Il progetto che tende a legare le storie del passato agli uomini del futuro si è concretizzato anche in un libro

SIENA. Una linea ideale che, attraverso il tempo, unisca le idee, la cultura e le tradizioni delle diverse generazioni: dagli anziani ai bambini, in una unione che funzioni da interscambio e dialogo, da condivisione e da “osmosi” intellettiva. Questo è il progetto “Il filo della memoria”, promosso da Agenda 21 locale del Comune di Siena e realizzato con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi, che ha previsto anche la realizzazione del volume “In viaggio nei luoghi di origine nascosti dal tempo”.
La prima parte del progetto si è realizzata nello scorso mese di maggio, attraverso una serie di iniziative che hanno coinvolto alcune delle realtà territoriali che si occupano del rapporto fra anziani e giovani generazioni, con il supporto dell’amministrazione comunale di Siena.
“Alla base del progetto – sottolinea Maria Teresa Fabbri, assessore alle politiche sociali del Comune di Siena – c’è l’idea di confronto e dialogo fra le generazioni. Un aspetto questo che diventa assolutamente necessario per la conservazione della nostra cultura, delle nostre tradizioni, della nostra storia. Diventa essenziale riuscire non solo a tramandare gli aspetti culturali del passato, ma anche attivare un confronto e una integrazione culturale fra le varie fasce di età, in quello che deve essere non una pura narrazione del vissuto, ma una vera e propria crescita culturale collettiva. Il far fronte alla complessità dei problemi inerenti gli anziani, si pone come una grande sfida alle politiche sociali: l’allungamento della vita, i grandi cambiamenti epocali sia a livello di struttura familiare, sia a livello di stili di vita sono tutti fattori di rischio per la perdita della autosufficienza nell’anziano. Allo stesso tempo è necessario unire questo tipo di ricerca a quella di un legame con li più giovani, senza porre barriere generazionali che impediscano la crescita complessiva della nostra società”.
“Un’attività fondamentale – spiega ancora Maria Teresa Fabbri – è quella svolta dai Centri diurni e di socializzazione del Comune di Siena – che rappresentano una efficace soluzione al problema sempre più esteso della solitudine delle persone non più giovani. Anche per questo abbiamo scelto questi luoghi per realizzare il progetto “il Filo della memoria”. I recenti tagli governativi agli enti locali, uniti alla crisi economica rischiano di mettere in ginocchio queste strutture, così importanti per il tessuto sociale della nostra città”.
I Centri diurni e di socializzazione per gli anziani del Comune di Siena
L’attività semi residenziale dei centri diurni e di socializzazione rientra tra quelle attività previste dalla Legge Regionale 41/2005 per cercare di prevenire l’istituzionalizzazione della persona anziana e, per contro, favorirne la socializzazione attraverso attività di terapia occupazionale, culturali o semplicemente ricreative.
I due Centri si differenziano nella loro organizzazione perché accolgono:
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Centro Diurno Villa Rubini (Via degli Umiliati, 12): 18 anziani autosufficienti o parzialmente autosufficienti residenti nel Comune di Siena e 18 anziani non autosufficienti residenti nell’Area senese. E’ aperto tutti i giorni dell’anno, dalle ore 8,00/18,30
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Centro di socializzazione la Mimosa (Via dei Pispini, 164): 24 anziani autosufficienti o parzialmente autosufficienti (residenti nel Comune di Siena). E’ aperto dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,00 alle ore 18,30, con possibilità di integrazione nei giorni festivi presso il Centro Diurno Villa Rubini.
Sono una risposta efficace al problema sempre più esteso della solitudine delle persone non più giovani: gli ospiti possono trovare coetanei con cui trascorrere una giornata intera fermandosi a pranzo e svolgendo diverse attività di animazione. Ciò consente all’anziano di vivere ancora una vita di relazione, in un ambiente a sua misura, protetto, con personale qualificato in grado di garantirgli ogni utile supporto. Inoltre, il mezzo di trasporto messo a disposizione dal Comune di Siena, permette di poter essere accompagnati e ripresi al proprio domicilio sollevando la famiglia da tale incombenza. Contare su un servizio così organizzato, evita in molti casi il ricovero presso istituzioni residenziali o l’isolamento nella propria abitazione o in quella dei parenti e consente di continuare a vivere una dimensione familiare pur passando molte ore fuori casa.
