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SIENA. Dall'Università di Siena riceviamo e pubblichiamo integralmente.
""Gentili Colleghe e Colleghi, Collaboratrici e Collaboratori, Studentesse e Studenti, al termine di una giornata particolarmente importante per le decisioni che gli Organi di Ateneo hanno assunto, desidero informarvi sulle questioni principali che sono state trattate.
Nella prima parte della mattina si è tenuta una riunione del Senato accademico nel corso della quale è stata presentata la Relazione della Commissione per la stesura di un Piano strategico. Sui contenuti di tale Relazione abbiamo avuto un confronto vivace nel corso del quale ho fornito i chiarimenti richiesti. Quindi il Senato accademico ha preso atto della Relazione e ne ha approvato la parte relativa alle linee politiche e culturali che dovranno caratterizzare la nostra Università nei prossimi 5 anni: potenziamento dei meccanismi di programmazione strategica volti a valorizzare la qualità; utilizzo di rigorosi meccanismi di valutazione ai fini dell'allocazione delle risorse finanziarie e di personale; ripresa del ruolo dell'Università di elemento di sviluppo economico, tecnologico e sociale della Toscana del Sud; impegno sempre maggiore ad acquisire risorse dall'esterno; razionalizzazione dei dipartimenti; promozione di una programmazione concordata tra gli Atenei della Regione sulla ricerca e la didattica. Ho inoltre rassicurato tutti sul regolare pagamento degli stipendi, smentendo così alcune notizie apparse nei giorni scorsi sui quotidiani.
Nella seconda parte della mattina si è poi tenuta la riunione congiunta di Senato e Consiglio di amministrazione, nel corso della quale è stato presentato il Regolamento per l'incentivazione del pensionamento volontario anticipato dei professori di prima e seconda fascia. Su tale documento il Senato ha espresso parere favorevole e il Consiglio di amministrazione l'ha approvato all'unanimità.
In particolare tale Regolamento prevede che i professori che abbiano raggiunto il requisito di età per la pensione di vecchiaia e maturati 40 anni di anzianità contributiva possano optare per il prepensionamento. In questo caso la Commissione tecnica appositamente costituita ha previsto per i docenti prepensionati un incentivo rappresentato da un contratto di insegnamento. Questa soluzione – della quale è stata valutata e verificata la congruità rispetto a quanto stabilito dal Piano di risanamento dell'Ateneo – garantisce, oltre a un considerevole risparmio economico per l'Ateneo, anche la possibilità per le Facoltà di continuare a beneficiare dell'attività didattica e di ricerca dei suddetti docenti.
Per tale contratto ciascun docente percepirà un corrispettivo lordo costituito dalla somma:
– del differenziale annuo tra la retribuzione fissa, al netto delle ritenute previdenziali ed assicurative e delle indennità assistenziali, percepita dal professore all'atto della cessazione, e la pensione;
– di un importo annuo di 25.000 euro (somma parametrata sul compenso per le supplenze stabilito dall'art. 114 D.P.R. 11 luglio 1980 n. 382), incrementato di 5.000 euro per ogni anno di rinnovo, quale compenso forfettario per la minore somma percepita a titolo di indennità di fine servizio.
Tale soluzione, che per l'anno 2010 potrebbe interessare 92 professori, porterebbe all'Ateneo un risparmio dei 2/3 del costo complessivo della remunerazione lorda dei docenti (si calcola un risparmio medio di 90.000 euro l'anno per docente), contribuendo a un progressivo rientro nei parametri del 90% del rapporto tra costi del personale e Fondo di Finanziamento Ordinario.
Inoltre, è previsto che il docente, all'atto della stipula del contratto, possa chiedere di ridurre, a partire da un minimo di 5.000 euro, l'importo a lui spettante, mettendo tale somma a disposizione del fondo per spese di ricerca del Dipartimento cui afferiva.
