Alla conviviale ha partecipato anche l'ex-portiere Giovanni Galli
SIENA. Conviviale nel segno delle eccellenze e della solidarietà per il Panathlon Club Siena, che ha premiato i giovani che si sono distinti nel campo dello studio e del lavoro e nel contempo sono emersi nello sport.
Per la scuola secondaria di 1° grado il riconoscimento è andato a Joannes Chiappinelli, Scuola Media “S.Bernardino”, presentato Giampaolo Lucatti che ha individuato fin da subito gli straordinari mezzi dell’allievo, che ha vinto tutto a livello provinciale e regionale fino al titolo nazionale di corsa campestre scolastica. La panathleta Laura Perinti (vera gloria dello sport senese con molteplici titoli a livello mondiale nel pattinaggio su strada) ha fatto un po’ la parte del leone con ben due atlete premiate. Agnese Bellini, prima Liceo Scientifico “G.Galilei” con media altissima nel profitto, fa pattinaggio corsa ed ha conseguito trofei nazionali sia in pista che in strada, ha partecipato ai campionati Europei Cadetti emergendo nei 3000 staffetta e nei 5000 a squadre. Una menzione è andata a Giulia Bonechi, ottima allieva della Scuola Media “Cecco Angiolieri” e atleta di punta della Mens Sana nel pattinaggio corsa, ha vinto ben 6 medaglie d’argento ai Campionati Nazionali Federali e fa parte della Nazionale Azzurra Cadette con risultati ragguardevoli. Juri Rubegni, Scuola Media “S.Bernardino”, oltre ad andare benissimo a scuola si distingue nel Tiro a segno ed ha conseguito importanti vittorie in ambito regionale, per questo ha avuto una menzione speciale. Per il Lavoro e Sport il premio è andato a Michela Menegon, che – pur impegnata seriamente in campo lavorativo – riesce ad emergere in una disciplina molto dura come il triathlon, mostrando grandissime doti soprattutto nel nuoto.
Ospite d’onore della serata è stato Giovanni Galli, portiere della Nazionale Azzurra Campione del Mondo nel 1982, della Fiorentina, del Milan e del Napoli è attualmente commentatore sportivo e soprattutto portavoce della “Fondazione Niccolò Galli”, nata in memoria del figlio, giovane promessa del calcio prematuramente scomparso a seguito di un incidente stradale. Galli è stato molto piacevole nella sua breve ma intensa illustrazione degli scopi della Fondazione che si prefigge di assistere i giovani atleti che sono in difficoltà a seguito di incidenti stradali o sportivi con esiti celebro – midollari. Recentemente Galli ha scritto il libro “La vita ai supplementari” proprio sulla perdita del figlio e le cui vendite servono a finanziare gli scopi sopra indicati. Giovanni Galli si ritiene un uomo fortunato perché ha potuto vivere in un mondo meraviglioso come è quello del calcio a livello professionistico, si è tolto tutte le soddisfazioni possibili che hanno ripagato i sacrifici suoi e della famiglia che lo ha sempre incoraggiato fin da quando a 14 anni di età lascio Pisa per andare alla Fiorentina. Ha parlato del suo debutto in serie A, dell’incontro con la moglie Anna, dell’incidente avvenuto nel 2001, della loro grande fede, dell’amore per le figlie Camilla e Carolina, della Fondazione ed è stato molto semplice, umano, toccante, sincero. Come ha scritto nella prefazione del libro Renzo Agasso, “Giovanni Galli portiere e gentiluomo”, questa è la sensazione che ha lasciato a tutti i panathleti convenuti e ancora di più ne siamo convinti dopo la lettura del libro. La prossima Conviviale si terrà il 13 Dicembre e sarà quella consueta degli auguri.