SIENA. Dal prefetto di Siena, Giulio Cazzella, riceviamo e pubblichiamo.
"Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 31 luglio è stato disposto il mio rientro a Roma, quale Direttore della Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno, accorpando anche le funzioni di Direttore Centrale per la Documentazione, sicché il 1° settembre 2009 assumerò le nuove funzioni, cessando quelle di Prefetto della provincia di Siena.
Verrà al mio posto il Prefetto dottoressa Gerarda Pantalone, che conosco e stimo da oltre venti anni e che, sono sicuro, riscuoterà anche in questa provincia unanime apprezzamento e simpatia.
Porterò con me a Roma un ricordo straordinario di una città e di una provincia sane, attive, piene di bellissima gente e di ottimi amministratori pubblici, che ho visto seriamente impegnati per il bene comune ed il benessere dei territori in cui lavorano, sollecitati anche da una robusta coscienza civica dei loro concittadini e da una bellezza dei luoghi e delle opere dell’uomo che non possono non incutere orgoglio e rispetto.
Di conseguenza, ho lavorato in un contesto di livello alto, con passione e con il rispetto dovuti, convinto del fatto che un Prefetto non deve sovrapporre la sua impronta, ma deve porsi al servizio del territorio in cui opera e lavorare con le altre Istituzioni locali e statali avendo di mira un solo intento, che è poi quello indicato dalla legge: garantire il buon funzionamento degli uffici periferici dello Stato e la leale collaborazione di questi con gli enti locali, perseguendo sempre il massimo di coesione istituzionale e sociale.
Non mi è stato difficile, perché ho avuto al fianco direttori di uffici statali sinceramente innamorati del territorio e delle sue esigenze e, pur nelle ristrettezze delle risorse, talvolta molto serie, solerti e scrupolosi, così come solerti, scrupolose e fortemente attaccate alle esigenze del territorio ho trovato, quasi sempre, le amministrazioni locali e quella provinciale.
Quando è stato necessario non ho fatto mancare la mia solidarietà ed il mio sostegno, aiutato in questo da una struttura piccola, ma efficace.
A tutti va il mio grazie di cuore, ed in particolare ai Sindaci ed al Presidente della provincia, per aver praticato l’arte del buon governo, cercando di porre sempre, al primo posto, il benessere dei cittadini.
Ma anche i nostri impegni congiunti non sarebbero stati sufficienti senza la rete di protezione delle istituzioni sociali ed economiche che presidiano questa provincia con straordinaria cura e sollecito impegno: la Fondazione del Monte dei Paschi di Siena, le associazioni del volontariato, le Università, la scuola, le associazioni imprenditoriali e di categoria, la grande e le piccole banche, le imprese, le organizzazioni sindacali, i partiti politici, i “club service”; in una parola, la società civile che costituisce, a Siena e in provincia, un tessuto forte ed un modello assolutamente incomparabili.
A tutti un saluto riconoscente e un grazie di cuore, insieme con un pensiero forte per i lavoratori e per i giovani di questa provincia. C’è un futuro al quale guardare con buona volontà e con impegno.
Anche nelle mie funzioni di autorità provinciale di pubblica sicurezza mi sono posto il medesimo obbiettivo, di coordinamento e di coesione, e devo dare atto al Questore ed ai Comandanti provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale dello Stato, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, dei Corpi di Polizia provinciale e dei Corpi e servizi di Polizia Municipale (quello di Siena in primis), che senza il loro impegno non avremmo potuto avere i buoni risultati, in termini di sicurezza pubblica, di tutela del lavoro e di protezione civile, che siamo in grado di presentare ai cittadini.
Martedì 11 agosto con il Sindaco di Siena presenteremo i risultati del primo anno di attuazione del “Patto per Siena Sicura” e sarà anche l’occasione di una panoramica sulla sicurezza dell’intera provincia.
Mercoledì 12 agosto mi permetterò di riunire tutti coloro che mi hanno
aiutato in questa prima esperienza di “Prefetto in sede” per ringraziarli e salutarli.
Un saluto a parte devo all’Ordine giudiziario dei due circondari di
Siena e di Montepulciano e, particolarmente, al Procuratore della Repubblica di Siena ed ai suoi sostituti. Pur nella diversità dei compiti e nella rigorosa autonomia delle funzioni ho trovato un aiuto e un sostegno importantissimi.
Saluto pure, con straordinario affetto, il Comandante e gli uomini del 186° Reggimento Paracadutisti “Folgore”, che portano alta la nostra bandiera ed il gonfalone di Siena in contesti operativi di massima delicatezza, con l’augurio di rivederli presto tutti con noi.
Permettetemi, infine, di salutare S.E. Reverendissima l’Arcivescovo, mio dirimpettaio di Piazza Duomo, il Vescovo di Montepulciano e l’Abate Generale di Monte Oliveto con i quali pure ho avuto il piacere e l’onore di un rapporto improntato all’amicizia.
Mia moglie ed io saluteremo, infine, Siena e le sue Contrade il 16 agosto, la sera della festa, passando ancora una volta sul tufo fresco dell’ultima carriera e serrando nella memoria il cuore grande della città".
