FIRENZE. Le cure primarie e i servizi sul territorio sono essenziali per curare le malattie croniche, la cui incidenza è in continuo aumento, per diminuire le liste di attesa e gli ingolfamenti degli ospedali. Inoltre una medicina sul territorio ben organizzata può seguire i pazienti nel tempo e rispondere ai loro bisogni in maniera ottimale. E' partendo da questi concetti che stamattina (1° ottobre) in commissione Sanità alcuni rappresentanti dei medici di medicina generale di Siena hanno presentato la loro esperienza e illustrato i loro progetti.
La Federazione dei medici di medicina generale di Siena è una cooperativa che conta 132 medici e assiste circa il 60% della popolazione del territorio. Come ha spiegato il suo presidente Maurizio Pozzi, assieme al collega Giovanni Carriero, l'esperienza acquisita in questi anni ha dimostrato che per organizzare una seria attività di cure primarie occorrono strutture immobiliari adatte, informatizzazione, personale, tecnologia e strumentazione adeguate.
I medici senesi si sono impegnati in questo senso e sono pronti a fare di più. "A nostro parere nel medio periodo con un investimento moderato si possono offrire punti di riferimento certi e risposte adeguate ai cittadini – ha spiegato Pozzi – Spesso le malattie croniche hanno bisogno non tanto di tecnologie sofisticate ma di poter essere monitorate e seguite nel tempo, e ambulatori di 5-6 medici possono dotarsi delle attrezzature necessarie per fare questo. Noi siamo pronti ad assumerci la responsabilità di gestire questi servizi e siamo aperti a un confronto con la Regione". Fabio Roggiolani (Verdi), presidente della commissione Sanità, ha ricordato che oltre all'esperienza di Siena in Toscana è attiva da tempo quella della provincia di Prato, con buonissimi risultati. "Ci auspichiamo che la Giunta regionale proceda nella direzione di estendere questo tipo di organizzazione sul territorio in tutta la Toscana – ha detto Roggiolani – arrivando a un accordo generalizzato con i medici, con un budget fissato una volta per tutte".
La Federazione dei medici di medicina generale di Siena è una cooperativa che conta 132 medici e assiste circa il 60% della popolazione del territorio. Come ha spiegato il suo presidente Maurizio Pozzi, assieme al collega Giovanni Carriero, l'esperienza acquisita in questi anni ha dimostrato che per organizzare una seria attività di cure primarie occorrono strutture immobiliari adatte, informatizzazione, personale, tecnologia e strumentazione adeguate.
I medici senesi si sono impegnati in questo senso e sono pronti a fare di più. "A nostro parere nel medio periodo con un investimento moderato si possono offrire punti di riferimento certi e risposte adeguate ai cittadini – ha spiegato Pozzi – Spesso le malattie croniche hanno bisogno non tanto di tecnologie sofisticate ma di poter essere monitorate e seguite nel tempo, e ambulatori di 5-6 medici possono dotarsi delle attrezzature necessarie per fare questo. Noi siamo pronti ad assumerci la responsabilità di gestire questi servizi e siamo aperti a un confronto con la Regione". Fabio Roggiolani (Verdi), presidente della commissione Sanità, ha ricordato che oltre all'esperienza di Siena in Toscana è attiva da tempo quella della provincia di Prato, con buonissimi risultati. "Ci auspichiamo che la Giunta regionale proceda nella direzione di estendere questo tipo di organizzazione sul territorio in tutta la Toscana – ha detto Roggiolani – arrivando a un accordo generalizzato con i medici, con un budget fissato una volta per tutte".