Il Sindaco Cenni e l'assessore Minuti commentano l'approvazione di lunedì
SIENA. “L’approvazione di questo Regolamento Urbanistico è il risultato di un percorso lungo di comunicazione e partecipazione che ha impegnato l’amministrazione fin dal 2007. Da lunedì (24 GENNAIO) la città può avvalersi di uno strumento urbanistico completo, che tutela l’interesse della collettività e che apre nuove possibilità per lo sviluppo economico del territorio, aspetto, questo, da non sottovalutare in un periodo di crisi economica come quello che stiamo attraversando”. Commenta così il sindaco di Siena, Maurizio Cenni, la votazione di lunedì scorso, 24 gennaio 2011, che ha visto la maggioranza che siede in Consiglio votare compattamente a favore del primo Regolamento Urbanistico di attuazione del Piano Strutturale già in vigore nel territorio comunale dal 2006.
“La discussione nei 9 giorni di seduta consiliare che sono stati necessari per analizzare le osservazioni dei cittadini ed approvare il documento – continua Cenni – è stata puntuale ed attenta e ci ha permesso di affrontare temi fondamentali, come quello delle barriere architettoniche, dell’edilizia sociale e delle esigenze di alcune famiglie senesi. In questo senso credo che l’emendamento presentato dalla maggioranza al termine della discussione sia l’ulteriore prova della riflessione effettuata e della necessità di dare risposte certe e concrete a tutti i cittadini, senza creare corsie preferenziali, ma con equità e serietà, in linea con il sistema insediativo senese. Se non avessimo scelto questa strada avremmo rischiato di non salvaguardare l’interesse collettivo”.
“Gli elementi previsti da questo Regolamento Urbanistico – spiega l’assessore all’Urbanistica, Fabio Minuti – rispondono in maniera concreta a molte esigenze presenti sul territorio. Penso alla possibilità, nelle zone non a vincolo paesaggistico, di ampliare le proprie abitazioni esistenti del 25% della superficie utile lorda, fino ad un massimo di 40 metri, ed alla rottamazione urbanistica, un modo per recuperare volumi di proprietà a basso impatto ambientale. Queste norme, pensate appositamente per la città dai nostri tecnici in base alle esigenze della collettività che noi amministratori abbiamo rappresentato, rispondono già a molte famiglie senesi che per motivi diversi hanno evidenziato la necessità di spazi diversi. Anche la tutela delle Bsa, ovvero dei confini dei beni storici, è una scelta di salvaguardia, messa a punto sulla base di un censimento preciso, che va a vantaggio di tutti i cittadini. Questo non significa che non si tornerà più su questo tema, ma nel periodo di valenza di questo strumento, i prossimi 5 anni, gli amministratori della città potranno verificare l’efficacia di questa decisione e, se carente, modificarla nella maniera opportuna”.
“Infine – conclude il sindaco Cenni – è giusto ribadire ancora una volta che il Regolamento Urbanistico descrive un’idea di città sostenibile che prevede, tra le altre cose, il recupero abitativo del centro storico, l’aumento e la diversificazione dell’offerta di abitazioni, la tutela del verde e del paesaggio senese e l’incremento dell’offerta di infrastrutture. Una città attenta alle fasce più deboli, che cerca la qualità degli insediamenti e punta allo sviluppo nella zona Sud nonché al recupero di contenitori, rendendo possibile l’aumento della popolazione fino a circa 56.000 abitanti nei prossimi 5 anni. Una città attenta all’occupazione e al tempo libero, che vuole confermare il suo primato nella qualità della vita. L’attuazione di questo primo Regolamento Urbanistico consegnerà, senza alcun costo, circa 440 alloggi per finalità sociali, quasi equivalenti a quelli ottenuti in 20 anni con l’applicazione del vecchio Piano regolatore. A questo sono da aggiungere le opere pubbliche ottenute in perequazione: dalle scuole, alle strade fino ai servizi e ai parcheggi, per un valore che si aggira intorno ai 30 milioni di euro, opere che non graveranno sulle casse comunali.Questa idea, però, diventerà realtà in base all’uso che nei prossimi anni i cittadini sapranno fare di questo strumento. L’urbanistica, infatti, è una materia unica nel suo genere, perché mette a disposizione un ventaglio di possibilità, che in gran parte è il settore privato colui che può recepirle e concretizzarle. In questo senso il mio sguardo di cittadino si rivolge, inevitabilmente, al futuro”.