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Direttore responsabile Raffaella Zelia Ruscitto
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I lavori del Consiglio comunale

Notizie in aggiornamento

Consiglio-ComunaleSIENA. Iniziata stamani (9 giugno) la seduta del Consiglio comunale.

I FENOMENI DI VANDALISMO E IL TEMA DEL DECORO URBANO

Un monito sugli atti di vandalismo e le situazioni di degrado che, negli ultimi tempi, hanno interessato il centro storico e le zone limitrofe. Prendendo a spunto alcuni esempi di aree e vie cittadine, Eugenio Neri e Giuseppe Giordano (Siena Rinasce) hanno presentato, nella seduta consiliare odierna, un’interrogazione sui temi della sicurezza e del decoro urbano. In particolare, Neri ha segnalato “le recenti scritte sui muri in via del Costone, lo stato di piazza d’Armi e della Fortezza Medicea, dove sono visibili cestini divelti, bottiglie abbandonate nelle aree verdi e sul selciato e indecorose scritte sui muri; o ancora, le segnalazioni di incuria e abbandono denunciate dai residenti in vicolo della Palla a corda o quelle per rumori e schiamazzi in Pantaneto, dovute all’alta concentrazione di locali notturni”. Il consigliere ha chiesto all’amministrazione comunale “quali siano i controlli in atto per arginare il fenomeno e se, e con quale tempistica, siano state programmate nuove modalità di controllo del territorio al fine di garantire sicurezza e decoro”. Neri, infine, dopo aver elogiato “l’attaccamento dimostrato dagli agenti di Polizia Municipale e dal nucleo di Polizia giudiziaria e la loro efficacia nel controllo del territorio”, ha chiesto anche quale sia il ruolo dell’ispettore ambientale, la figura di recente istituzione chiamata al controllo sul corretto conferimento dei rifiuti urbani.

L’assessore alla Polizia Municipale, Mauro Balani, ha specificato che le attività di controllo vengono svolte con regolarità in tutta la città “e, con particolare attenzione, in quelle zone in cui vengono percepite e segnalate criticità. Per esempio, negli ultimi mesi, sono stati intensificati i servizi serali, e non solo, nel vicolo della Palla a corda, e allo scopo di contrastare i fenomeni di vandalismo contro le auto, nell’area di Camollia. Controlli sono stati effettuati anche in piazza del Mercato e presso Villa Rubini. Pur comprendendo e condividendo le legittime preoccupazioni dei cittadini – ha continuato Balani – le segnalazioni di atti di vandalismo sono comunque contenute rispetto al totale delle chiamate pervenute alla centrale operativa del Comando di Polizia Municipale e ne rappresentano soltanto l’1%. Ben più numerose sono, per esempio, le segnalazioni sull’accattonaggio o per emissioni acustiche”.

L’assessore ha inoltre informato l’assise che il tema del controllo del territorio è stato trattato anche dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e che la Questura ha predisposto uno specifico coordinamento tra tutte le forze di polizia cittadine per attuare interventi di vigilanza nelle zone e nelle strade maggiormente a rischio. Balani ha concluso affermando che “l’amministrazione è favorevole a individuare soluzioni ai fenomeni richiamati anche attraverso l’implementazione di impianti di videosorveglianza, in un più generale progetto di nuova illuminazione della città” e ha ricordato come il servizio di ispettorato ambientale sia pienamente operativo da alcuni giorni.

Neri ha ringraziato l’assessore “che condivide – come ha detto il consigliere – la necessità dell’azione preventiva per evitare il degrado”, ma ha stigmatizzato “gli effetti della movida senese, talvolta reclamizzata anche da esponenti della Giunta, che portano a episodi di barbarie contro il patrimonio storico e artistico della città”.

I CONTRASSEGNI PER DISABILI E I PERMESSI PER CASI PARTICOLARI

Michele Pinassi (Gruppo Siena 5 Stelle) ha chiesto informazioni sull’attuale situazione dei permessi di accesso alla ZTL, con particolare riferimento all’abuso dei contrassegni per disabili e dei permessi per casi particolari. Nello specifico, il consigliere ha chiesto di “conoscerne il numero, così come quello delle sanzioni elevate per abuso dei privilegi riservati alle persone con ridotta capacità motoria”.

