SIENA. IPoichè il rettore Silvano Focardi è impegnato in queste ore in un incontro presso il ministero dell'Economia e delle finanze per ottenere l'autorizzazione a stipulare il contratto di finanziamento con la Banca Monte dei Paschi, è stato il prorettore Giovanni Minnucci a redigere il comunicato che riportiamo di seguito.
"Gentili Colleghe e Colleghi, Collaboratrici e Collaboratori, Rappresentanti degli Studenti, Il Senato accademico riunito oggi pomeriggio ha approvato la proposta di revisione dello Statuto dell'Università degli Studi di Siena. In applicazione dell'articolo 67, comma 2, dello Statuto vigente è ora previsto il pronunciamento dei Consigli di Facoltà e di Dipartimento, e del Consiglio studentesco. Entro 30 giorni dalla data odierna, il Senato accademico sarà chiamato ad adottare la delibera definitiva a maggioranza dei due terzi. A quel punto il nuovo Statuto verrà inviato al Ministero per la relativa approvazione. La revisione dello Statuto rappresenta uno dei passaggi decisivi nel processo di rinnovamento della nostra Università. Per questo desidero ringraziare a nome del Rettore – impegnato in queste ore a Roma in un incontro presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze per ottenere l'autorizzazione a stipulare il contratto di finanziamento con la Banca Monte dei Paschi di Siena – e dell'intera Comunità universitaria senese la Commissione Governance e quanti hanno lavorato e offerto il proprio contributo nel processo di rinnovamento dello Statuto, tra i quali i rappresentanti di organi e commissioni di Ateneo, la Giunta dei Direttori di dipartimento e la Commissione per la revisione giuridico-formale dello Statuto, coordinata dal professor Lorenzo Gaeta.
Il nuovo Statuto prevede una serie di importanti cambiamenti che vanno a modificare o ad aggiornare specifici aspetti relativi agli indirizzi e alla vita della nostra Università e alla composizione e alle funzioni dei suoi Organi. In particolare, desidero sottolineare alcune novità in merito alla funzione sempre più rilevante della valutazione e della verifica dei risultati: elementi su cui verranno basate e definite le richieste e le relative ripartizioni delle risorse finanziarie – sia interne che esterne – e di personale. A tal proposito vengono precisati i compiti del Nucleo di valutazione alla luce delle recenti evoluzioni del quadro normativo, con previsione di componenti in maggioranza esterni. Sul versante economico-finanziario il nuovo Statuto prevede l'obbligatorietà della contabilità economico-patrimoniale e di altri nuovi e più rigorosi controlli interni e la riscrittura delle norme inerenti al Collegio dei revisori dei conti.
Rilevanti anche le novità in merito agli Organi di Ateneo. Viene innanzitutto introdotta l'unicità del mandato del Rettore, della durata di 6 anni. Nell'elezione del Rettore è prevista l'assegnazione ai ricercatori del voto pieno, mentre il voto del personale tecnico e amministrativo sarà ponderato in relazione alla numerosità del personale docente e non rispetto alla propria numerosità assoluta, mantenendo un peso coerente con quello attualmente previsto. Il nuovo Statuto introduce, poi, meccanismi di verifica della fiducia del Senato nei confronti del Rettore in relazione al raggiungimento dei risultati programmati.
Vengono individuati espliciti meccanismi di relazione fra Senato accademico e Consiglio di amministrazione e ulteriormente precisati i rispettivi compiti. In Senato sarà presente una più ampia rappresentanza delle istanze della ricerca attraverso la presenza diretta di otto Direttori di dipartimento e di un rappresentante delle scuole di dottorato; saranno anche introdotti due rappresentanti del personale tecnico e amministrativo. Il Consiglio di amministrazione vedrà una drastica riduzione del numero dei suoi componenti (10 contro i precedenti 26), con una importante presenza esterna qualificata. Sempre al fine di facilitare e sviluppare le relazioni con i portatori di interesse presenti nel territorio, il nuovo Statuto prevede tra gli Organi di Ateneo l'introduzione dell'Assemblea dei sostenitori. Sarà valorizzato anche il ruolo del Consiglio studentesco e assegnato il voto pieno ai rappresentanti degli studenti in Senato accademico.
Infine, è previsto l'affidamento dell'incarico al Direttore amministrativo da parte del Consiglio di amministrazione, su proposta del Rettore. Queste le novità più rilevanti del nuovo Statuto. Una volta approvato, come ha sottolineato lo stesso Presidente della Commissione Governance, professor Angelo Riccaboni, "determinanti si riveleranno anche le scelte che saranno adottate dall'Ateneo nel redigere i molteplici Regolamenti che rendono concrete le indicazioni dello Statuto, nonché le decisioni adottate dagli Organi di governo e dall'Amministrazione nel definire e implementare le strutture e i meccanismi organizzativi interni, che devono diventare più efficace supporto delle attività istituzionali e strumento di motivazione e valorizzazione delle preziose competenze esistenti. Se nel frattempo venisse introdotta la nuova normativa in materia di governance, da tempo in corso di elaborazione da parte del Governo, il lavoro svolto dalla Commissione sarà stato utile per applica più celermente la nuova normativa. La maggior parte delle proposte, infatti, è in linea con le bozze di riforma note ormai da tempo".
