Alla presentazione del libro studenti di ieri e di oggi
“Non c’è futuro senza memoria e non c’è futuro senza innovazione”: ha esordito il dirigente scolastico. “Mi piace – ha detto Cereda – affondare il cervello nei ricordi e nella storia, ma bisogna capire che non si deve campare di rendita. Il mio compito venendo al “Bandini” è quello di cercare di fare in modo che questa scuola progetti il proprio futuro. E allora, come si fa ad essere nel 2011 quello che si è stati cento anni fa? – si domanda il preside – Ricostruendo il rapporto con il territorio senese, lavorando sul tessuto economico, produttivo e dei servizi di questa città; fare in modo che questo mondo rientri nella scuola come è sempre stato nella tradizione di tutti gli istituti tecnici”: evidenzia il dirigente scolastico. A testimoniare il rapporto stretto tra il “Bandini” e la Provincia di Siena (ente capofila nel consorzio che negli anni Dieci traghettò il neonato Istituto verso il pareggiamento) c’era l’assessore all’Istruzione Simonetta Pellegrini.
“È una bella storia quella del Bandini. E’ la storia – dice l’assessora – di uno degli istituti più importanti della nostra realtà e per questo sono convinta che l’Istituto possa avere un futuro glorioso quanto lo è stato nel passato. La storia del “Bandini” – prosegue Pellegrini – è la storia delle classi dirigenti di questa città, è un tema di orgoglio per Siena e per la provincia. Dobbiamo quindi sostenere – afferma ancora Pellegrini – un processo di rinnovamento. La lettura di questo libro ci dimostra quanto sia importante l’istruzione tecnica, in un momento in cui c’è una forte spinta alla licealizzazione”. Il mese di festeggiamenti per il centenario del “Bandini” culminerà con la grande festa all’Istituto il 25 novembre pomeriggio/sera (aperta a tutti). Il progetto si realizza grazie ai contributi di Banca Mps, Fondazione Mps, Provincia e Comune di Siena.