“Sono state 122 le sanzioni – come ha riferito l’assessore al Traffico, Stefano Maggi –  effettuate dall’inizio del 2014 allo scorso 15 aprile, di cui 20 per inosservanza dei limiti rilevati nel contrassegno. Queste, a seconda dei casi, hanno comportato la rimozione forzata del mezzo o il ritiro del contrassegno se scaduto o non valido. Durante il corrente anno, inoltre, sono state redatte due notizie di reato per appropriazione indebita e truffa riguardanti il contrassegno per invalidi”.

L’assessore, nell’evidenziare come la circolazione e la sosta, all’interno delle ZTL, da parte dei veicoli dei titolari di contrassegno nazionale per disabili rappresenti una delle maggiori criticità per la gestione del traffico urbano, perché il permesso consente anche la percorribilità di corsie riservate ai mezzi pubblici, così come la fruibilità di stalli di sosta dedicati, ha informato l’assise che “i permessi disabili in corso di validità sono 1907. Il totale dei rilasciati è 4407, di cui 2500 decaduti per termine temporalità o per decesso del titolare. Da tener presente che nel centro storico entrano anche i disabili residenti in altri Comuni. Mentre i permessi per casi particolari sono 12 rispetto ai 112 rilasciati prima dell’entrata in vigore del nuovo disciplinare, a dimostrazione della massima attenzione posta dall’Amministrazione. Queste autorizzazioni, che erano del tutto gratuite, sono ora sottoposte a tariffazione, cioè pagano come i residenti e in unica soluzione annuale”.

Soddisfatto per la risposta precisa ricevuta dall’assessore, Michele Pinassi si è complimentato per il lavoro di controllo svolto dal Corpo di Polizia Municipale.

DISOCCUPAZIONE E OPPORTUNITÀ LAVORATIVE

I temi del mercato del lavoro e della disoccupazione giovanile e i risultati del progetto regionale “Giovani Sì” sono stati dibattuti nella seduta consiliare odierna con l’interrogazione presentata da Ernesto Campanini (Sinistra per Siena, RC, Siena Si Muove). Facendo riferimento alla diffusa mancanza di lavoro per gli under 40 su tutto il territorio nazionale e alle ripercussioni, a livello locale, delle vicende di Banca e Fondazione MPS, Campanini ha chiesto di conoscere “i dati sulla disoccupazione giovanile a Siena, anche in relazione agli anni precedenti, e quali iniziative intenda intraprendere l’Amministrazione comunale per contrastare il fenomeno”. In termini più generali, il consigliere ha chiesto anche “quanti sono a livello locale i lavoratori under 40 senza contratto costretti a lavorare “a nero”, e se l’Amministrazione comunale sia a conoscenza del fenomeno delle cosiddette false partite IVA”. Infine, richiamando il progetto della Regione Toscana “Giovani Sì”, “il cui intento – come ha specificato – sarebbe anche quello di agevolare l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro”, ha domandato “quanti residenti ne hanno usufruito e quante aziende locali hanno assunto i giovani con i quali sono stati attivati i tirocini”.

“Per la disoccupazione, dai dati Istat su base provinciale – ha risposto l’assessore alle Politiche giovanili Tiziana Tarquini – siamo passati, per i giovani dai 15 ai 24 anni, dal 30,5% nel 2013 al 32,2% nel 2014. Attingendo ai dati del Centro per l’Impiego su una fascia giovanile che va fino ai 30 anni il trend relativo agli ultimi tre anni è stato: 18.7% per il 2012; il 24,5 per l’anno successivo e il 21,9% per il 2014. A livello nazionale siamo al 38,5%”.

A seguito del dato nazionale che ha visto la disoccupazione giovanile superare il 40% è stato istituito il progetto “Garanzia Giovani”. “Si tratta – come ha illustrato Tarquini – della possibilità da parte di giovani  di età inferiore a 30 anni di aderire, on line, al progetto dopodiché il Centro impiego da loro scelto li contatterà  per un colloquio, così da decidere le azioni da attuare. Entro quattro mesi dalla sigla dell’accordo tra il disoccupato e il Centro quest’ultimo dovrà proporre, a seconda del caso: un lavoro, un tirocinio, un corso di formazione, un contratto di apprendistato, oppure un’opportunità nel servizio civile”.

