SIENA. "Nella seduta del Senato di lunedì 3 maggio è stata approvata la proposta di modifica dello Statuto che permetterà ai ricercatori, una volta data l'approvazione in via definitiva, di "contare" quanto i docenti, nel voto il rettore. Il personale Tecnico-Amministrativo resta ad oggi, tra gli aventi diritto, l'unica componente della comunità universitaria non degna di esprimersi, con un rapporto uno a uno sulla preferenza da dare a chi dovrà guidare la nostra Istituzione. Il nostro voto vale sempre un decimo in termini elettorali.
Le prime misure di intervento per il contenimento della spesa del personale che l'Amministrazione ha preso per far fronte alla crisi, hanno riguardato esclusivamente il personale tecnico-amministrativo, i precari della ricerca e della didattica e chi lavorava nella cooperativa "Solidarietà".
Dalla mancata stabilizzazione di tutti gli aventi diritto, alla mancata applicazione delle PEO, dalla sospensione del salario accessorio di parte degli EP ai tagli degli assegni di ricerca, al mancato rinnovo dei contratti di lavoro. La retribuzione dei CEL è stata ridotta di 2/3.
Finora è stato pagato un caro prezzo da parte del personale contrattualizzato e in previsione c'è da pagarne ancora.
Il Rettore non ha mai mantenuto le promesse fatte durante la scorsa campagna elettorale, il cui risultato pure è stato fortemente condizionato dal voto del personale contrattualizzato.
Oggi si ha tutto l'interesse a mantenerlo debole, mentre si è ritenuto opportuno, in questo momento, allargare il "normale" diritto di voto ai soli ricercatori.
Chiediamo con forza che tutte le componenti della comunità universitaria abbiano pari dignità e il medesimo peso nella prossima elezione del Rettore!
Tutti abbiamo il diritto di decidere del futuro dell'Ateneo.
Anche noi contiamo. E sapremo farci valere!
CISL-UNIVERSITA’, CISAL, CISAPUNI, FLC-CGIL, RDB, UGL, UIL-PA-UR, RSU D'ATENEO