Giulio Cazzella
"Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 31 luglio è stato disposto il mio rientro a Roma, quale Direttore della Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno, accorpando anche le funzioni di Direttore Centrale per la Documentazione, sicché il 1° settembre 2009 assumerò le nuove funzioni, cessando quelle di Prefetto della provincia di Siena.
Verrà al mio posto il Prefetto dottoressa Gerarda Pantalone, che conosco e stimo da oltre venti anni e che, sono sicuro, riscuoterà anche in questa provincia unanime apprezzamento e simpatia.
Porterò con me a Roma un ricordo straordinario di una città e di una provincia sane, attive, piene di bellissima gente e di ottimi amministratori pubblici, che ho visto seriamente impegnati per il bene comune ed il benessere dei territori in cui lavorano, sollecitati anche da una robusta coscienza civica dei loro concittadini e da una bellezza dei luoghi e delle opere dell’uomo che non possono non incutere orgoglio e rispetto.
Di conseguenza, ho lavorato in un contesto di livello alto, con passione e con il rispetto dovuti, convinto del fatto che un Prefetto non deve sovrapporre la sua impronta, ma deve porsi al servizio del territorio in cui opera e lavorare con le altre Istituzioni locali e statali avendo di mira un solo intento, che è poi quello indicato dalla legge: garantire il buon funzionamento degli uffici periferici dello Stato e la leale collaborazione di questi con gli enti locali, perseguendo sempre il massimo di coesione istituzionale e sociale.
Non mi è stato difficile, perché ho avuto al fianco direttori di uffici statali sinceramente innamorati del territorio e delle sue esigenze e, pur nelle ristrettezze delle risorse, talvolta molto serie, solerti e scrupolosi, così come solerti, scrupolose e fortemente attaccate alle esigenze del territorio ho trovato, quasi sempre, le amministrazioni locali e quella provinciale.
Quando è stato necessario non ho fatto mancare la mia solidarietà ed il mio sostegno, aiutato in questo da una struttura piccola, ma efficace.
A tutti va il mio grazie di cuore, ed in particolare ai Sindaci ed al Presidente della provincia, per aver praticato l’arte del buon governo, cercando di porre sempre, al primo posto, il benessere dei cittadini.
Ma anche i nostri impegni congiunti non sarebbero stati sufficienti senza la rete di protezione delle istituzioni sociali ed economiche che presidiano questa provincia con straordinaria cura e sollecito impegno: la Fondazione del Monte dei Paschi di Siena, le associazioni del volontariato, le Università, la scuola, le associazioni imprenditoriali e di categoria, la grande e le piccole banche, le imprese, le organizzazioni sindacali, i partiti politici, i “club service”; in una parola, la società civile che costituisce, a Siena e in provincia, un tessuto forte ed un modello assolutamente incomparabili.
A tutti un saluto riconoscente e un grazie di cuore, insieme con un pensiero forte per i lavoratori e per i giovani di questa provincia. C’è un futuro al quale guardare con buona volontà e con impegno.
Anche nelle mie funzioni di autorità provinciale di pubblica sicurezza mi sono posto il medesimo obbiettivo, di coordinamento e di coesione, e devo dare atto al Questore ed ai Comandanti provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale dello Stato, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, dei Corpi di Polizia provinciale e dei Corpi e servizi di Polizia Municipale (quello di Siena in primis), che senza il loro impegno non avremmo potuto avere i buoni risultati, in termini di sicurezza pubblica, di tutela del lavoro e di protezione civile, che siamo in grado di presentare ai cittadini.
Martedì 11 agosto con il Sindaco di Siena presenteremo i risultati del primo anno di attuazione del “Patto per Siena Sicura” e sarà anche l’occasione di una panoramica sulla sicurezza dell’intera provincia.
Mercoledì 12 agosto mi permetterò di riunire tutti coloro che mi hanno
aiutato in questa prima esperienza di “Prefetto in sede” per ringraziarli e salutarli.
Un saluto a parte devo all’Ordine giudiziario dei due circondari di
Siena e di Montepulciano e, particolarmente, al Procuratore della Repubblica di Siena ed ai suoi sostituti. Pur nella diversità dei compiti e nella rigorosa autonomia delle funzioni ho trovato un aiuto e un sostegno importantissimi.
Saluto pure, con straordinario affetto, il Comandante e gli uomini del 186° Reggimento Paracadutisti “Folgore”, che portano alta la nostra bandiera ed il gonfalone di Siena in contesti operativi di massima delicatezza, con l’augurio di rivederli presto tutti con noi.
Permettetemi, infine, di salutare S.E. Reverendissima l’Arcivescovo, mio dirimpettaio di Piazza Duomo, il Vescovo di Montepulciano e l’Abate Generale di Monte Oliveto con i quali pure ho avuto il piacere e l’onore di un rapporto improntato all’amicizia.
Mia moglie ed io saluteremo, infine, Siena e le sue Contrade il 16 agosto, la sera della festa, passando ancora una volta sul tufo fresco dell’ultima carriera e serrando nella memoria il cuore grande della città".
Giulio Cazzella