A un anno dalla partenza (maggio 2014) il Centro ha svolto attività per 805 giovani.  Sono stati 222 i ragazzi residenti a Siena che hanno aderito all’iniziativa, di questi 212 hanno sottoscritto il patto (i restanti dieci non avevano i requisiti richiesti), e tutti hanno ricevuto una tra le proposte previste: 53 sono stati inseriti in un tirocinio formativo (6 o 12 mesi) con 500 euro di retribuzione mensile e 105 hanno firmato un contratto o di apprendistato o a termine (2 a tempo indeterminato). Per quanto riguarda invece le iniziative messe in atto dall’Amministrazione comunale l’assessore ha ricordato GiovaniSì “dedicato alla fascia tra i 18 e i 40 anni, per la promozione dell’emancipazione abitativa dei giovani dalla famiglia d’origine, il potenziamento delle opportunità relative al diritto allo studio e alla formazione, il sostegno in percorsi per l’inserimento lavorativo, la facilitazione per l’avvio di start up, e la promozione di esperienze formative e lavorative, misure che vengono attivate via via con risorse specifiche della regione. Dal Comune di Siena, sono stati attivati 10 tirocini, l’ultimo è di questi giorni”. “A seguire – ha proseguito – l’adesione alla rete comunitaria Eurodesk, che informa sulle opportunità lavorative offerte dai programmi promossi a livello europeo; Daedalus, l’altro progetto europeo, dove partecipiamo in qualità di partner, finalizzato all’attivazione di una piattaforma web di incontro domanda/offerta di lavoro per i ragazzi dell’area mediterranea e che ha già permesso l’avvio di tre contatti di collaborazioni per giovani professionalità”. Ma il Comune di Siena è anche partner per la diffusione di Next, l’iniziativa che ha per obiettivo favorire la formazione e l’inserimento lavorativo dei Neet, nel frattempo, il nostro Ente ha presentato domanda per partecipare al bando regionale Start up house per trasformare appositi locali del Comune in un incubatore di imprese innovative. Se la domanda sarà accolta il finanziamento regionale coprirà l’80% dei costi di ristrutturazione  e le start up selezionate riceveranno, sempre dalla Regione, voucher economici per pagare le spese logistiche  e il tutoraggio. “Infine, la costituzione di due ITS – ha concluso l’assessore – Istituti tecnici superiori di alta specializzazione post diploma su “Nuove tecnologie della vita” e “Turismo e Beni Culturali” ai quali abbiamo aderito come soggetto della Fondazione, importante iniziativa di collegamento tra scuola e mondo del lavoro”.

Nessun dato sulle false partite iva e sul lavoro nero, perché, come ha spiegato Tiziana Tarquini, l’INPS ha solo riferimenti inerenti i lavoratori regolarmente iscritti.

Ernesto Campanini, pur ringraziando l’assessore, si è dichiarato insoddisfatto per la carenza dei dati forniti, soprattutto quelli relativi alle false partite IVA e al lavoro nero. “Carente – ha evidenziato – anche il dato sulla soddisfazione relativo alla fascia di età 24-40 anni. La mia insoddisfazione soprattutto sulle scelte fallimentari effettuate a livello regionale e comunale che con i tirocini fanno eludere alle aziende assunzioni a tempo indeterminato risparmiando, così denaro e creando un circolo vizioso. Esplicativo, infatti, il dato che solo due giovani su 212 sono stati assunti a tempo indeterminato”.