"Gentili Colleghe e Colleghi, Collaboratrici e Collaboratori, Rappresentanti degli Studenti, Il Senato accademico riunito oggi pomeriggio ha approvato la proposta di revisione dello Statuto dell'Università degli Studi di Siena. In applicazione dell'articolo 67, comma 2, dello Statuto vigente è ora previsto il pronunciamento dei Consigli di Facoltà e di Dipartimento, e del Consiglio studentesco. Entro 30 giorni dalla data odierna, il Senato accademico sarà chiamato ad adottare la delibera definitiva a maggioranza dei due terzi. A quel punto il nuovo Statuto verrà inviato al Ministero per la relativa approvazione. La revisione dello Statuto rappresenta uno dei passaggi decisivi nel processo di rinnovamento della nostra Università. Per questo desidero ringraziare a nome del Rettore – impegnato in queste ore a Roma in un incontro presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze per ottenere l'autorizzazione a stipulare il contratto di finanziamento con la Banca Monte dei Paschi di Siena – e dell'intera Comunità universitaria senese la Commissione Governance e quanti hanno lavorato e offerto il proprio contributo nel processo di rinnovamento dello Statuto, tra i quali i rappresentanti di organi e commissioni di Ateneo, la Giunta dei Direttori di dipartimento e la Commissione per la revisione giuridico-formale dello Statuto, coordinata dal professor Lorenzo Gaeta.
Il nuovo Statuto prevede una serie di importanti cambiamenti che vanno a modificare o ad aggiornare specifici aspetti relativi agli indirizzi e alla vita della nostra Università e alla composizione e alle funzioni dei suoi Organi. In particolare, desidero sottolineare alcune novità in merito alla funzione sempre più rilevante della valutazione e della verifica dei risultati: elementi su cui verranno basate e definite le richieste e le relative ripartizioni delle risorse finanziarie – sia interne che esterne – e di personale. A tal proposito vengono precisati i compiti del Nucleo di valutazione alla luce delle recenti evoluzioni del quadro normativo, con previsione di componenti in maggioranza esterni. Sul versante economico-finanziario il nuovo Statuto prevede l'obbligatorietà della contabilità economico-patrimoniale e di altri nuovi e più rigorosi controlli interni e la riscrittura delle norme inerenti al Collegio dei revisori dei conti.
Rilevanti anche le novità in merito agli Organi di Ateneo. Viene innanzitutto introdotta l'unicità del mandato del Rettore, della durata di 6 anni. Nell'elezione del Rettore è prevista l'assegnazione ai ricercatori del voto pieno, mentre il voto del personale tecnico e amministrativo sarà ponderato in relazione alla numerosità del personale docente e non rispetto alla propria numerosità assoluta, mantenendo un peso coerente con quello attualmente previsto. Il nuovo Statuto introduce, poi, meccanismi di verifica della fiducia del Senato nei confronti del Rettore in relazione al raggiungimento dei risultati programmati.
Vengono individuati espliciti meccanismi di relazione fra Senato accademico e Consiglio di amministrazione e ulteriormente precisati i rispettivi compiti. In Senato sarà presente una più ampia rappresentanza delle istanze della ricerca attraverso la presenza diretta di otto Direttori di dipartimento e di un rappresentante delle scuole di dottorato; saranno anche introdotti due rappresentanti del personale tecnico e amministrativo. Il Consiglio di amministrazione vedrà una drastica riduzione del numero dei suoi componenti (10 contro i precedenti 26), con una importante presenza esterna qualificata. Sempre al fine di facilitare e sviluppare le relazioni con i portatori di interesse presenti nel territorio, il nuovo Statuto prevede tra gli Organi di Ateneo l'introduzione dell'Assemblea dei sostenitori. Sarà valorizzato anche il ruolo del Consiglio studentesco e assegnato il voto pieno ai rappresentanti degli studenti in Senato accademico.
Infine, è previsto l'affidamento dell'incarico al Direttore amministrativo da parte del Consiglio di amministrazione, su proposta del Rettore. Queste le novità più rilevanti del nuovo Statuto. Una volta approvato, come ha sottolineato lo stesso Presidente della Commissione Governance, professor Angelo Riccaboni, "determinanti si riveleranno anche le scelte che saranno adottate dall'Ateneo nel redigere i molteplici Regolamenti che rendono concrete le indicazioni dello Statuto, nonché le decisioni adottate dagli Organi di governo e dall'Amministrazione nel definire e implementare le strutture e i meccanismi organizzativi interni, che devono diventare più efficace supporto delle attività istituzionali e strumento di motivazione e valorizzazione delle preziose competenze esistenti. Se nel frattempo venisse introdotta la nuova normativa in materia di governance, da tempo in corso di elaborazione da parte del Governo, il lavoro svolto dalla Commissione sarà stato utile per applica più celermente la nuova normativa. La maggior parte delle proposte, infatti, è in linea con le bozze di riforma note ormai da tempo".