In questi anni di esperienza – dal 1997 per La Mimosa e dal 1987 per il diurno di Villa Rubini – abbiamo potuto notare che coloro che hanno frequentato i due Centri comunali hanno avuto una vita serena e hanno presentato un numero abbastanza ridotto di problemi sanitari, anche se nella maggior parte dei casi avevano superato abbondantemente gli ottant’anni. E’ fondamentale però evitare che questo servizio abbia a diventare un mero parcheggio, e quindi attraverso la creatività dell’animazione vengono stimolate le capacità cognitive, intellettive e motorie nell’intento di mantenerle vive ed integre il più possibile.
I due Centri del Comune di Siena sono gestiti in affidamento a seguito di apposita gara. Il soggetto affidatario attuale è il Consorzio di cooperative sociali Archè, che lo esercita attraverso la propria cooperativa Comunità & Persona. L’amministrazione comunale nel bandire la gara, unica per ambedue i Centri, indica la tipologia del servizio, l’organizzazione che intende dare, le professionalità necessarie.
I soggetti partecipanti hanno il compito di redigere un progetto organizzativo che deve necessariamente tenere conto delle indicazioni dell’Amministrazione Comunale, della legislazione nazionale e regionale, in particolare dei requisiti previsti dalla Legge Regionale n.87/97. La valutazione dei progetti è effettuata da una apposita Commissione che attribuisce i punteggi secondo le specifiche previsioni normative, ovvero: Prezzo 30% – Merito tecnico organizzativo del soggetto affidatario 35% – Qualità dell’offerta 35%. Quanto descritto ed approvato nel progetto organizzativo, valutato come il migliore privilegiando la qualità, risulta vincolante per l’organizzazione del servizio medesimo da parte del soggetto affidatario.
Dai dati del 2009 si evince che il costo annuale di questi servizi è:
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per il Centro di socializzazione la Mimosa € 223.963,00 a cui si devono aggiungere i costi della mensa gestita dall’ASP e costi del servizio di trasporto gestito e a carico della Direzione lavori pubblici del Comune di Siena. .La compartecipazione degli utenti ammonta ad € 26.157,00 annui derivanti da € 7,00 al giorno (pranzo compreso), oltre a € 16,00 mensili per il servizio di trasporto.
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per il Centro Diurno Villa Rubini € 460.537,00 a cui si devono aggiungere i costi del servizio di trasporto gestito e a carico della Direzione lavori pubblici del Comune di Siena. La compartecipazione degli utenti ammonta ad € 59.198,00 derivante da € 7,00 al giorno per anziani autosufficienti ed € 11,00 al giorno per anziani non autosufficienti, pranzo compreso, oltre a € 16,00 mensili per il servizio di trasporto.
Agli utenti viene richiesta la presentazione della certificazione Isee per definire l’esatta quota di compartecipazione, secondo quanto previsto nell’apposito Regolamento comunale per l’accesso ai servizi.
L’accesso ai due Centri diurni e di socializzazione per anziani è consentito presentando domanda al Comune di Siena alla quale viene attribuito un punteggio previsto dal citato Regolamento comunale. Alla data odierna i due Servizi sono al completo ed esiste una lista d’attesa abbastanza nutrita per gli anziani autosufficienti e parzialmente non autosufficienti. Anche questo dato indica che la domanda di questi servizi è sempre più crescente, ma non soddisfatta. Per quanto riguarda il reparto non autosufficienti del Centro Diurno Villa Rubini, l’accesso degli anziani viene gestito direttamente dalla Unità di Valutazione Multidimensionale dell’Usl7, competente in materia di non autosufficienza per tutta l‘area senese.
