di Augusto Mattioli
SIENA. Saranno i giovani la categoria che avrà nel prossimo futuro le maggiori difficoltà dal punto di vista economico e sociale. Il 66,3% secondo una ricerca commissionata all’istituto GPF su un campione di 1000 persone intervistate telefonicamente sulla condizione economica e sociale della provincia di Siena voluta dai sindacati confederali che questa mattina (27 gennaio) è stata presentata all’auditorium del Monte dei Paschi in viale Mazzini. Seguono gli anziani con il 19,8% ,e gli immigrati con il 2,8%.
Dall’indagine emergono anche non pochi timori per il futuro. Per il 30,1% degli intervistati il tenore di vita peggiorerà, per il 24% resterà invariato, per l’8,9% migliorerà mentre il 37% non sa dare una risposta. Per il 31,9% inoltre il tenore di vita negli ultimi anni è peggiorato, per il 5% migliorato e per 58,9% è restato invariato.
Altro tema, le tasse. La maggioranza degli intervistati, il 54,1%, sottolinea che è meglio pagarle e avere più servizi contro un 4% che è di parere contrario. Ma il 41,9% non da una riposta.
Infine tra le priorità che riguardano il territorio per le cose da fare al primo posto con il 32,1% la disoccupazione e i problemi del lavoro in generale, segue la sanità con il 12,8%, le pensioni con l'1,1%, le tasse troppo elevate con il 5,6%. Comunque dai dati complessivi, come rileva Claudio Vigni, segretario provinciale della Cgil senese “malgrado il momento difficile è emerso un giudizio ampiamente positivo sulle condizioni di vita del nostro territorio. La ricerca – aggiunge Vigni – ci consegna anche ampi margini di lavoro per trovare risposte ad alcune carenze nei servizi pubblici, per fornire strumenti durante la crisi in atto, per contribuire ad accrescere i servizi in base alle nuove domande e per far conoscere meglio ciò che viene realizzato mettendolo a disposizione dei cittadini”.
Secondo il curatore della ricerca, il sociologo Carlo Buttaroni il dato che salta gli occhi è “una inaspettata voglia di sociale, un bisogno di servizi pubblici, forse inespresso o sottaciuto, raccontando quanto nella grande maggioranza dei senesi il ruolo del pubblico sia percepito come un elemento centrale della propria vita”.