I difensori chiedono l'assoluzione per Mussari e Baldassarri
SIENA. L’avvocato difensore di Gianluca Baldassarri, ex-capo dell’area finanza del Monte dei Paschi, Filippo Dinacci, ha pronunciato un’arringa durata due ore. il legale ha ripercorso le testimonianze e richiamato i documenti prodotti nelle precedenti sedute per confutare la tesi dell’accusa, asserendo che al Monte ”tutti sapevano e soprattutto sapevano le funzioni della banca che avevano l’obbligo di interloquire con le autorità di vigilanza”. In realtà, per Dinacci, “il mandate agreement (tra Nomura e Mps sarebbe stato nascosto nella cassaforte di Vigni, secondo l’accusa), non serve a nulla, non dà nessun elemento conoscitivo in più” e anche ”la Consob dice che nonè’ un contratto perché mancano alcuni elementi essenziali”. Di conseguenza, Baldassarri dev’essere assolto perché ”il fatto non sussiste” o in subordine ”perché non costituisce reato o per non aver commesso il fatto”.
Dopo una breve pausa, l’altro legale di Baldassarri, è toccato ai difensori di Mussari. Tullio Padovani ha definito l’ex-presidente del Monte dei Paschi “una preda” nel corso della sua arringa all’udienza del processo per il derivato Alexandria. “Sono provato e onorato – ha detto – di avere avuto il privilegio di difendere Mussari”, per il quale il legale ha chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto e perché il fatto non sussiste.
Successivamente il presidente del tribunale, Leonardo Grassi, ha spostato la data della prossima udienza al 10 ottobre prossimo, puntualizzando che non vi erano altre date disponibili. In quella data sono in programma gli interventi dell’altro legale di Mussari, Fabio Pisillo, e dei difensori dell’ex-dg Antonio Vigni.
(Foto di Corrado De Serio)
Dopo una breve pausa, l’altro legale di Baldassarri, è toccato ai difensori di Mussari. Tullio Padovani ha definito l’ex-presidente del Monte dei Paschi “una preda” nel corso della sua arringa all’udienza del processo per il derivato Alexandria. “Sono provato e onorato – ha detto – di avere avuto il privilegio di difendere Mussari”, per il quale il legale ha chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto e perché il fatto non sussiste.
Successivamente il presidente del tribunale, Leonardo Grassi, ha spostato la data della prossima udienza al 10 ottobre prossimo, puntualizzando che non vi erano altre date disponibili. In quella data sono in programma gli interventi dell’altro legale di Mussari, Fabio Pisillo, e dei difensori dell’ex-dg Antonio Vigni.
(Foto di Corrado De Serio)