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di Alessandra Siotto
SIENA. La situazione dell'Ateneo senese è stato uno degli argomenti dibattuti quest'oggi (15 dicembre) in Consiglio Comunale. Ascheri, a nome delle Liste Civiche, ha presentato un'interrogazione per conoscere nuovi sviluppi nella vicenda dell'Università.
Il sindaco Cenni ha risposto che “in occasione della visita di Pizza a Siena, il governo ha dato ampie rassicurazioni e garanzie impegnandosi a sostegno dell'Università”. “L'impegno – ha spiegato il primo cittadino – si è concretizzato stanziando 35 milioni di euro che sono già arrivati, ma non è ancora stato chiarito se si tratta di una ulteriore anticipazione al fondo ordinario. Di fatto lo sono, perchè in questo momento non c'è altro mezzo per far arrivare i soldi. Tuttavia il ministero sta lavorando ad un fondo di rotazione per tutti gli Atenei in crisi, al fine di concedere finanziamenti a fondo perduto attingendo da questo fondo”.
“Il ministero delle finanze – ha proseguito Cenni – non ha ancora concesso la famosa deroga che permetterebbe all'Università di accedere al finanziamento di 110 milioni di euro, già deliberato dalla Banca Monte dei Paschi. Il tentennamento del ministero è legato a due motivi: teme che questo possa essere considerato un precedente; un'altra motivazione, non esplicita, è che l'anticipazione di risorse non incide sul patto di stabilità, mentre la contrazione di un debito va ad incidere sul patto di stabilità e dunque sulla finanziaria”.
“Senza questa linea di finanziamento – ha affermato il sindaco – la situazione può tornare critica nei prossimi mesi e non si può lavorare sul piano di risanamento. Intanto gli stipendi di novembre e dicembre sono stati pagati”. “Abbiamo chiesto – ha proseguito Cenni – un incontro con Gianni Letta, che ha seguito la vicenda, per capire se tecnicamente ci sono strumenti per aggirare le perplessità del ministero delle finanze, che io non ho saputo direttamente, ma che ho percepito dalle mezze frasi dette anche dal sottosegretario al Teatro dei Rinnovati”.
“In tutto questo episodio – ha aggiunto il primo cittadino – ci sono anche dei lavoratori i cui contratti stanno andando a scadenza e che si trovano senza lavoro; ci sono almeno 40 famiglie della nostra Provincia che saranno senza contratto da qui a marzo. Io e il presidente della Provincia abbiamo avuto un incontro con alcuni lavoratori. Si sta valutando se, attraverso il bando straordinario della Fondazione, si possano attivare risorse per trovare una soluzione ponte, a breve termine, per questi lavoratori, in attesa di una collocazione definitiva. Al momento ci sono problemi di natura tecnico-giuridica per usare il bando straordinario in questo senso, è al vaglio una ipotesi tecnica”. “Sulla questione dell'ospedale – ha concluso il sindaco – il dibattito regionale è acceso; nella finanziaria della Regione è stato inserito un articolo che apre la strada a questo intervento; una volta approvata la legge, potrà avvenire l'acquisto”.
Il sindaco Cenni ha risposto che “in occasione della visita di Pizza a Siena, il governo ha dato ampie rassicurazioni e garanzie impegnandosi a sostegno dell'Università”. “L'impegno – ha spiegato il primo cittadino – si è concretizzato stanziando 35 milioni di euro che sono già arrivati, ma non è ancora stato chiarito se si tratta di una ulteriore anticipazione al fondo ordinario. Di fatto lo sono, perchè in questo momento non c'è altro mezzo per far arrivare i soldi. Tuttavia il ministero sta lavorando ad un fondo di rotazione per tutti gli Atenei in crisi, al fine di concedere finanziamenti a fondo perduto attingendo da questo fondo”.
“Il ministero delle finanze – ha proseguito Cenni – non ha ancora concesso la famosa deroga che permetterebbe all'Università di accedere al finanziamento di 110 milioni di euro, già deliberato dalla Banca Monte dei Paschi. Il tentennamento del ministero è legato a due motivi: teme che questo possa essere considerato un precedente; un'altra motivazione, non esplicita, è che l'anticipazione di risorse non incide sul patto di stabilità, mentre la contrazione di un debito va ad incidere sul patto di stabilità e dunque sulla finanziaria”.
“Senza questa linea di finanziamento – ha affermato il sindaco – la situazione può tornare critica nei prossimi mesi e non si può lavorare sul piano di risanamento. Intanto gli stipendi di novembre e dicembre sono stati pagati”. “Abbiamo chiesto – ha proseguito Cenni – un incontro con Gianni Letta, che ha seguito la vicenda, per capire se tecnicamente ci sono strumenti per aggirare le perplessità del ministero delle finanze, che io non ho saputo direttamente, ma che ho percepito dalle mezze frasi dette anche dal sottosegretario al Teatro dei Rinnovati”.
“In tutto questo episodio – ha aggiunto il primo cittadino – ci sono anche dei lavoratori i cui contratti stanno andando a scadenza e che si trovano senza lavoro; ci sono almeno 40 famiglie della nostra Provincia che saranno senza contratto da qui a marzo. Io e il presidente della Provincia abbiamo avuto un incontro con alcuni lavoratori. Si sta valutando se, attraverso il bando straordinario della Fondazione, si possano attivare risorse per trovare una soluzione ponte, a breve termine, per questi lavoratori, in attesa di una collocazione definitiva. Al momento ci sono problemi di natura tecnico-giuridica per usare il bando straordinario in questo senso, è al vaglio una ipotesi tecnica”. “Sulla questione dell'ospedale – ha concluso il sindaco – il dibattito regionale è acceso; nella finanziaria della Regione è stato inserito un articolo che apre la strada a questo intervento; una volta approvata la legge, potrà avvenire l'acquisto”.