SIENA. Dalle monetine di craxiana memoria agli onori degli altari. Pare proprio che sia questo il futuro dell’ex-presidente di Banca MPS e dell’ABI, Giuseppe Mussari, e della banca stessa. La notizia è di quelle che possono lasciare interdetti ma la fonte è di quelle che non lasciano adito ai dubbi.
Il “gaudio magno” è trapelato direttamente dai corridoi vaticani. Pare che le suore della casa museo di Santa Caterina da Siena abbiamo scritto nei giorni scorsi una email direttamente alla casella email privata di Papa Francesco. Per salvare la banca più antica del mondo occorre un miracolo ed in questo a Siena sono storicamente esperti. Le gestrici della eredità culturale della patrona d’Italia e d’Europa hanno fatto appello a tutto il loro credito oltretevere affinchè, per la prima volta, iniziasse il percorso di beatificazione di una società per azioni.
MPS, in vita dal 1472, per le suore vero e proprio “patrimonio dell’umanità”, nacque dall’accordo fra la Chiesa e la comunità dei senesi per fornire finanziamenti e sussidi ai bisognosi. Come copertura delle somme erogate avrebbe fatto da garanzia la terra dei pascoli di maremma, all’epoca detti “paschi”. Una storia che ha anticipato di 700 anni quella del celebrato filantropo Muhammad Yunus. Le suore confidano che, una volta santificato il Monte si possa avere una corsia preferenziale verso quel tanto agognato miracolo che salvi Siena dallo spettro della povertà. Questo rovesciando il tradizionale percorso che vuole il miracolo avvenire prima della santificazione.
L’apertura mentale del nuovo successore di Pietro è evidente a tutta l’opinione pubblica sia atea che credente ma inserire in calendario una banca, seppur “etica” è stato troppo anche per il papa che viene “dalla fine del mondo”. L’illuminazione che ha portato alla quadradura del cerchio pare sia giunta su suggerimento del predecesserore di Francesco, ossia Benedetto XVI. E’ stato quindi sufficiente indivuare una personalità esemplificativa della storia di MPS in modo da rappresentare tutto l’istituto di credito nella storia di Santa Romana Chiesa.
Saranno quindi recepite le preghiere della suore cateriniane con l’inizio dell’iter di beatificazione, secondo il canone popolare del “santo subito” del penultimo presidente di MPS, Giuseppe Mussari. Data di apertura della istruttoria sarà l’8 dicembre, casualmente data di apertura dell’anno santo. E’ anche al vaglio una possibile visita dello stesso Francesco a Siena, per i 545 anni dalla nascita di MPS ed i 55 di Mussari.
Il fatto che il futuro beato sia ancora in vita è considerato come un fatto secondario da parte del pontificio consiglio per la beatificazione dei santi. Raggiunto dalla notizia nel luogo dove si è raccolto in eremitaggio negli ultimi anni, Mussari non si sarebbe scomposto più di tanto anche se si sarebbe lasciato sfuggire la battuta “fare il santo non è il mio mestiere”.