E si associa alla richciesta del coordinatore trasporto organi
SIENA. Ho ricevuto, in data 1 Marzo 2013, la lettera da parte dell’Arciconfraternita di Misericordia di Siena che svolge per conto della Cardiochirurgia e Chirurgia Toracica del Presidio Ospedaliero Santa Maria delle Scotte di Siena il Servizio Trasporto Organi su strada. Mi sento in dovere di rendere pubblica tale comunicazione vista l’importanza dell’argomento trattato.
In qualità di Direttore dell’Aeroporto di Siena esprimo il mio totale dissenso sulle ultime decisioni prese in merito al futuro della nostra Struttura.
Data l’estrema gravità della situazione mi associo alla richiesta riportata nella lettera dove viene richiamata la responsabilità di tutti “…al fine di evitare che si perdano vite umane per interessi e posizioni incomprensibili che non devono avere cittadinanza in un paese civile”.
Il Direttore dell’Aeroporto di Siena Marco Carletti
Testo integrale della lettera:
“L’Arciconfraternita di Misericordia di Siena svolge, per conto della Cardiochirurgia e della Chirurgia Toracica del presidio Ospedaliero Santa Maria alle Scotte di Siena il servizio di trasporto organi su strada.
Mercoledì scorso l’Aeroporto di Siena Ampugnano ha cessato la sua attività e Mercoledì e Giovedì notte abbiamo effettuato due trasporti di organo, rispettivamente per un Cuore da Milano e per un Polmone da Bari, per i quali siamo dovuti ricorrere all’utilizzo dell’aeroporto di Firenze Peretola.
Premesso quanto sopra, in qualità di coordinatore del trasporto organi della Misericordia di Siena, mi corre l’obbligo di sottoporre alla vostra attenzione i grossi problemi che comportano la chiusura dell’Aeroporto di Siena che ci vede allungare il tempo di trasporto minimo di quaranta minuti. Spesso saranno costretti a rinunciare all’organo che viene donato in quanto i tempi di ischemia andranno oltre il massimo consentito, e quando andrà meglio e riusciremo a trasportare gli organi, il rischio di insuccesso nel reimpianto sarà molto alto. Si deve, infatti, tenere presente che il Cuore ha un tempo ottimale di ischemia di un’ora oltre la quale l’insuccesso del reimpianto ha un rischio esponenziale proporzionato all’allungamento dei tempi, mentre nel Polmone il tempo ottimale è di due ore. Tengo a sottolineare che per ischemia non si intende solo il tempo di viaggio ma il tempo che intercorre fra il momento in cui, l’organo, viene tolto e reimmesso nel circolo vitale.
Ritengo che nessuno può sottovalutare l’importanza del trapianto degli organi, una disciplina che consente di mantenere in vita esseri umani altrimenti destinati a morte certa, inoltre l’eccellenza raggiunta dai due reparti Ospedalieri del Santa Maria alle Scotte, che sono centri di riferimento per tutta la Toscana, viene sottoposta a grandi rischi operativi. Spetta a tutti noi trovare una soluzione, assumendoci ciascuno le proprie responsabilità, al fine di evitare che si perdano vite umane per interessi e posizioni incomprensibili che non devono avere cittadinanza in un paese civile.
Sono certo che vi fermerete un attimo a riflettere e vi adopererete per trovare una soluzione che consenta di poter volare ancora dall’aeroporto di Siena Ampugano per il trasporto degli organi.”
Cordiali saluti.
Coordinatore del trasporto organi della Misericordia di Siena