
SIENA, Da Cristina Ferri riceviamo e pubblichiamo.
!Volevo ringraziare tutte quelle persone e istituzioni che in questi giorni mi stanno manifestando la loro solidarietà.
Noi donne se vogliamo combattere le umiliazioni,le violenze fisiche e psicologiche dobbiamo convogliare quella forza secolare che ci ha permesso di "sopravvivere" a queste sofferenze,in un coro di "BASTA"!
Dobbiamo rispondere con l'unione come fa l'uomo che si rende forte usando il "branco",usando una mentalità ,che è sempre più difficile abbattere, nella quale si rende superiore con la forza.Se tutte noi denunciassimo, non solo legalmente, ma anche verbalmente le ingiustizie,forse questo sistema si incrinerebbe.Purtroppo quello che ci "frena" è la paura delle conseguenze, in una società dove ancora oggi restare incinta può essere un problema nell'ambito lavortivo,figurarsi sostenere una donna che ha un "persecutore"!!!
La disperazione mi ha costretta a denunciare e a mettere sulla bocca di tutta la mia Siena, la mia storia, se questo servirà ad aiutare, a far sentire meno sole tante altre donne ne sarò felice, ma soprattutto questo mio grido di dolore è rivolto a mia figlia, affinchè impari ad essere forte nel combattere una cultura dove l'essere DONNA è ancora sinonimo di disparità,difficoltà… e molte volte di sottomissione ad altre volontà.
In una società che continua a "giustificare" gli stupratori perché, magari, la vittima era vestita in maniera "provocatoria"… c'è sicuramente tanta strada da fare per raggiungere l'agognata parità dei sessi.
Noi donne siamo forti,dobbiamo solo credere di più in noi stesse e dobbiamo iniziare a dar voce alla nostra anima e questo sarebbe,sicuramente,la musica più bella e più forte da contrapporre alla menzogna e all'arroganza della prevaricazione maschile.
Cristina Ferri"
!Volevo ringraziare tutte quelle persone e istituzioni che in questi giorni mi stanno manifestando la loro solidarietà.
Noi donne se vogliamo combattere le umiliazioni,le violenze fisiche e psicologiche dobbiamo convogliare quella forza secolare che ci ha permesso di "sopravvivere" a queste sofferenze,in un coro di "BASTA"!
Dobbiamo rispondere con l'unione come fa l'uomo che si rende forte usando il "branco",usando una mentalità ,che è sempre più difficile abbattere, nella quale si rende superiore con la forza.Se tutte noi denunciassimo, non solo legalmente, ma anche verbalmente le ingiustizie,forse questo sistema si incrinerebbe.Purtroppo quello che ci "frena" è la paura delle conseguenze, in una società dove ancora oggi restare incinta può essere un problema nell'ambito lavortivo,figurarsi sostenere una donna che ha un "persecutore"!!!
La disperazione mi ha costretta a denunciare e a mettere sulla bocca di tutta la mia Siena, la mia storia, se questo servirà ad aiutare, a far sentire meno sole tante altre donne ne sarò felice, ma soprattutto questo mio grido di dolore è rivolto a mia figlia, affinchè impari ad essere forte nel combattere una cultura dove l'essere DONNA è ancora sinonimo di disparità,difficoltà… e molte volte di sottomissione ad altre volontà.
In una società che continua a "giustificare" gli stupratori perché, magari, la vittima era vestita in maniera "provocatoria"… c'è sicuramente tanta strada da fare per raggiungere l'agognata parità dei sessi.
Noi donne siamo forti,dobbiamo solo credere di più in noi stesse e dobbiamo iniziare a dar voce alla nostra anima e questo sarebbe,sicuramente,la musica più bella e più forte da contrapporre alla menzogna e all'arroganza della prevaricazione maschile.
Cristina Ferri"