Gli studenti non hanno un posto dove provare l'operetta
“E’ giunta oggi pomeriggio la notizia che i Goliardi, a distanza di nemmeno un mese dalla realizzazione dell’Operetta, non hanno più un posto per provare. La notizia giunge motivata dal troppo rumore provocato nei locali della Contrada della Selva, in vicolo delle Carrozze. Contrada che gentilmente ci aveva offerto due stanze, visto il continuo diniego dell’Amministrazione Comunale nel darci i locali. E c’è da dire che ce l’avevamo messa tutta per evitare la confusione, ma 40 ragazzi purtroppo, possono farla, anche involontariamente, solamente ridendo. Non resta che ringraziare di cuore la Contrada della Selva e il Priore che ci hanno aiutato, vista la nostra delicata situazione.
Sono due anni infatti che, senza un giustificato motivo, non ci vengono concessi dei locali per le prove dell’Operetta e questo ci ferisce. Ci ferisce perché dagli anni ’40 l’Amministrazione Comunale si è sempre prodigata per aiutare i Goliardi, che rappresentano uno dei tanti belli aspetti della città, mentre ora non c’è più questo interesse. E abbiamo accettato di buon grado tutti i posti che ci sono stati concessi perché giungevano con tutta la buona volontà di darci una mano, consapevoli delle nostre esigue possibilità economiche. Abbiamo accettato loculi, buchi, corridoi, garage, spesso e volentieri malsani, con infiltrazioni, piccioni vivi e morti, lastre di Eternit, senza allacci elettrici, senza luci e chi più ne ha più ne metta. Ma negli ultimi due anni, tutto questo non è stato possibile: siamo dovuti andare a pregare diverse Contrade per arrivare a ricevere il fatidico sì dalla Contrada di Vallepiatta. Ma sapevamo, visto che ci trovavamo in pieno centro e a ridosso di abitazioni, che probabilmente, pur con tutto l’impegno possibile, sarebbe durato poco. E così è stato.
Ma così è stato anche quando abbiamo chiesto un aiuto per la tradizionale Liberatio Scholarum: un silenzio assoluto con i Presidi, portatori a parer loro della “tradizione senese”, a farla da padroni chiudendoci le porte in faccia minacciando denunce e quant’altro, come se si fosse degli ultras armati di spranghe e botti (al massimo un paio di gotti…).
E così è stato anche quando, pian piano, siamo dovuti passare a fare “al massimo” 6 macchine per la Liberatio, dopo le 18 (numero massimo raggiunto) degli anni ’80, anche qui senza un giustificato motivo. Tanto per rimarcare che, come viene detto nel film “Generazione mille euro”, “Questa è l’unica epoca in cui i figli stanno peggio dei padri”.
E quando abbiamo chiesto, per fare un esempio piuttosto recente, il calesse per la sfilata del 17 marzo in onore dei 150 anni dell’Unità d’Italia (uno dei pochissimi avvenimenti cittadini): un diniego motivato dal ritardo della richiesta, quando poi in città non c’era niente “da disturbare” in quel momento e quando il Prefetto aveva dato il via libera.
Ora ci mancherebbe solo che non si possa fare più l’Operetta: sarebbe raggiunto il risultato finale! Ah già, intanto, visto che la domenica si vota, ce l’hanno anticipata di un giorno: mercoledì 11, giovedì 12 e venerdì 13; nel 1988 l’Operetta si svolse regolarmente giovedì, venerdì e sabato pur votando la domenica…stranezze di governo.
Visto che i candidati a Sindaco si stanno prodigando a parlare di risolvere i problemi dei giovani, è solo propaganda oppure c’è anche qualcosa di vero? Noi siamo giovani, giovani confusionari ma volenterosi, che, anche se non sembra, qualcosa produciamo. Siamo davvero “gli ultimi romantici di sempre”, come dice il nostro Sancta Goliardia? Siamo così sognatori da amare stare intorno a un tavolo con un bicchiere di vino a cantare o a scrivere le scene dell’Operetta che verrà? Forse sì, ma cosa c’è di male in tutto ciò? Ai posteri l’ardua sentenza… Noi intanto siamo giovani, e siamo soli, molto soli…”
(Foto tratta dal sito dei goliardi senesi)