SIENA. Il presunto omicida del giovane albanese, morto ieri a Poggibonsi in una rissa vicino al Dopolavoro ferroviario, si è presentato a fine mattina in questura a Ravenna.
Si tratta di un albanese di 24 anni, che si è presentato presso la Questura di Ravenna per confessare l'omicidio di Armando Jaho, 21 anni, suo connazionale, avvenuto nella tarda serata di ieri davanti alla stazione ferroviaria di Poggibonsi. Il presunto omicida si era dato alla fuga con un'Audi grigia ed è arrivato questa mattina in Emilia Romagna.
L'uomo si è costituito davanti al vicequestore aggiunto Manganelli, dirigente della Squadra Mobile di Ravenna (fino a all'autunno scorso era a capo della Mobile di Siena) ed ha confessato il crimine , fornendo elementi utili al ritrovamento sia dell’arma del delitto, un coltello a serramanico, tipo Opinel, della lunghezza complessiva di 18 centimetri, sia dell’autovettura, oggetti entrambi sottoposti a sequestro. Besmir Kollovi, 24 anni, muratore, si è presentato in questura dicendo: ''Ho ucciso un uomo''; dalle ricostruzioni nel corso della lite avrebbe estratto il coltello e colpito ripetutamente all’addome e ad un fianco il 21enne.
Kollovi, dopo la rissa, è fuggito in direzione di Ancona con l'idea di rientrare in Albania, ma la fidanzata (che nel frattempo era stata rintracciata degli agenti del Commissariato di Poggibonsi) lo avrebbe convinto a costituirsi.
I Carabinieri di Poggibonsi, dopo aver visionato i filmati delle telecamere interne e ed esterne al bar del dopolavoro, hanno riconosciuto Kollovi e avevano esteso le ricerche a tutt'Italia, con particolare attenzione alle frontiere, temendo una possibile fuga verso l'Albania o altri paesi.