IL PROCESSO DI RIORGANIZZAZIONE DELLE FILIALI DELLA BANCA D’ITALIA

Dopo un’analoga interrogazione nell’ottobre 2013, Giuseppe Giordano (Siena Rinasce), con un documento sottoscritto anche dal collega di gruppo Eugenio Neri, è tornato sul tema della eventuale chiusura della filiale senese della Banca d’Italia e dei suoi potenziali effetti a livello locale. Giordano ha richiamato il documento programmatico con cui, lo scorso 12 febbraio, il vertice di Palazzo Koch ha previsto la chiusura, entro il 2018, di 22 unità territoriali, tra cui quelle specializzate nei servizi all’utenza come Siena, lasciando aperte solo le sedi nei capoluoghi regionali. Una manifestazione di volontà – ha aggiunto il consigliere – che faceva seguito a un precedente piano di riorganizzazione del 2006, quando l’allora governatore Mario Draghi annunciò l’intenzione di chiudere 75 filiali per la razionalizzazione dei costi: un intendimento poi modificato da una trattativa sindacale che portò alla revisione del piano e alla chiusura di sole 33 filiali”. Dopo aver ricordato i numerosi servizi svolti dalla filiale senese e sottolineato come “alcuni di questi comparti abbiano registrato maggiori volumi di operatività, riflettendo una crescita della domanda di servizi proveniente dalla collettività locale, come nel caso delle richieste di accesso alla Centrale dei rischi”, Giordano ha elencato le proposte presentate, lo scorso anno, dalle organizzazioni sindacali ai vertici di Banca d’Italia “allo scopo di attribuire nuovi compiti alle filiali in materia di circolazione monetaria, tesoreria, vigilanza, educazione finanziaria, rapporti tra intermediari e clientela e osservatori sul credito”.

Giordano, prendendo spunto da alcuni sindaci “come quelli di Pescara e Lecce, i quali, negli anni passati, hanno scritto al governatore della Banca d’Italia ai fini della preservazione delle sede locali, ottenendo il mantenimento di alcune strutture” ha quindi chiesto al sindaco “se intenda prendere posizione contro la chiusura della filiale di via della Stufa Secca, anche in considerazione del fatto che, in questo periodo difficile per il nostro territorio, la comunità senese non può certo permettersi di assistere inerme a eventi che impoveriscono il tessuto sociale, istituzionale ed economico della città”.

Il sindaco Bruno Valentini ha ricordato come “il progetto di riorganizzazione in atto, che ha vissuto un primo step dal 2007 al 2011 ed è ora giunto alla sua seconda fase, non sia più messo in discussione né dai vertici della Banca d’Italia, né dal Governo, né dal Ministero competente, né dal Parlamento. Un processo di portata nazionale – ha aggiunto Valentini – che ha già portato alla chiusura di molte filiali ubicate nei capoluoghi di provincia e alla trasformazione della vecchia rete periferica della filiali della Banca d’Italia, distribuite in tutti i cento capoluoghi di Provincia, in una rete limitata ai soli capoluoghi di Regione, con alcune eccezioni motivate da funzioni specifiche”. Tra queste ultime, il sindaco ha citato l’esempio di Arezzo, dove “la filiale è stata trasformata in un impianto di conteggio del denaro, senza che vengano svolte le tradizionali funzioni di vigilanza e controllo sugli istituti bancari e su tutte le transazioni finanziarie del territorio. A Siena, ormai da tempo – ha continuato Valentini – anche le attività di controllo sul Monte dei Paschi non sono più svolte dalla filiale di via della Stufa secca e quindi nemmeno questa eventuale attività potrebbe servire per giustificare una scelta in controtendenza rispetto al resto d’Italia”.

Per quanto riguarda la questione occupazionale, per la quale ha espresso di “essere a fianco dei lavoratori e delle esigenze della nostra comunità”, Valentini ha informato l’aula su un incontro tenuto con le rappresentanze sindacali dei dipendenti della filiale di Siena e con il direttore stesso: “I sindacati hanno tentato invano di mettere in discussione questa ristrutturazione – ha specificato il primo cittadino – però, a quanto ci risulta, ora il cuore della trattativa verte sulle modalità con le quali possono essere ricollocati i dipendenti nelle varie sedi, anche attraverso un meccanismo di esodo incentivato”.

Giordano si è dichiarato “totalmente insoddisfatto per lo stato di rassegnazione e arrendevolezza del sindaco: è vero che il processo di ristrutturazione ha ormai le sue radici nel tempo, ma è altrettanto vero, come ho ricordato nella mia esposizione, che alcuni sindaci sono riusciti a mitigarne gli effetti e a evitare chiusure totali delle filiali”.

