milioni di euro per il recupero architettonico di oltre 20mila metri quadri del Santa Maria della Scala e dopo il trasferimento all’interno del complesso del Museo per bambini e delle Papesse, il sindaco ha informato che “è stato raggiunto un accordo, che andrà definito con il Ministero, per portare all’intero del Santa Maria anche la Pinacoteca”.
IL PALIO. Per quanto riguarda il Palio il sindaco ha sottolineato l’importanza del protocollo equino, con il quale diventa fondamentale l’addestramento e l’allenamento del cavallo. “Il compito dell’amministrazione – ha affermato – è portare 10 cavalli sani, preparati, in grado si sostenere quel lavoro agonistico, che non manifestino comportamenti caratteriali pericolosi. Senza gli interventi fatti non avremmo superato l’ordinanza Martini e oggi il Palio viene preso a modello dal Ministero della Salute”.
LA FONDAZIONE MPS. Dal 2001 ad oggi la Fondazione ha finanziato numerosi progetti comunali, complessivamente per circa 287 milioni di euro. Nel 2010, però, il contributo è sceso a 19 milioni di euro, cifra più bassa dell’ultimo decennio (nel 2009 28 milioni, nel 2008 quasi 35). “la città – ha dichiarato Cenni – non può più vivere al di sopra delle proprie possibilità. Il prossimo anno i contributi della Fondazione scenderanno ancora fino a 12-13 milioni. La sfida per chi sarà sindaco dopo di me è affrontare i prossimi 2-3 anni di crisi, con la riduzione delle erogazioni”.
Per ulteriori informazioni sui dettagli del rendiconto di mandato:
http://ilcittadinoonline.it/news/135214/Il_rendiconto_di_mandato_di_Cenni__in_pillole_.html