SIENA. Ben 17 milioni di euro recuperati nel corso del 2008. 60 mila solleciti, più di 3 mila sospensioni eseguite, circa 700 rimozioni del contatore e oltre 2 mila riattivazioni. Sono alcuni dei numeri relativi all’azione di recupero crediti intrapresa dall’Acquedotto del Fiora Spa per recuperare le risorse necessarie a mettere in atto gli interventi previsti dall’azienda per rendere un servizio sempre più efficiente a favore degli utenti.
I risultati delle azioni condotte nel corso del 2008 sono state presentate oggi (28 gennaio) dal Presidente, Claudio Ceroni, dalla Responsabile Unità Commerciale, Serenella Scalzi e dal Responsabile Unità Recupero Crediti, Massimo Bongini.
“Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti – ha spiegato il Presidente, Claudio Ceroni – abbiamo raggiunto dei traguardi importanti, circa 17 milioni di euro recuperati nell’anno 2008 che saranno indispensabili per migliorare il servizio reso al cittadino e per portare avanti gli interventi, previsti dal Piano degli Investimenti, come quelli legati alla riduzione delle perdite (opere di sostituzione delle condotte), all’attività di depurazione (nuovi impianti), alla risoluzione della situazione di carenza idrica (realizzazione di dissalatori), nonché alla ricerca di nuove risorse (invasi) che, ad oggi, rappresenta uno degli obiettivi principali dell’azienda, senza dimenticare – ha aggiunto Ceroni – i fini di giustizia sociale di tale azione, verso tutti i cittadini che pagano regolarmente le bollette”.
Tutto ciò è stato reso possibile grazie all’intensificarsi della cosiddetta lotta all’evasione di Acquedotto del Fiora che al 31 dicembre 2008 ha reso possibile il recupero di circa 17 milioni di euro. Di questi per la provincia di Grosseto il numero di utenze morose ammonta ad oltre 23 mila, corrispondenti a più di 11 milioni di euro. Per la provincia di Siena si parla invece di circa 12 mila utenze che corrispondono a quasi 6 milioni.
L’azione di contrasto all’evasione condotta da Acquedotto del Fiora avviene secondo le procedure individuate dal Regolamento del Servizio per cui l’utente non in regola con i pagamenti viene preventivamente informato una prima volta con l’avviso in bolletta, una seconda volta mediante lettera raccomandata. Infine (durante la fase iniziale) segue un terzo ed ultimo avviso a mezzo telegramma (non previsto dal Regolamento ma comunque predisposto dall’azienda). Nel caso in cui, in seguito all’ultima comunicazione, l’utente non provveda a regolarizzare il pagamento, l’azienda procederà alla sospensione della fornitura idrica mediante l’apposizione di sigilli al contatore.
In ogni caso, tale operazione viene effettuata tenendo conto di utenti che versano in particolari condizioni e difficoltà oggettive certificate dagli organismi competenti; in questi casi infatti, il gestore non prevede il distacco.