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SIENA. Il consiglio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali di Siena, insieme alla commissione 'edili', hanno svolto un incontro preliminare nella sede del collegio, in via Camporegio n° 5, per fare una sorta di 'monitoraggio' e capire lo stato di attuazione, nonché le eventuali problematiche emerse in merito alla applicazione della Legge Regionale 8 maggio 2009, n. 24 'Misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell’economia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente'
Dalla discussione avvenuta tra circa 30 professionisti, che operano in diversi comuni della provincia di Siena, sono emerse alcune problematiche relative all’attuazione della legge. Nello specifico 'nessun caso' è stato ancora 'presentato', solo alcuni dei presenti hanno avuto contatti preliminari tesi a verificare la fattibilità della legge. Alcuni professionisti hanno riferito di avere dei casi che non trovano 'vantaggio' nella applicazione della legge, in quanto sono più vantaggiose le norme del vigente strumento urbanistico.
La legge risulta abbastanza chiara nella sua formulazione e presenta pertanto pochi casi dubbi, per i quali possa rendersi necessario un approfondimento, anzi, gli eventuali tentativi di 'precisare meglio', come una eventuale perimetrazione da operare nella cartografica di molti Comuni della Provincia, potrebbero rivelarsi come operazioni che portano a ritardare l’applicazione della legge stessa e a trasformarsi in 'ulteriori restrizioni' causando così un effetto contrario al proposito auspicato.
Dalla riunione del Collegio dei Periti Industriali è emerso che, Incontro preliminare al Consiglio dei Periti Industriali di Sie <!– @page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cmper quanto meritoria, l’opera del governo regionale, che ha inteso tutelare il patrimonio edilizio esistente nei nostri Comuni di intesa con la Regione Toscana, rischia di risultare inefficace, specie di fronte a questo difficile periodo di crisi per l’economia.
E' dunque opportuno che si provveda ad effettuare un 'monitoraggio istituzionale' da parte della Regione stessa da ripetere periodicamente e allo stesso tempo analizzare meglio la tipologia di 'richieste' di cui i professionisti potrebbero essere i principali portatori, al fine di 'correggere per migliorare' la formulazione della legge e renderla il più possibile coerente con gli obiettivi contenuti nel preambolo della legge stessa.
Dalla discussione avvenuta tra circa 30 professionisti, che operano in diversi comuni della provincia di Siena, sono emerse alcune problematiche relative all’attuazione della legge. Nello specifico 'nessun caso' è stato ancora 'presentato', solo alcuni dei presenti hanno avuto contatti preliminari tesi a verificare la fattibilità della legge. Alcuni professionisti hanno riferito di avere dei casi che non trovano 'vantaggio' nella applicazione della legge, in quanto sono più vantaggiose le norme del vigente strumento urbanistico.
La legge risulta abbastanza chiara nella sua formulazione e presenta pertanto pochi casi dubbi, per i quali possa rendersi necessario un approfondimento, anzi, gli eventuali tentativi di 'precisare meglio', come una eventuale perimetrazione da operare nella cartografica di molti Comuni della Provincia, potrebbero rivelarsi come operazioni che portano a ritardare l’applicazione della legge stessa e a trasformarsi in 'ulteriori restrizioni' causando così un effetto contrario al proposito auspicato.
Dalla riunione del Collegio dei Periti Industriali è emerso che, Incontro preliminare al Consiglio dei Periti Industriali di Sie <!– @page { size: 21cm 29.7cm; margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cmper quanto meritoria, l’opera del governo regionale, che ha inteso tutelare il patrimonio edilizio esistente nei nostri Comuni di intesa con la Regione Toscana, rischia di risultare inefficace, specie di fronte a questo difficile periodo di crisi per l’economia.
E' dunque opportuno che si provveda ad effettuare un 'monitoraggio istituzionale' da parte della Regione stessa da ripetere periodicamente e allo stesso tempo analizzare meglio la tipologia di 'richieste' di cui i professionisti potrebbero essere i principali portatori, al fine di 'correggere per migliorare' la formulazione della legge e renderla il più possibile coerente con gli obiettivi contenuti nel preambolo della legge stessa.