Il Regolamento è stato approvato dal Consiglio in un clima disteso e positivo,riconoscendone a pieno la strategicità nel processo di risanamento dell'Ateneo . L'obiettivo che ci poniamo è quello di un effettivo risparmio, continuando ad avvalerci del sapere, della professionalità e dell'esperienza di questi docenti, senza tralasciare la possibilità – qualora tale proposta incontri un buon consenso – di destinare una parte dei fondi risparmiati a progetti per i giovani ricercatori.
Sempre nell'ottica del risanamento della nostra Università va letta la delibera Consiglio di amministrazione nel pomeriggio di oggi di aggiudicare in via definitiva la procedura ristretta per il conferimento di mandato irrevocabile con rappresentanza e a titolo gratuito alla vendita di beni immobili non strumentali proprietà della nostra Università in favore della Società Antoitalia Networking srl, con sede legale in Milano, via Fatebenefratelli 19, e di autorizzare il Rettore e il Direttore amministrativo aprocedere alla stipula del relativo contratto di mandato previa acquisizione del parere assertivo di conformità espresso dai competenti Ministeri (Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e Ministero dell'economia e delle finanze) che attesti la fattibilità e la coerenza con la normativa vigente dell'operazione di finanziamento da parte della Banca Monte dei Paschi Spa di Siena, condizione cui è subordinata l'efficacia della presente delibera.
È questo un passo importante che abbiamo compiuto facendo fronte alle richieste contenute nella proposta della Banca Monte dei Paschi di Siena, che si è impegnata a dar seguito alla nostra istanza di una linea di credito. A tal fine sto adoperandomi con serenità ma al contempo con grande risolutezza per ottenere dal Ministero dell'economia e delle finanze il nulla osta a stipulare il contratto di finanziamento con la Banca Monte dei Paschi di Siena.
Sono fiducioso che anche quest'ultimo atto possa formalizzarsi in tempi brevi così da permetterci finalmente di imboccare quella strada del rilancio dell'Università, per il quale stiamo lavorando da mesi.
Infine, il Consiglio di amministrazione, a seguito di un articolato dibattito richiestodalla complessità dell'argomento, ha condiviso e approvato il nuovo modello organizzativo dei servizi amministrativi , proposto dai professori Giuseppe Catturi e Giovanni Minnucci e dal Direttore amministrativo.
L'impianto organizzativo prevede un contenimento del numero dei livelli gerarchici e una riduzione delle posizioni dirigenziali (sono 5 i dipartimenti amministrativi previsti:
Dipartimento amministrativo servizi agli studenti e didattica, Dipartimento amministrativo per la ricerca e le relazioni internazionali, Dipartimento amministrativo
risorse finanziarie, Dipartimento amministrativo risorse umane, Dipartimento amministrativo risorse economiche, patrimoniali e tecniche per l'edilizia), la definizione di unità organizzative relativamente autonome, il decentramento operativo e strategico, meccanismi di coordinamento, strumenti di sostegno alla motivazione dei lavoratori.
Gli obiettivi di tale modello vanno verso una organizzazione snella e funzionale, con un forte orientamento all'utenza, un'attenzione particolare ai risultati e alla qualità dei servizi e al miglioramento delle performance. Il nuovo impianto produrrà dunque un accorpamento di alcuni servizi, una razionalizzazione dell'amministrazione e un abbassamento dei costi complessivi per il personale.
Il Direttore amministrativo Emilio Miccolis ha espresso ampia soddisfazione per la condivisione e la fiducia mostrate dai Consiglieri di amministrazione nei confronti di tale modello. Nei prossimi giorni il Direttore amministrativo incontrerà le Organizzazioni sindacali per presentare il nuovo impianto organizzativo al fine dell'adozione degli ulteriori necessari adempimenti.
Concludo nel rinnovare la mia fiducia in tutto il personale docente e tecnico amministrativo dell'Ateneo per realizzare quanto gli Organi di Ateneo hanno deliberato, in vista di una nuova e positiva stagione della nostra Università".
