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Questa l’invito alla comunità senese rivolto dal presidente della Fondazione Mps, Gabriello Mancini, parlando davanti ai soci del Rotary Siena Est.
Introdotto dal presidente del Club, Rodolfo Donzelli, l’oratore ha spaziato a lungo sul ruolo delle fondazioni di origine bancaria, sottolineando come attraverso l’Acri, l’associazione che le riunisce, e il suo presidente Guzzetti, vengano conciliate le molte anime che caratterizzano ogni singola istituzione riuscendo a porre in campo sinergie come quella che ha portato al varo della Fondazione per il Sud, volta a realizzare progetti di infrastrutturazione sociale nel meridione. Un esempio di come una Fondazione, soggetto di diritto privato, come ha riconosciuto nel 2003 anche una sentenza della Corte Costituzionale, può intervenire, in un ruolo di sussidiarietà nei confronti delle istituzioni pubbliche. Proprio su questo aspetto il presidente Mancini si è lungo soffermato specificando come l’equilibrio del pieno rispetto dei ruoli sia fondamentale. Non spetta alla Fondazione delineare strategie, ma il suo ruolo non è nemmeno quello di bancomat. Le scelte vengono compiute valutando bene quell’ottica di sviluppo del territorio che è l’obiettivo primario della mission della Fondazione Mps, specie in un momento in cui la crisi ha creato molte difficoltà. E a risorse più limitate deve.
Sviluppo e sociale sono i due settori su cui verranno concentrati i maggiori sforzi come previsto anche dal documento programmatico approvato nei mesi scorsi. A minori risorse disponibili per le erogazioni, oltre che attuare uno sforzo comune per reperire fondi anche al di là del facile punto di riferimento costituito dalla Fondazione, deve corrispondere un’accresciuta qualità ed efficacia dei progetti accompagnate da una pronta risposta alle istanze della comunità. Lo scorso anno a tal proposito fu varato un banco straordinario e probabilmente l’esperienza verrà ripetuta anche nel 2010, così come un nuovo sostegno per la Finanziaria Senese di Sviluppo, di cui la Fondazione è socia, per aiutare soprattutto piccole e medie imprese, ma anche commercio ed artigianato.
L’altra azione fondamentale e forse meno considerata – ha ricordato ancora il presidente Mancini – è quella del consolidamento patrimoniale che presenta molti aspetti di novità legati anche alla necessità di ritornare ad una diversificazione di investimenti dopo l’adesione all’aumento di capitale della banca Mps per l’acquisizione di Antonveneta. Non più investimenti puramente finanziari, ma orientati a partecipazioni, come in Cassa Depositi e Prestiti o nel fondo F2I per le infrastrutture, che possano avere anche concrete ricadute per la nostra provincia. E poi ancora le esperienze nel campo della ricerca scientifica come la creazione di Siena Biotech, che ha già portato a creare oltre 140 posti di lavoro, oppure Toscana Life Sciences, l’anima del parco scientifico nato in via Fiorentina. Esperienza simile nel campo culturale con la creazione di Vernice Progetti Culturali, la società della Fondazione sorta per favorire e supportare l’organizzazione di grandi eventi.