I ricorsi presentati a Siena sono stati tutti accettati
SIENA. Dopo lunghe riflessioni il giudice ha dato ragione ai dipendenti esternalizzati dal Monte dei Paschi al 31 dicembre 2013 in Fruendo (Bassilichi con il 60% ed Accenture con il 40%) e li ha reintegrati in Mps da gennaio 2014.
I 250 dipendenti Mps esternalizzati che hanno fatto ricorso a Siena erano assistiti da più legali (tra cui gli avvocati Di Noi, De Mossi, Goracci, Alleva, Vigni, Ciniero) e diverse sono state le linee adottate nelle 10 cause; per tutti però il risultato è stato analogo: reintegrazione. Il giudice del lavoro Delio Cammarosano ha infatti dichiarato “invalido ed inefficace” il trasferimento tra Mps e Fruendo (l’esternalizzazione del ramo d’azienda non è valido poiché il ramo era inesistente) ed ha condannato in primo grado la banca al reintegro dei dipendenti esternalizzati ed al pagamento delle spese processuali.
Luca Bianchi, sindacalista Sinfub (ex-Dircredito), ha affermato a caldo: “Abbiamo fatto bene a non firmare l’accordo, chi ha firmato dovrebbe farsi un bell’esame di coscienza”.