Il Rettore
Silvano Focardi
""Gentili Colleghe e Colleghi, Collaboratrici e Collaboratori, Studentesse e Studenti, al termine di una giornata particolarmente importante per le decisioni che gli Organi di Ateneo hanno assunto, desidero informarvi sulle questioni principali che sono state trattate.
Nella prima parte della mattina si è tenuta una riunione del Senato accademico nel corso della quale è stata presentata la Relazione della Commissione per la stesura di un Piano strategico. Sui contenuti di tale Relazione abbiamo avuto un confronto vivace nel corso del quale ho fornito i chiarimenti richiesti. Quindi il Senato accademico ha preso atto della Relazione e ne ha approvato la parte relativa alle linee politiche e culturali che dovranno caratterizzare la nostra Università nei prossimi 5 anni: potenziamento dei meccanismi di programmazione strategica volti a valorizzare la qualità; utilizzo di rigorosi meccanismi di valutazione ai fini dell'allocazione delle risorse finanziarie e di personale; ripresa del ruolo dell'Università di elemento di sviluppo economico, tecnologico e sociale della Toscana del Sud; impegno sempre maggiore ad acquisire risorse dall'esterno; razionalizzazione dei dipartimenti; promozione di una programmazione concordata tra gli Atenei della Regione sulla ricerca e la didattica. Ho inoltre rassicurato tutti sul regolare pagamento degli stipendi, smentendo così alcune notizie apparse nei giorni scorsi sui quotidiani.
Nella seconda parte della mattina si è poi tenuta la riunione congiunta di Senato e Consiglio di amministrazione, nel corso della quale è stato presentato il Regolamento per l'incentivazione del pensionamento volontario anticipato dei professori di prima e seconda fascia. Su tale documento il Senato ha espresso parere favorevole e il Consiglio di amministrazione l'ha approvato all'unanimità.
In particolare tale Regolamento prevede che i professori che abbiano raggiunto il requisito di età per la pensione di vecchiaia e maturati 40 anni di anzianità contributiva possano optare per il prepensionamento. In questo caso la Commissione tecnica appositamente costituita ha previsto per i docenti prepensionati un incentivo rappresentato da un contratto di insegnamento. Questa soluzione – della quale è stata valutata e verificata la congruità rispetto a quanto stabilito dal Piano di risanamento dell'Ateneo – garantisce, oltre a un considerevole risparmio economico per l'Ateneo, anche la possibilità per le Facoltà di continuare a beneficiare dell'attività didattica e di ricerca dei suddetti docenti.
Per tale contratto ciascun docente percepirà un corrispettivo lordo costituito dalla somma:
– del differenziale annuo tra la retribuzione fissa, al netto delle ritenute previdenziali ed assicurative e delle indennità assistenziali, percepita dal professore all'atto della cessazione, e la pensione;
– di un importo annuo di 25.000 euro (somma parametrata sul compenso per le supplenze stabilito dall'art. 114 D.P.R. 11 luglio 1980 n. 382), incrementato di 5.000 euro per ogni anno di rinnovo, quale compenso forfettario per la minore somma percepita a titolo di indennità di fine servizio.
Tale soluzione, che per l'anno 2010 potrebbe interessare 92 professori, porterebbe all'Ateneo un risparmio dei 2/3 del costo complessivo della remunerazione lorda dei docenti (si calcola un risparmio medio di 90.000 euro l'anno per docente), contribuendo a un progressivo rientro nei parametri del 90% del rapporto tra costi del personale e Fondo di Finanziamento Ordinario.
Inoltre, è previsto che il docente, all'atto della stipula del contratto, possa chiedere di ridurre, a partire da un minimo di 5.000 euro, l'importo a lui spettante, mettendo tale somma a disposizione del fondo per spese di ricerca del Dipartimento cui afferiva.