LE MONETE ANTICHE DI PROPRIETÀ COMUNALE IN UN’INTERROGAZIONE

La collezione comunale di monete antiche, in particolare etrusche e romane, una volta esposte al Museo archeologico in via della Sapienza e oggi inserite nel percorso museale del Santa Maria della Scala, è stata oggetto di confronto consiliare con l’interrogazione presentata da Giuseppe Giordano (Siena Rinasce) e sottoscritta anche dal collega di gruppo Eugenio Neri. In particolare Giordano, stigmatizzando come oggi ne sia fruibile al pubblico soltanto una piccola parte, ha sostenuto che l’allestimento dell’intera collezione, accompagnato da un’adeguata informazione pubblicitaria, potrebbe rappresentare un forte richiamo per gli appassionati di numismatica italiani e internazionali. Il consigliere ha chiesto di conoscere “dove siano attualmente conservati i pezzi non esposti al Santa Maria”, con richiesta di documentazione fotografica, e la lettura dell’inventario della collezione; inoltre, “se sia intenzione dell’Amministrazione comunale – ha proseguito Giordano – renderla fruibile nella sua completezza, indicandone eventualmente i tempi di esecuzione”.

L’assessore alla Cultura, Massimo Vedovelli, ha confermato che nella pertinenza del Comune di Siena rientra una ricca collezione di monete, medaglie e sigilli, articolata in due sezioni: quella archeologica, esposta al Santa Maria della Scala, e quella collocata nei depositi del Museo civico in specifici raccoglitori”. Come ha evidenziato l’assessore, le monete esposte al Santa Maria sono sempre state legate alle vicende del Museo archeologico nazionale, fin dalla sua fondazione nel 1933, e per questo la loro titolarità è di competenza ministeriale. Quanto alla loro catalogazione, l’assessore ha informato che negli anni ’80 è stato realizzato un lavoro d’inventario da parte della competente Soprintendenza, “oggi al vaglio di un gruppo di lavoro coordinato da Fiorenzo Catalli, esperto in numismatica della Soprintendenza di Roma”. Vedovelli ha anche affermato che “per l’alto numero di pezzi, circa 5mila, al momento è difficile pensare all’esposizione dell’intera collezione; attualmente, al Museo Archeologico ne sono esposti 105, i quali, alcuni mesi fa, sono stati sottoposti a un accurato intervento di schedatura e controllo”. L’assessore, inoltre, ha informato che è in corso di progettazione “un piano generale di revisione degli apparati informativi e dell’impianto di illuminazione per valorizzare ulteriormente l’esposizione delle monete in un contesto affascinante come quello che le ospita”.

Inoltre, Vedovelli ha riferito che “per le altre monete, a partire da quelle del periodo bizantino, non facenti parte della collezione archeologica, esiste l’inventario redatto da Fabio Iacometti nel 1954 in 13 volumi, in copia dattiloscritta, depositato sia all’archivio del Museo Civico sia alla Biblioteca comunale degli Intronati e disponibile anche in formato digitale. Un materiale per il quale è prevista una consultazione regolamentata, così come è possibile, sempre su specifica richiesta e sulla base di accordi con l’ufficio competente, visionare i pezzi della collezione stessa”. In questa fase, il personale comunale sta aggiornando tale catalogazione sulle apposite schede “OA” riferite agli oggetti d’arte, in base ai nuovi criteri stabiliti dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo. “Al termine di questo lavoro – ha concluso l’assessore – si valuteranno i criteri e le modalità più opportune per una loro esposizione al pubblico, a partire dall’individuazione del sito più idoneo e dalla scelta di contenitori adeguati in termini di sicurezza e visibilità”.  L’assessore ha sottolineato come un’esposizione numismatica abbia “specifiche e complesse modalità di allestimento: la piccola dimensione delle monete, infatti, impone un forte apparato integrativo mirante a rendere effettivamente visibili e fruibili le caratteristiche storiche e artistiche delle monete, altrimenti difficilmente visibili. Mostre numismatiche se ne possono fare – ha concluso Vedovelli – legate ai contenuti o all’epoca, ma necessitano di operazioni preliminari di conservazione e di manutenzione. Un importante apporto può essere fornito dagli apparati digitali multimediali, che possono permettere la realizzazione di “narrazioni” dei pezzi esposti, capaci  perciò di attrarre e coinvolgere il pubblico. Proprio sulla capacità delle strutture museali comunali di dare informazioni capaci di coinvolgere e legare il visitatore al ricchissimo patrimonio esposto si sta iniziando un percorso di lavoro: un lavoro strutturale, che mira a sostenere in modo profondo e solido la fruibilità dei nostri capolavori”.

