SIENA. Il Gruppo Micologico “Terra di Siena” ha festeggiato i dieci anni, e lo ha fatto in modo concreto e costruttivo, unendo le energie con l’accademia dei Fisiocritici. Ne è scaturito un bellissimo convegno, una pubblicazione ed un lungo lavoro di riclassificazione del lavoro di Valenti Serini. Sabato scorso nell’aula magna dell’Accademia dei Fisiocritici, presenti gli assessori all’ambiente di comune e provincia Silvia Lazzeroni e Claudio Galletti, il presidente del Gruppo Micologico Naturalistico “Terra di Siena”, Mario Feroci, ha ripercorso i 10 anni di attività dell’associazione nata dal desiderio di 8 micologi (oggi 123 soci) di mettere a disposizione della cittadinanza le proprie conoscenze in materia di micologia. In questi anni il gruppo si è iscritto nel registro regionale delle associazioni di volontariato ed ha svolto una intensa attività di formazione ed informazione micologica e naturalistica rivolta ai cittadini attraverso corsi, convegni, mostre micologiche e delle erbe spontanee e medicinali. Tra le attività che hanno visto maggiormente impegnati i soci sono stare ricordate la difesa del fiume Merse, l’incarico avuto dalla Provincia di Siena per la stesura del Regolamento per la raccolta dei funghi riservata e a pagamento, la prima mappatura micologica del territorio provinciale in base alla tipologia vegetazionale e la formazione che viene fatta agli alunni delle scuole cittadine, in collaborazione con l’assessorato all’ambiente del comune di Siena. L’ultima fatica del gruppo è stato il riordino e la riclassificazione della collezione di funghi in terracotta che Francesco Valenti Serini preparò alla metà del XIX secolo.
La professoressa Sara Ferri, presidente dell’Accademia dei Fisiocritici ha tracciato il profilo del nostro illustre concittadino, Francesco Valenti Serini, che in qualità di medico, rendendosi conto delle atroci sofferenze patite dai numerosi intossicati da funghi e, spesso, dell’inutilità delle cure, si dedicò allo studio dei macromiceti con l’intento di mettere tutti in condizione di riconoscere i corpi fruttiferi eduli da quelli velenosi. Oggi la ricca collezione è parzialmente esposta nel Museo dei Fisiocritici, a cui è pervenuta nel 1929: con questo si è realizzato l’intimo desiderio di Valenti Serini che, pur avendo in animo di regalare la collezione all’Accademia di cui faceva parte fin dal 1848, non la donò per divergenze sorte con alcuni Accademici negli ultimi anni della sua vita.
A Valenti Serini, che si occupò con tanto impegno e con grande passione di micologia, va riconosciuto il merito di essere stato tra i primi studiosi a comprendere che, solo conoscendo i funghi in tutti gli stadi del loro sviluppo, si possono prevenire gli avvelenamenti. Altro suo merito fu la divulgazione e la diffusione delle conoscenze micologiche, in un periodo in cui ben poco filtrava dalla ristretta cerchia degli scienziati.
Il vicepresidente del Gruppo Carla Barluzzi ha tenuto una interessante lezione sulle “credenze popolari” per riconoscere i funghi commestibili da quelli tossici, che tanti avvelenamenti hanno causato e che resistono ancora oggi. Le prime annotazioni sull’argomento si ritrovano nel “Naturalis Historia” di Plinio Caio Secondo detto Il Vecchio che tramandate da generazione a generazione sono state raccolte anche da Pier Andrea Mattioli e li ritroviamo nei suoi libri. La celebrazione è proseguita con la nomina dei soci onorari e con la consegna di un piatto di cristallo con il logo del Gruppo ai soci fondatori e si è conclusa con un brindisi augurale per i prossimi 10 anni di attività. Chi desidera iscriversi al Gruppo Micologico può recarsi presso la Sede in Via B. Tolomei (ex scuola Alfieri) tutti i lunedì dalle ore 21.00 alle ore 23.00 (la Sede rimane chiusa il mese di Giugno, Luglio e Agosto).