Il Regolamento è stato approvato dal Consiglio in un clima disteso e positivo,riconoscendone a pieno la strategicità nel processo di risanamento dell'Ateneo . L'obiettivo che ci poniamo è quello di un effettivo risparmio, continuando ad avvalerci del sapere, della professionalità e dell'esperienza di questi docenti, senza tralasciare la possibilità – qualora tale proposta incontri un buon consenso – di destinare una parte dei fondi risparmiati a progetti per i giovani ricercatori.
Sempre nell'ottica del risanamento della nostra Università va letta la delibera Consiglio di amministrazione nel pomeriggio di oggi di aggiudicare in via definitiva la procedura ristretta per il conferimento di mandato irrevocabile con rappresentanza e a titolo gratuito alla vendita di beni immobili non strumentali proprietà della nostra Università in favore della Società Antoitalia Networking srl, con sede legale in Milano, via Fatebenefratelli 19, e di autorizzare il Rettore e il Direttore amministrativo aprocedere alla stipula del relativo contratto di mandato previa acquisizione del parere assertivo di conformità espresso dai competenti Ministeri (Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e Ministero dell'economia e delle finanze) che attesti la fattibilità e la coerenza con la normativa vigente dell'operazione di finanziamento da parte della Banca Monte dei Paschi Spa di Siena, condizione cui è subordinata l'efficacia della presente delibera.
È questo un passo importante che abbiamo compiuto facendo fronte alle richieste contenute nella proposta della Banca Monte dei Paschi di Siena, che si è impegnata a dar seguito alla nostra istanza di una linea di credito. A tal fine sto adoperandomi con serenità ma al contempo con grande risolutezza per ottenere dal Ministero dell'economia e delle finanze il nulla osta a stipulare il contratto di finanziamento con la Banca Monte dei Paschi di Siena.
Sono fiducioso che anche quest'ultimo atto possa formalizzarsi in tempi brevi così da permetterci finalmente di imboccare quella strada del rilancio dell'Università, per il quale stiamo lavorando da mesi.
Infine, il Consiglio di amministrazione, a seguito di un articolato dibattito richiestodalla complessità dell'argomento, ha condiviso e approvato il nuovo modello organizzativo dei servizi amministrativi , proposto dai professori Giuseppe Catturi e Giovanni Minnucci e dal Direttore amministrativo.
L'impianto organizzativo prevede un contenimento del numero dei livelli gerarchici e una riduzione delle posizioni dirigenziali (sono 5 i dipartimenti amministrativi previsti:
Dipartimento amministrativo servizi agli studenti e didattica, Dipartimento amministrativo per la ricerca e le relazioni internazionali, Dipartimento amministrativo
risorse finanziarie, Dipartimento amministrativo risorse umane, Dipartimento amministrativo risorse economiche, patrimoniali e tecniche per l'edilizia), la definizione di unità organizzative relativamente autonome, il decentramento operativo e strategico, meccanismi di coordinamento, strumenti di sostegno alla motivazione dei lavoratori.
Gli obiettivi di tale modello vanno verso una organizzazione snella e funzionale, con un forte orientamento all'utenza, un'attenzione particolare ai risultati e alla qualità dei servizi e al miglioramento delle performance. Il nuovo impianto produrrà dunque un accorpamento di alcuni servizi, una razionalizzazione dell'amministrazione e un abbassamento dei costi complessivi per il personale.
Il Direttore amministrativo Emilio Miccolis ha espresso ampia soddisfazione per la condivisione e la fiducia mostrate dai Consiglieri di amministrazione nei confronti di tale modello. Nei prossimi giorni il Direttore amministrativo incontrerà le Organizzazioni sindacali per presentare il nuovo impianto organizzativo al fine dell'adozione degli ulteriori necessari adempimenti.
Concludo nel rinnovare la mia fiducia in tutto il personale docente e tecnico amministrativo dell'Ateneo per realizzare quanto gli Organi di Ateneo hanno deliberato, in vista di una nuova e positiva stagione della nostra Università".
Il Rettore
Silvano Focardi