"Il sindaco proceda con i metodi appropriati"
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SIENA. Dopo aver letto le varie posizioni, alcune condivisibili, sulla proposta del Sindaco di Siena in merito alla “ricostruzione” dell’Ospedale, esprimiamo il nostro parere.
Chi non è favorevole a strutture sempre più moderne e funzionali, in un contesto così importante per la vita dei cittadini? Se la possibilità di portare avanti un’operazione così complessa, e costosa, fosse concreta, sfidiamo chiunque a trovare un solo oppositore, ma, nell’attuale contesto economico, questa eventualità appare difficilmente attuabile. Va anche tenuto presente che in ambito Sanità a Siena, come sentiamo da esperti del settore, sembra ci siano moltissime cose su cui intervenire prontamente. Quindi l’aspetto rilevante riguarda le priorità da dare agli interventi da fare; proprio perché alcuni di essi sono urgenti, direttamente riferibili ai bisogni dell’utente, e probabilmente facilmente realizzabili, c’è la necessità di una progettazione complessiva che, contemplando le varie fasi, parta dall’attuazione di queste prime cose, per poi arrivare a coronare il “sogno” dell’Ospedale nuovo.
Troppe volte abbiamo visto prevalere un sistema basato su “novelle “, “illusioni” o “gigantismi”, che, proprio per la loro incongruenza, non solo non hanno visto alcuna realizzazione, ma hanno impedito anche interventi di minore portata, che comunque avrebbero portato effetti positivi nell’interesse della collettività.
Per questi motivi, prendendo atto della proposta, in qualche modo confermata dall’assessore alla Sanità della regione, attuale proprietaria delle Scotte dopo l’acquisto finalizzato al salvataggio della nostra Università, invitiamo il sindaco a procedere con i metodi appropriati per progetti così ambiziosi, ovvero ad una massima condivisione con tutta la comunità, a partire dal Consiglio comunale, consesso rappresentativo di tutti i cittadini. Vogliamo ricordare che il modello “dell’uomo solo al comando”, o degli “effetti speciali”, ha causato a questo territorio solo disastri di inaudita dimensione, e quindi non siamo più disponibili a concedere deleghe in bianco a nessuno.
La necessità di rilancio dell’Ospedale, che, pur in possesso di eccellenze e professionisti validi, anche noi riteniamo indifferibile in considerazione dell’involuzione subita in questi ultimi anni, purtroppo passata in secondo piano tra i tanti disastri causati al territorio da una incapace lobby partitica, non può comunque basarsi solo su di una rivisitazione edilizia o urbanistica, ma dovrà affrontare problemi di estrema complessità come la deleteria ingerenza politica su posizioni e incarichi, il rapporto con la Regione Toscana e la sua ventilata ipotesi di ridimensionamento dell’ospedale di Siena a favore di quelli di Pisa e Firenze, i rapporti con l’Università di Siena, i rapporti con le altre aziende sanitarie di area vasta, l’intensificazione delle sinergie con l’assistenza territoriale, la rimodulazione degli orari di visite ambulatoriali, la continua modernizzazione ed il pieno utilizzo di macchinari, e altri aspetti di questo tipo.
Come si può notare un percorso lungo e complesso che dovrà essere affrontato con le massime competenze e la massima trasparenza, cose alquanto rare nella vita sociale e politica della nostra città.
Associazione Pietraserena