Il Filo della memoria
“In viaggio nei luoghi di origine nascosti dal tempo”
Il volume dal titolo Il filo della memoria – In viaggio nei luoghi d’origine nascosti dal tempo, curato da Antonia Banfi, Antonella Vanni, Cristina Senni, pag. 285 con 372 foto a colori, contiene il racconto del proprio vissuto da parte di un gruppo di anziani ospiti del Centro diurno comunale di socializzazione La Mimosa di Siena, ed un significativo raffronto anche fotografico di ciò che del loro passato è rimasto nell’ambiente d’origine di ciascuno.
Tutto è incominciato dalla curiosità di conoscere i luoghi di nascita di ognuno e di ognuna che frequenta il Centro La Mimosa. Il resto è venuto da sé, dalla voglia di ascoltare, di parlare, di ricordare oltre il confine segnato dalla memoria. Seduti attorno al tavolo del salone grande, sospesi in un tempo tutto loro, per giorni si sono scambiati i ricordi dei luoghi di nascita, di quelli dove hanno trascorso l’infanzia, l’adolescenza e la giovinezza, allora dure realtà ma forse più autentiche e felici di oggi. Insieme è nata spontanea l’idea di mettersi in viaggio, non virtuale, in questi luoghi d’origine nascosti dal tempo, per rendersi conto di cosa fosse nel frattempo cambiato e accaduto. Carta geografica della provincia di Siena e calendario alla mano, si sono incominciati a progettare gli itinerari che tenessero conto della provenienza di ognuno e ognuno ha indicato la strada migliore per giungere alle diverse mete.
Le uscite sono state di giovedì con undici itinerari di cui due della durata di una giornata intera con pranzo al ristorante. Di ogni itinerario questo libro coglie sensazioni e pensieri che i luoghi suscitavano soprattutto in coloro che di lì erano originari; si sono incontrati vecchi amici e amiche, persone nuove che hanno accolto il gruppo con gioia ed interesse; si sono riviste con gli occhi di ora cittadine, borghi, chiese, musei, territori, paesaggi, boschi, fiori, frutti, animali; si sono registrate le diversità raffrontando l’ieri e l’oggi; si sono fotografate tutte queste esperienze per non dimenticarle mai.
Ciò che è stato raccontato, visto e vissuto, è trascritto in questo libro-diario che vuole essere testimonianza di vita, di quella buona vita fatta di reciproca solidarietà e sostegno, di amicizia e intelligenza, che continua nel tempo a dispetto di tutto. E’ uno spaccato di storia, quella storia universale fatta da uomini e donne che raccontano in prima persona il tempo e gli accadimenti.
Aver fatto parlare gli anziani delle loro origini e della loro gioventù, aver rivisitato insieme l’affascinante territorio della provincia e della città di Siena, ha reso più vivo il tempo ed ha creato nel centro di socializzazione La Mimosa un clima di energia positiva tra tutti, di fiducia in se stessi e nelle proprie capacità: è questa la strada da percorrere perché gli ospiti possano sentirsi sempre al meglio.
Il volume che fa parte del progetto Il filo della memoria, promosso da Agenda 21 locale del Comune di Siena, realizzato con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi, con la collaborazione della Direzione comunale Servizi alla persona, Sociale e della Cooperativa Comunità & Persona del Consorzio Archè, è stato inserito nel programma di iniziative che nel mese di maggio scorso hanno coinvolto alcune realtà territoriali che si occupano del rapporto fra anziani e giovani generazioni nell’intento di riuscire non solo a tramandare gli aspetti culturali del passato, ma anche di attivare un confronto e una integrazione culturale fra le varie fasce di età per favorire la crescita complessiva della nostra società. Ci piace considerare tutto ciò all’interno di un percorso di sviluppo sostenibile che tende a qualificare sempre più la vita sociale del nostro prezioso territorio senese.
L’attività di animazione a Villa Rubini e La Mimosa
Scheda tecnica di Antonella Vanni e Cristina Senni – Coop. Comunità & Persona.