Giordano si è dichiarato “soddisfatto per l’interesse dimostrato dall’assessore e dalla dichiarata intenzione di valorizzare questo patrimonio della collettività senese, ma fortemente insoddisfatto per la mancanza di proposte concrete realizzabili in tempi certi che sottraggono, di conseguenza, la godibilità pubblica di un prestigioso bene comune che potrebbe avere anche positive ripercussioni sul turismo cittadino”.

RIPRISTINATA LA FUNZIONALITÀ DELLA RISALITA MECCANIZZATA DEL COSTONE

Il funzionamento della scala mobile della cosiddetta “Risalita del Costone” ha costituito il tema dell’interrogazione sottoscritta e presentata, nella seduta consiliare odierna, dai rappresentanti del gruppo “Siena Rinasce” Eugenio Neri e Giuseppe Giordano. Neri ha stigmatizzato la chiusura dell’impianto, verificatasi a partire dalla fine del mese di gennaio e reiterata per alcuni mesi, e in particolare della prima rampa della scala mobile, definendola “un disservizio, anche nei confronti dell’utenza turistica turistica, che non ha rappresentato un bel biglietto da visita della città”. Il consigliere ha pertanto richiesto all’amministrazione di riferire “i motivi della chiusura della rampa, oltre alla tempistica di intervento e alla quantificazione e alla ripartizione delle spese necessarie al ripristino della sua funzionalità”.

L’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Mazzini, ha risposto che “la rampa in oggetto è stata chiusa il 23 gennaio a seguito della rottura di un tubo idrico, che ha causato l’allagamento delle prime due scale mobili con conseguente guasto dei due quadri elettrici di manovra dell’impianto”. La spesa per il ripristino, già terminato da alcune settimane, è stata di circa 20mila euro e, come ha ricordato Mazzini, “secondo quanto previsto dall’apposita convenzione concordata nel 2005 con la società Siena Parcheggi, l’intervento sarebbe stato a carico del Comune, in quanto caso di manutenzione straordinaria. Ma per ragioni programmatiche, organizzative e operative, allo scopo di intervenire quanto più celermente, l’amministrazione ha autorizzato la società Siena Parcheggi a eseguire i lavori e ha curato il monitoraggio sulla loro corretta effettuazione. A scopo informativo – ha concluso l’assessore – colgo l’occasione per aggiornare l’aula e la cittadinanza che, proprio in questi giorni, è in corso un ulteriore intervento di riparazione ad una rampa; così come, durante tutto il mese di giugno, sono in programma alcuni controlli di manutenzione che potrebbero comportare altre interruzioni parziali e temporanee”.

Neri ha criticato il lungo periodo intercorso tra la rottura dell’impianto e la sua riparazione e, riferendosi alla convenzione in essere con Siena Parcheggi, ha sostenuto che “quest’ultima, pur agendo con le tante risorse introitate dalle soste dei veicoli, si dimostra inefficiente, connotando negativamente l’immagine della città e che è urgente e improrogabile modificare le convenzioni tra Comune e Siena Parcheggi. Rilevo infine – ha concluso il consigliere – il servizio di vaticinio amministrativo offerto dal nostro gruppo consiliare all’amministrazione: le nostre interrogazioni si rivelano spesso utili sollecitazioni per la soluzione delle questioni che interessano la città”.

RICHIESTA DI OSPITARE A SIENA “RICICLARE CONVIENE”

Perché non ospitare anche a Siena l’iniziativa “Riciclare conviene”, così da stimolare e incrementare una sempre più attenta coscienza ambientale? Questo il senso dell’interrogazione presentata, nella seduta odierna, da Michele Pinassi (Siena 5 Stelle). Il consigliere, riportando quanto appreso da una nota stampa inviata da SEI Toscana, ha chiesto all’amministrazione di “valutare la possibilità di portare, anche nella nostra città, l’installazione interattiva dedicata alla raccolta differenziata dei cartoni Tetra Pak, recentemente realizzata in un centro commerciale del grossetano. L’iniziativa in oggetto – ha detto Pinassi – consente ai cittadini di conferire i materiali in Tetra Pak in appositi contenitori e di ottenere, in cambio, un beneficio immediato: ovvero, eco-scontrini trasformabili in buoni sconto nel supermercato Conad Superstore”. Come ha illustrato il consigliere, “Riciclare conviene” toccherà anche altre città con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione al riciclo del Tetra Pak “di cui in Italia – ha concluso Pinassi – nel 2014, sono state raccolte e rigenerate 22.700 tonnellate, pari a circa 1,2 miliardi di contenitori: solo in Toscana sono state recuperate 3mila tonnellate e questo è un dato positivo, perché le direttive europee non ci consentiranno più di bruciare ingenti volumi di spazzatura”.

