SIENA. Il Consiglio provinciale odierno (22 settembre) ha approvato il programma di sviluppo rurale 2007-2013 ed il piano strategico per il sistema agroalimentare e rurale, che individua le prospettive dell’agricoltura senese e indica tutta una serie di azioni istituzionali.
Un piano – come ha sottolineato l’assessore Claudio Galletti – che si proietti nel lungo periodo e individui obbiettivi di crescita e di sviluppo del sistema agricolo provinciale, seguendo il metodo della condivisione e della concertazione con le istituzioni, gli attori economici, le organizzazioni di rappresentanza. Tutto ciò per condurre imprese e territorio ad una sostenibilità economica e ambientale in grado di autogenerarsi. Peraltro lo stesso Galletti non aveva mancato di ricordare come la politica agricola comune (la cosiddetta PAC) rappresenti un significativo canale di finanziamento agli stati nazionali da parte dell’Unione Europea e come questo canale sia oggetto di forti discussioni tra gli stati dell’Unione. Così come, proprio a proposito di PAC, si tenderebbe a restaurare politiche che ormai hanno fatto decisamente il loro tempo.
A fronte di argomenti tanto importanti per l’economia senese, i gruppi consiliari di Rifondazione Comunista, del Partito Democratico e dei Riformisti hanno presentato anche un ordine del giorno che intende fornire ulteriori filoni di analisi e approfondimento in tema di agricoltura, per “coniugare, in modo armonico, esigenze del territorio e strategia di governo”. Fra gli interventi concreti proposti nell’ordine del giorno si suggerisce di promuovere azioni tese a contrastare lavoro nero e capolarato, ad assumere la centralità del lavoro e della sicurezza costruendo meccanismi premianti per quelle imprese che privilegiano la stabilità e investono sull’ammodernamento. L’ordine del giorno invita inoltre a porre attenzione alla informazione e formazione, di concerto con il Fondo sociale europeo, nonché a sviluppare la cosiddetta “filiera corta” tra produttore e consumatore, a salvaguardare e incentivare le produzioni nelle aree protette.
Altro argomento alla ribalta del Consiglio è stato quello della scuola. Due ordini del giorno, proposti rispettivamente da opposizione e maggioranza, sono stati base di dibattito L’opposizione, considerato che l’attuale Governo “ha introdotto nel sistema scolastico modifiche di assoluto buon senso”, invita Giunta e Consiglio Provinciale a sensibilizzare i Comuni senesi affinché “non si creino le condizioni per trasformare la scuola in un campo di battaglia dove spostare lo scontro politico”. Di diverso parere risulta il documento della maggioranza dove, invece, si manifesta “profonda preoccupazione per gli effetti che le misure adottate dal Governo attraverso un decreto legge produrranno sul sistema della scuola pubblica, sulla formazione degli studenti, sugli insegnanti”.
I consiglieri Lorenzo Rosso (An) e Luigi Ciccaglioni (Fi) avevano in precedenza posto all’attenzione del Consiglio due mozioni per un piano di comunicazione sul Piano energetico provinciale, soprattutto in relazione ai finanziamenti previsti per gli impianti fotovoltaici (se ne lamentava una scarsa informazione nei confronti dei cittadini) e sulla crisi idrica del territorio provinciale, sollecitando la Giunta ad attuare interventi per la soluzione del problema.
A tale proposito il presidente Fabio Ceccherini ha fatto presente che gli “Sportelli energia” che si vanno aprendo in 25 Comuni della provincia hanno proprio lo scopo di informare i cittadini in tal senso e che, dopo un primo mese di attività degli sportelli, verrà effettuata una verifica per rispondere nel migliore dei modi alle esigenze dell’utenza. Quanto alla crisi idrica, ancora Ceccherini ha evidenziato come la Provincia non abbia competenze specifiche in materia, ricordando, pur tuttavia, come nel Ptc si affrontino i problemi e la gestione delle risorse idriche e come a proposito di questa importante risorsa ci si debba rifare ad un concetto di “governo integrato”.