
SIENA. Si è parlato di "Università e cooperazione allo sviluppo" oggi (14 settembre) nell'aula magna storica dell'Ateneo senese, nel seminario centrale del programma di cooperazione che ha portato in Italia, e come prima tappa all'Università di Siena, dieci laureati palestinesi per seguire dei corsi multidisciplinari.
La giornata è stata aperta dal delegato del rettore per temi correlati alla pace, all'intercultura e alla cooperazione allo sviluppo dell'Ateneo senese, Enrico Cheli, seguito dall'intervento di Gabriello Mancini, in veste di vicepresidente dell'Acri, Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio, che ha finanziato il progetto di cooperazione.
Sono poi intervenuti i rappresentanti delle università che partecipano al progetto e del Ministero degli affari esteri che lo ha promosso: Ennio Cardona, pro rettore dell'Università di Palermo, Carla Salvaterra, delegato del rettore alle relazioni internazionali dell'Università di Bologna, Emanuela Colombo, delegato del rettore alla cooperazione e allo sviluppo di paesi terzi del Politecnico di Milano; Gianni Vaggi, delegato del rettore per i rapporti con i paesi in via di sviluppo dell'università di Pavia, Manuel Castello, coordinatore del corso dell'Università di Roma "La Sapienza", il ministro plenipotenziario Francesco Zazo e Massimo Caneva, della direzione generale della Cooperazione italiana allo sviluppo.
Durante il seminario sono stati illustrati i nuovi indirizzi del Ministero degli Affari esteri in materia di cooperazione alla sviluppo ed è stato presentato il programma formativo multidisciplinare per i laureati palestinesi.
I giovani palestinesi rimarranno a Siena fino al 17 settembre, per proseguire con le lezioni, i seminari, le visite guidate dedicate in particolare ai beni culturali, alle tradizioni del Mediterraneo, alla protezione dell'ambiente, alla democrazia, ai diritti umani, alla pace e all'intercultura.
La giornata è stata aperta dal delegato del rettore per temi correlati alla pace, all'intercultura e alla cooperazione allo sviluppo dell'Ateneo senese, Enrico Cheli, seguito dall'intervento di Gabriello Mancini, in veste di vicepresidente dell'Acri, Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio, che ha finanziato il progetto di cooperazione.
Sono poi intervenuti i rappresentanti delle università che partecipano al progetto e del Ministero degli affari esteri che lo ha promosso: Ennio Cardona, pro rettore dell'Università di Palermo, Carla Salvaterra, delegato del rettore alle relazioni internazionali dell'Università di Bologna, Emanuela Colombo, delegato del rettore alla cooperazione e allo sviluppo di paesi terzi del Politecnico di Milano; Gianni Vaggi, delegato del rettore per i rapporti con i paesi in via di sviluppo dell'università di Pavia, Manuel Castello, coordinatore del corso dell'Università di Roma "La Sapienza", il ministro plenipotenziario Francesco Zazo e Massimo Caneva, della direzione generale della Cooperazione italiana allo sviluppo.
Durante il seminario sono stati illustrati i nuovi indirizzi del Ministero degli Affari esteri in materia di cooperazione alla sviluppo ed è stato presentato il programma formativo multidisciplinare per i laureati palestinesi.
I giovani palestinesi rimarranno a Siena fino al 17 settembre, per proseguire con le lezioni, i seminari, le visite guidate dedicate in particolare ai beni culturali, alle tradizioni del Mediterraneo, alla protezione dell'ambiente, alla democrazia, ai diritti umani, alla pace e all'intercultura.