L’assessore all’Ambiente, Paolo Mazzini, ha contestualizzato l’iniziativa segnalata da Pinassi come “un esempio utile ed efficace di premialità per i cittadini che tengono comportamenti corretti nel conferimento dei rifiuti” e ha comunque evidenziato come questa sia stata ideata e realizzata in collaborazione tra due soggetti privati. “Preso atto che a Siena non c’è una struttura commerciale dei proponenti adeguata dal punto di vista degli spazi – ha aggiunto l’assessore – siamo comunque disponibili a valutare ogni proposta che perverrà, anche dai privati, allo scopo di sensibilizzare la cittadinanza e contribuire a migliorare le percentuali di raccolta differenziata. Il gestore SEI Toscana collabora all’iniziativa segnalata in termini di supporto informativo – ha proseguito Mazzini – ma è comunque importante ricordare, per quanto riguarda la gestione del ciclo dei rifiuti, che a Siena il Tetra Pak è raccolto nei cassonetti del multimateriale>>. <<Più in generale – ha concluso Mazzini – ricordo che nei prossimi giorni, con la piena entrata in funzione del servizio di ispettorato ambientale, è prevista una campagna informativa in collaborazione con SEI Toscana sul corretto conferimento dei rifiuti, a dimostrazione dell’attenzione che l’amministrazione comunale dedica a questo tema”.

Pinassi, dopo aver ringraziato l’assessore per la risposta, ha invitato l’amministrazione a “individuare strategie e modalità alternative per migliorare le percentuali di materiale riciclato nel territorio senese, che appare invece in controtendenza rispetto ad altre province toscane più virtuose”. Rispetto al ruolo e alle funzioni degli ispettori ambientali, il consigliere ha auspicato “che tali figure siano messe in condizione anche di poter effettuare sanzioni, piuttosto che una mera attività informativa ed educativa”.

APPROVATE ALCUNE MODIFICHE AL REGOLAMENTO SULLA TASI

Il Consiglio comunale, nella seduta odierna, ha approvato alcune modifiche al regolamento per l’applicazione del Tributo per i servizi indivisibili (Tasi). Tra le novità, la possibilità per il contribuente di compensare la Tasi dovuta con gli eventuali crediti Imu, previa comunicazione al Comune almeno trenta giorni prima della scadenza del termine previsto per il versamento dell’imposta; la fissazione a 12 euro dell’importo minimo dovuto per la riscossione coattiva, e il recepimento della disciplina statale per il ravvedimento operoso. Non è stata modificata la misura dell’imposta che resta quella vigente nel 2014.

La delibera è passata integrata da un ordine del giorno firmato da tutta la maggioranza, e presentato da Massimiliano Bruttini, con il quale è stato richiesto l’impegno del sindaco e della giunta affinché venga predisposta una proposta di determinazione delle aliquote che tenga conto, pur nella salvaguardia dei livelli di entrata, delle necessità delle fasce economiche più svantaggiate e di una più globale riconsiderazione dell’impostazione del tributo.

CENSIMENTO DEGLI IMMOBILI SFITTI O NON UTILIZZATI: APPROVATA LA MOZIONE DI MICHELE PINASSI

Passa la mozione presentata, questo pomeriggio, in Consiglio comunale da Michele Pinassi (Siena 5 Stelle), con la quale il consigliere ha chiesto l’impegno del Sindaco a effettuare un censimento, entro un tempo non superiore ai 12 mesi, degli immobili sfitti o non utilizzati, e dare comunicazione dei risultati al Consiglio per le opportune considerazioni in merito.

Come ha spiegato Pinassi, avere una “fotografia” della situazione permetterebbe all’Amministrazione di dotarsi di uno strumento di valutazione in base al quale attivare varie strategie atte a rispondere alle esigenze della città: abitative, di fruizione e urbanistiche.

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