SIENA. Il recupero abitativo del centro storico, l’aumento e la diversificazione dell’offerta di case; le novità previste dal nuovo regolamento urbanistico. Sono stati questi i temi al cento dell’incontro, organizzato dal Forum del Pd per la vivibilità e la sicurezza urbana, dedicato al mercato della casa e alle novità previste dal Regolamento urbanistico, svoltosi oggi (14 giugno), presso il Palazzo Patrizi a Siena. All’incontro erano presenti: Alessandro Orlandini, coordinatore del Forum; Franco Ceccuzzi, segretario dell’Unione comunale; Luciano Cortonesi capogruppo consiliare del Pd; Fabio Minuti, assessore comunale all’urbanistica; Stefano Maggi, docente di storia del territorio; Enrico Vaioli, rappresentante degli studenti universitari; Andrea Milani, architetto; Sandra Scali, presidente Siena Casa Spa e Antonio Scarpelli, segretario Sunia.
L’incontro è stato introdotto da Alessandro Orlandini: “E’ utile – ha detto Orlandini – mettere a fuoco uno dei problemi ai quali il regolamento intende dare risposta: quello dell’abitare il centro storico, riflettendo sul recupero abitativo, sugli affitti, sui costi delle abitazioni e sulla lotta alle speculazioni”.
“Rinnovo il mio impegno di parlamentare – ha dichiarato Ceccuzzi – e quello di tutto il Partito per rinnovare la legge speciale per Siena. Noi possiamo dare sviluppo alla nostra iniziativa nel rapporto fra città e Università, e l’altro tema è quello della cultura, questione di grande respiro per il centro storico e per tutta la città. Un impegno che ha caratteri identitari e programmatici, mettendo in campo idee per il futuro”.
“Siena – ha sottolineato Minuti – non ha mai dimenticato, negli ultimi quarant’anni, la necessità di dover intervenire nel centro storico e abbiamo visto un aumento dell’abitare nella città. Aver trovato un equilibrio fra edilizia sociale e privata ha consentito di inserire anche le fasce più deboli ‘in città’. Il recupero ha dei costi ragguardevoli, con il nuovo regolamento questa politica sta proseguendo ed esistono ancora contenitori importanti, come la casa circondariale di Santo Spirito, la caserma Santa chiara e la caserma Piave. Abitare nel centro storico significa, oggi, avere una rete distributiva moderna, mantenere un mix di funzioni che hanno sempre contraddistinto il centro di Siena, trovando meccanismi che rendano l’abitare più agevole di quello che è oggi”.
Un appello è arrivato dal rappresentante degli studenti universitari Vaioli, che ha invitato: “le istituzioni ad un accordo programmatico per edilizia convenzionata e ad un potenziamento dei trasporti pubblici. Alla vivibilità della città noi chiediamo il diritto di cittadinanza”.
“Da più di un secolo – ha dichiarato Milani – la città mette il centro storico come elemento chiave della sua analisi e delle sue scelte urbanistiche. Non ci sono, ad oggi, gravi carenze né criticità, ma dobbiamo andare avanti con scelte coraggiose per un recupero del centro storico che non sia solo quantitativo, anche simbolico in una città che vive di simboli. La vocazione del centro storico è quella della cultura, che ha anche un risvolto economico”.
L’incontro è stato introdotto da Alessandro Orlandini: “E’ utile – ha detto Orlandini – mettere a fuoco uno dei problemi ai quali il regolamento intende dare risposta: quello dell’abitare il centro storico, riflettendo sul recupero abitativo, sugli affitti, sui costi delle abitazioni e sulla lotta alle speculazioni”.
“Rinnovo il mio impegno di parlamentare – ha dichiarato Ceccuzzi – e quello di tutto il Partito per rinnovare la legge speciale per Siena. Noi possiamo dare sviluppo alla nostra iniziativa nel rapporto fra città e Università, e l’altro tema è quello della cultura, questione di grande respiro per il centro storico e per tutta la città. Un impegno che ha caratteri identitari e programmatici, mettendo in campo idee per il futuro”.
“Siena – ha sottolineato Minuti – non ha mai dimenticato, negli ultimi quarant’anni, la necessità di dover intervenire nel centro storico e abbiamo visto un aumento dell’abitare nella città. Aver trovato un equilibrio fra edilizia sociale e privata ha consentito di inserire anche le fasce più deboli ‘in città’. Il recupero ha dei costi ragguardevoli, con il nuovo regolamento questa politica sta proseguendo ed esistono ancora contenitori importanti, come la casa circondariale di Santo Spirito, la caserma Santa chiara e la caserma Piave. Abitare nel centro storico significa, oggi, avere una rete distributiva moderna, mantenere un mix di funzioni che hanno sempre contraddistinto il centro di Siena, trovando meccanismi che rendano l’abitare più agevole di quello che è oggi”.
Un appello è arrivato dal rappresentante degli studenti universitari Vaioli, che ha invitato: “le istituzioni ad un accordo programmatico per edilizia convenzionata e ad un potenziamento dei trasporti pubblici. Alla vivibilità della città noi chiediamo il diritto di cittadinanza”.
“Da più di un secolo – ha dichiarato Milani – la città mette il centro storico come elemento chiave della sua analisi e delle sue scelte urbanistiche. Non ci sono, ad oggi, gravi carenze né criticità, ma dobbiamo andare avanti con scelte coraggiose per un recupero del centro storico che non sia solo quantitativo, anche simbolico in una città che vive di simboli. La vocazione del centro storico è quella della cultura, che ha anche un risvolto economico”.