SIENA. Con gara pubblica, il Comune ha affidato la realizzazione degli arredi e dell'allestimento per il Museo dell'Acqua presso la Fonte di Pescaia.
Il progetto, ideato dagli architetti Santini, Serrino e Zagaglia, dell'importo totale di 1.763.600 euro è finanziato dalla Regione Toscana per una quota pari al 60%, nel Programma Pluriennale degli Interventi Strategici nel settore dei Beni culturali 2006-2008, la parte rimanente è stata reperita dal Comune.
La gara di appalto è stata aggiudicata all'associazione temporanea di impresa formata da Studio Azzurro di Milano e Mizar srl di Roma, società specializzate in animazione, grafica e interattività e divulgazione in campo culturale, scientifico e museale, sono i soggetti a cui è stato attribuito il lavoro.
"L'obiettivo – dice Fabio Minuti, assessore all'Urbanistica – è quella di fare una proposta innovativa, capace di raccontare attraverso suggestioni ed emozioni una risorsa fondamentale, restituendo inoltre con una visione unica e complessa la storia urbanistica di Siena, le sue trasformazioni. In questo modo si continuano a scoprire radici e tradizioni della città. Un progetto importante, dunque, che grazie a strumenti di forte ricerca tecnologica ci farà scoprire il rapporto tra Siena e l'acqua in modo del tutto originale".
La Fonte di Pescaia, una delle più integre dal punto di vista idraulico, restaurata alcuni anni fa con un progetto interamente finanziato dalla Banca Monte dei Paschi di Siena, trova ora con il finanziamento che il Comune ha ottenuto dalla Regione il suo completamento e la sua più adeguata utilizzazione. Il Museo, che si svilupperà su una superficie di circa 450 metri quadri, oltre ai 2000 metri quadri di spazio all'aperto, si comporrà di nove stanze dislocate su tre piani della struttura presso la Fonte di Pescaia, oltre ad uno scorcio del bottino che alimenta la fonte stessa ed ai servizi igienici che sono ubicati nel piccolo edificio attiguo alla Fonte. L'inaugurazione è prevista fra un anno. Questo è il tempo necessario affinché siano approntate le stanze che lo comporranno e ne faranno un innovativo e interessante percorso museale contemporaneo.
All'ingresso, il pubblico si troverà proiettato nella penombra, in una dimensione di fluidità luminosa. In maniera ludica il visitatore verrà invitato ad attraversare una superficie d'acqua video proiettata che reagirà ai suoi movimenti. Mettendo i piedi in questa sorta di "pozzanghera" il visitatore potrà osservare il crearsi di schizzi d'acqua e il propagarsi del riverbero dell'acqua ad ogni suo passo. Da qui si provocheranno come delle onde che genereranno riflessi con vedute della città. Sarà il modo per invitare il pubblico a confrontarsi fin dall'inizio del viaggio con la protagonista liquida del museo. La prima esperienza, nella proposta progettuale che si sta elaborando, sarà di tipo emozionale e percettivo, preparando il "viaggiatore" al percorso in cui si dovrà confrontare con tematiche scientifiche, tecniche, storiche, fino al recupero totale di un rapporto con l'acqua che appartiene a tutta l'area, ma anche alla vicende del tessuto sociale della città. Nella stanza successiva, inizierà il racconto che si srotolerà lungo tutto il percorso museale. Successivamente, il visitatore troverà un sistema di plastici "animati", accompagnati da video proiezioni, con le ultime fasi dell'evoluzione del territorio senese al fine di entrare nelle tematiche più scientifiche del museo. Con lo stessa metodologia, che unirà plastico, visivo e sonoro, si racconteranno l'approvvigionamento idrico nei secoli, a partire dal Medio Evo. Suggestioni, immagini e racconti con un unico grande protagonista, l'acqua, accompagneranno il visitatore al primo piano della struttura museale, dove la scena sarà dedicata agli strumenti di misura, fino ad invitarlo ad una esperienza semplice e affascinante: la costruzione di un bottino. E proprio ai bottini sarà dedicata una sezione particolare, attraverso oggetti e ricostruzioni in scala saranno raccontati origini e tecniche di questa arte antica, alla ricerca della Diana. Ampio spazio anche al sistema della Fonte e agli svariati impieghi dell'acqua. Al piano successivo, la storia di tutte le Fonti di Siena, in modo tale da raccontare anche altri luoghi della città: pozzi, fontane, fontini collocati nelle Contrade, in prossimità di porte, palazzi, piazze, mercati. Uscendo dal museo, saranno sistemati quattro schermi attivati dal passaggio delle persone. Ognuno conterrà testimonianze, per raccontare la Siena di ieri e di oggi.