Dal dicembre 1987, data in cui è stata aperta la Residenza Assistita di Villa Rubini con annesso centro diurno, è stato intrapreso un percorso ricco di esperienze che ha avuto sempre come obiettivo il benessere psicofisico degli anziani ospiti. Mentre il rapporto tra gli operatori e le donne anziane della residenza assistita (trattasi di pensionario solo femminile) si consolidava giorno dopo giorno grazie al clima familiare instaurato, il Centro diurno è decollato con più lentezza, solo dopo la decisione del Comune di Siena di fornire alle famiglie degli anziani il servizio di trasporto con il quale è stato possibile raggiungere Villa Rubini anche dalla campagna e dalla immediata periferia di Siena. Con il trascorrere del tempo, sia la residenza che il centro diurno si sono riempiti sino ad arrivare all’esaurimento dei posti per autosufficienti e non. Nel 1997, conseguentemente al successo del Centro diurno di Villa Rubini, il Comune di Siena ha aperto una nuova struttura, La Mimosa, in via dei Pispini destinata ad ospiti autosufficienti o parzialmente autosufficienti. Ambedue i Centri diurni funzionano ora a pieno regime e ognuno ha una lunga lista di attesa. Fra le figure professionali presenti in entrambe le strutture, gli educatori e gli animatori si occupano del tempo libero visto in maniera terapeutica, dell’aggregazione e della partecipazione degli ospiti, nonché del loro sviluppo culturale e ricreativo. L’ ambito di intervento è decisamente il territorio senese nelle varie espressioni e con le sue sinergie possibili. La programmazione delle attività ha cadenza mensile e coinvolge tutto il personale che nei vari ruoli si occupa del servizio. Le attività di animazione sono diversificate a seconda dei bisogni, interessi, attitudini, capacità individuali e collettive la cui individuazione avviene già dall’inserimento dell’anziano nel Centro dopo un periodo di adattamento e di conoscenza reciproca. Esse si realizzano con la partecipazione di tutto lo staff della Cooperativa Comunità e Persona che gestisce i due Centri, dei volontari, dei familiari, in sinergia con Enti pubblici e privati, Istituzioni, Associazioni di Siena e della provincia.
Le attività.
IL LABORATORIO DI MANUALITA’ con diverse tecniche quali: pittura, decoupage, cucito, ricamo, maglia e uncinetto da svolgere in periodi autunnali invernali primaverili. Gli elaborati sono esposti nella mostra annuale che tradizionalmente si svolge in dicembre presso la Limonaia di Villa Rubini. Una curiosità: a La Mimosa è stata messa a punto da un anziano una tecnica particolare per realizzare quadri attraverso l’utilizzo di piccoli pallini di carta velina colorata.
L’ATTIVITA’ DI GIARDINAGGIO E ORTO soprattutto rivolta agli ospiti che vengono dalla campagna e che hanno la possibilità di riappropriasi delle loro passate capacità, nel rispetto delle produzioni agricole locali e stagionali. I prodotti ottenuti vengono consumati direttamente dagli ospiti fieri del proprio lavoro mentre i fiori e le piante abbelliscono gli ambienti dei due Centri.
L’ATTIVITA’ CULINARIA fatta con cadenza mensile, come occasione per gli ospiti di reciproca conoscenza e di scambio di antiche ricette. Una curiosità: la torta ai fiori di zucca con gli ingredienti a chilometro zero, esclusi olio-sale-farina.
L’ATTIVITA’ MUSICALE E DI BALLO svolta due volte al mese in entrambe le strutture da un animatore musicale. E’ la più gradita alla maggior parte degli ospiti perché stimola tutti, anche coloro che non partecipano ad altre attività.
L’ATTIVITA’ TEATRALE attraverso la compagnia degli “Arzilli” che si è formata tra gli ospiti di Villa Rubini e che si esibisce periodicamente presso la Limonaia. L’ultima esperienza è dell’aprile 2010 con lo spettacolo “Aspettando Godot”, preceduto da uno stage che ha coinvolto gli anziani settimanalmente per circa 7 mesi, presentato con il gruppo teatrale senese “Il Corvo”.
