Lettera di protesta contro la convenzione stipulata con la Conad
“Un gruppo di genitori del Terzo circolo didattico di Siena (elementare ‘Dupré’, elementare ‘Saffi’, scuola materna ‘Policarpo Bandini’ e scuola materna di Isola d’Arbia) ha inviato una lettera al dirigente del Terzo circolo e al dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale per protestare contro la convenzione stipulata con la Conad. L’accordo prevede che il supermercato distribuisca, a chi fa la spesa nei suoi punti vendita, buoni da consegnare alla scuola, che avrà in cambio dalla catena di supermercati materiale per uso didattico a seconda del numero di tagliandi consegnati in classe dai bambini. Nei locali scolastici sono stati preparati scatoloni nei quali gli alunni depositano i buoni ricevuti dalla Conad. Gli insegnanti sono stati incaricati di spiegare ai piccoli come funziona la raccolta, un compito che esula chiaramente dal loro ruolo istituzionale.
I genitori che si sono mobilitati contro questa iniziativa hanno scritto un documento per affermare che la scuola deve rimanere esclusivamente un luogo di educazione, di crescita culturale e di socializzazione e non trasformarsi in strumento di trasmissione di messaggi pubblicitari che spingono al consumo e che nulla hanno a che fare con la sua missione. Nel documento inviato ai dirigenti scolastici si afferma che con questa iniziativa si consente alla grande distribuzione di invadere un ambiente assai delicato e di strumentalizzare i bambini spingendoli a comportamenti consumistici, facendo leva sul loro innocente desiderio di aiutare la scuola.
I genitori firmatari del documento (trenta adesioni) sostengono che la ristrettezza di mezzi in cui il governo ha lasciato la scuola non deve diventare una giustificazione per spalancare le aule all’ingresso massiccio e invasivo di soggetti economici e per consentire loro di trasformarle in un nuovo e promettente terreno di conquista.
I genitori rilevano infine che, con la scelta di stipulare una tale convenzione, la scuola come istituzione si inserisce indebitamente nella competizione commerciale a favore della grande distribuzione mentre discrimina e penalizza di fatto i piccoli negozianti, che ovviamente non possono permettersi un così massiccio spiegamento di mezzi promozionali.
La protesta dei genitori del Terzo circolo si inserisce in un periodo in cui diversi potenti soggetti commerciali hanno avviato vaste campagne nelle scuole volte a bombardare di messaggi pubblicitari i bambini. Per esempio, altre scuole della provincia di Siena hanno affidato al pastificio Giovanni Rana un programma di educazione alimentare in classe che prevede, fra l’altro, le Olimpiadi del tortellino e una gita a Verona per una ‘lezione’ tenuta da Giovanni Rana in persona. Simili iniziative dovrebbero essere affidate esclusivamente a soggetti istituzionali e non a operatori commerciali.
Contro questa ‘occupazione’ della scuola da parte degli attori economici privati si sono schierati i genitori firmatari della petizione.