L’ ATTIVITA’ DI COMUNICAZIONE una volta alla settimana con il supporto di una volontaria esperta. Si esplicita attraverso i racconti del proprio vissuto da parte degli anziani ospiti. I due progetti realizzati negli anni dal 2006 al 2010 sono stati: “Sul filo della vita” e “Sul filo della memoria” che hanno dato origine alla pubblicazione, da parte del Comune di Siena – Agenda 21 con il contributo della Fondazione del Monte dei Paschi di Siena, di due libri dal titolo “ Sul filo della vita – Antiche energie e nuovi sogni raccontati con leggerezza, volti e storie di Villa Rubini “ e “Il filo della memoria – In viaggio nei luoghi d’origine nascosti dal tempo, nonne e nonni de La Mimosa raccontano la bella terra senese di ieri e di oggi” .
L’ATTIVITA’ CULTURALE E RICREATIVA come:
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la lettura di quotidiani locali per due mattine la settimana; di testi tratti da libri sulla storia di Siena, la lettura di novelle antiche che si leggevano davanti al focolare, nonché di vari testi su temi di interesse e di attualità. Per esempio: in occasione dei 150 anni della Repubblica Italiana si sono letti pezzi tratti da libri di storia e di costume.
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La proiezione, con cadenza mensile, di fotografie scattate agli ospiti nelle diverse occasioni, di film, documentari e spettacoli teatrali in vernacolo, essendo le due strutture dotate dell’apposita strumentazione.
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La visita a mostre e musei cittadini in collaborazione con il Museo Civico, il Santa Maria della Scala e Le Contrade (4 volte l’anno)
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Le uscite settimanali di ogni martedì mattina per Villa Rubini e di ogni giovedì mattina per La Mimosa, in città o nei dintorni. Nel 2010: alla Fortezza di Siena – all’Orto dei Tolomei – all’Orto dei Pecci – al Castello di Celsa – al borgo di Bagnaia – al Castello di Tocchi e tanti altri ancora, nonché ai mercati settimanali delle merci di Siena, Monteroni, Colle e Poggibonsi opportunamente adattando il giorno dell’uscita.
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La partecipazione al Palio di Siena del 2 luglio e del 16 agosto con la presenza degli anziani sul palco delle comparse, durante una delle prove nonché con la organizzazione di una cena in uno dei ristoranti di piazza del Campo.
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Le feste a Mimosa e a Villa nelle diverse ricorrenze dell’anno ovvero per gli auguri di Natale e Pasqua, il Carnevale, l’arrivo della Primavera, le cene in terrazza in Estate, i compleanni di ogni ospite, con lo scopo di coinvolgere principalmente le famiglie e tutti coloro che in sinergia nel territorio collaborano per rendere possibili le attività di animazione.
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I tornei di carte, bocce, tombole nelle sedi dei due Centri con frequenza mensile.
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La partecipazione annuale ad una partita della Mensana Basket e del Siena Calcio ospiti delle rispettive Società.
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Le gite per l’intera giornata con pranzo al ristorante in luoghi sempre diversi: nel 2010 ad Abbadia San Salvatore e il Prato della Contessa – Piancastagnaio e l’Amiata – Santa Fiora – Vivo d’Orcia – Sarteano e la foresta di Pietra Porciana – Pienza e il Palazzo Comunale e Piccolomini – Abbadia Isola e la Francigena – Iesa – il Laghetto di Valle Chiara – il lago Trasimeno – Porto Ercole con il tradizionale pranzo del pesce.
Inoltre, ogni anno è previsto un soggiorno marino estivo di 4 giorni in albergo: nel 2010 a Igea Marina sull’Adriatico. Le uscite e le gite sono possibili grazie ai mezzi di trasporto che, attraverso l’autoparco, il Comune di Siena mette a disposizione gratuitamente per gli ospiti che invece si fanno carico direttamente dei costi di pranzi e cene.