SIENA. Del buco nei bilanci dell'Università di Siena si occuperà anche il Governo. A chidere l'intervento diretto dell'Esewcutivo attraverso una ispezione ministeriale è la Lega Nord.
"I Parlamentari del Carroccio Paolo Grimoldi (Coordinatore Federale del Movimento Giovani Padani), Paola Goisis e Giovanni Fava – si legge nella nota stampa emessa dalla Lega Nord di Siena – hanno presentato un'interrogazione parlamentare in Commissione Cultura alla Camera dei Deputati, rivolta ai Ministri dell'Istruzione, Università e Ricerca (Gelmini), dell'Economia e Finanze (Tremonti) e del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali (Sacconi). Nell'interrogazione, ripercorrono la vicenda che ha portato l'Ateneo cittadino ad un deficit superiore a quota 100 milioni di Euro. Una cifra stratosferica, questa, dovuta sia al debito contratto con l'INPDAP, sia al mancato versamento dei contributi previdenziali".
Nel documento non si esclude di riferire dei contratti a tempo determinato "trasformati" in contratti a tempo indeterminato: 500 persone, che avrebbero segnato una "percentuale eccessiva di personale. I parlamentari del Carroccio riferiscono anche della ventilata ipotesi di vendita di immobili di proprietà dell'Ateneo: il complesso San Niccolò, per esempio. Ma la posizione della Lega è decisamente contro: San Niccolò viene definito "patrimonio di tutta la Città di Siena – tanto quanto lo è l'Università – che non può essere, a nostro giudizio, venduto, senza lo svolgimento di un'opportuna inchiesta preliminare".
Sempre meno studenti iscritti, pare, e la causa secondo la Lega sarebbe nell'aumento delle tasse universitarie. "Quello che la Lega vuole evitare è che, oltre al prestigio, non siano gli studenti, senesi o fuorisede, a sopportare, in futuro, il risanamento dell'Ateneo – si legge nella nota – è assurdo leggere, sulla stampa cittadina, la delusione per la situazione dell'ambiente accademico senese proprio in chi ha scelto la nostra Università. E' questa l'immagine che Siena vuole offrire al resto del Paese?".
"I Parlamentari della Lega hanno dunque richiesto ai Ministri competenti di disporre, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze, accertamenti ispettivi all'Ateneo cittadino, soprattutto considerando il fatto che i Revisori dei Conti dell'Università, che sulla stampa cittadina affermano di essere venuti formalmente a conoscenza dell'inadempienza nei confronti dell'Inpdap solo nella seduta del 29 settembre, sono nominati, guarda caso, proprio dalla stessa Università. Possibile che la dinamica dei fatti sia quella raccontata da Enzo Martinelli?" prosegue nel suo commento la Lega Nord di Siena.
In merito alle responsabilità il Carroccio ha le sue idee. Saltando Focardi – giunto troppo di recente per poter essere indicato come responsabile – si parla della gestione di Piero Tosi, definito "successore scelto da Berlinguer".
Ovviamente, dalla questione amministrativa si passa facilmente, visto il nome citato, a quella politica: il Partito Democrativo viene chiamato in causa dal Carroccio e viene considerato "l'unico responsabile della crisi economica, politica e morale della nostra Città, perché sta vertiginosamente distruggendo le uniche due fonti di ricchezza che sono a disposizione delle Istituzioni: l'Università e la Banca Monte dei Paschi. Quest'ultima con una scellerata gestione del patrimonio causata dalla ancor più scellerata acquisizione di Antonveneta; l'Università con un'amministrazione molto allegra e con la scelta di promuovere personale docente ed amministrativo solo in base all'appartenenza politica o di altro genere o anche per meriti nepotistici, non tenendo in alcun conto la professionalità".
"Guerra tra bande", dice la Lega: non è che questo tutta la vicenda dell'Ateneo. Un modo per "inserire", insistono quelli del Carroccio, anche il rettorato tra le cariche a disposizione durante la grande tornata elettorale in arrivo.
"I Parlamentari del Carroccio Paolo Grimoldi (Coordinatore Federale del Movimento Giovani Padani), Paola Goisis e Giovanni Fava – si legge nella nota stampa emessa dalla Lega Nord di Siena – hanno presentato un'interrogazione parlamentare in Commissione Cultura alla Camera dei Deputati, rivolta ai Ministri dell'Istruzione, Università e Ricerca (Gelmini), dell'Economia e Finanze (Tremonti) e del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali (Sacconi). Nell'interrogazione, ripercorrono la vicenda che ha portato l'Ateneo cittadino ad un deficit superiore a quota 100 milioni di Euro. Una cifra stratosferica, questa, dovuta sia al debito contratto con l'INPDAP, sia al mancato versamento dei contributi previdenziali".
Nel documento non si esclude di riferire dei contratti a tempo determinato "trasformati" in contratti a tempo indeterminato: 500 persone, che avrebbero segnato una "percentuale eccessiva di personale. I parlamentari del Carroccio riferiscono anche della ventilata ipotesi di vendita di immobili di proprietà dell'Ateneo: il complesso San Niccolò, per esempio. Ma la posizione della Lega è decisamente contro: San Niccolò viene definito "patrimonio di tutta la Città di Siena – tanto quanto lo è l'Università – che non può essere, a nostro giudizio, venduto, senza lo svolgimento di un'opportuna inchiesta preliminare".
Sempre meno studenti iscritti, pare, e la causa secondo la Lega sarebbe nell'aumento delle tasse universitarie. "Quello che la Lega vuole evitare è che, oltre al prestigio, non siano gli studenti, senesi o fuorisede, a sopportare, in futuro, il risanamento dell'Ateneo – si legge nella nota – è assurdo leggere, sulla stampa cittadina, la delusione per la situazione dell'ambiente accademico senese proprio in chi ha scelto la nostra Università. E' questa l'immagine che Siena vuole offrire al resto del Paese?".
"I Parlamentari della Lega hanno dunque richiesto ai Ministri competenti di disporre, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze, accertamenti ispettivi all'Ateneo cittadino, soprattutto considerando il fatto che i Revisori dei Conti dell'Università, che sulla stampa cittadina affermano di essere venuti formalmente a conoscenza dell'inadempienza nei confronti dell'Inpdap solo nella seduta del 29 settembre, sono nominati, guarda caso, proprio dalla stessa Università. Possibile che la dinamica dei fatti sia quella raccontata da Enzo Martinelli?" prosegue nel suo commento la Lega Nord di Siena.
In merito alle responsabilità il Carroccio ha le sue idee. Saltando Focardi – giunto troppo di recente per poter essere indicato come responsabile – si parla della gestione di Piero Tosi, definito "successore scelto da Berlinguer".
Ovviamente, dalla questione amministrativa si passa facilmente, visto il nome citato, a quella politica: il Partito Democrativo viene chiamato in causa dal Carroccio e viene considerato "l'unico responsabile della crisi economica, politica e morale della nostra Città, perché sta vertiginosamente distruggendo le uniche due fonti di ricchezza che sono a disposizione delle Istituzioni: l'Università e la Banca Monte dei Paschi. Quest'ultima con una scellerata gestione del patrimonio causata dalla ancor più scellerata acquisizione di Antonveneta; l'Università con un'amministrazione molto allegra e con la scelta di promuovere personale docente ed amministrativo solo in base all'appartenenza politica o di altro genere o anche per meriti nepotistici, non tenendo in alcun conto la professionalità".
"Guerra tra bande", dice la Lega: non è che questo tutta la vicenda dell'Ateneo. Un modo per "inserire", insistono quelli del Carroccio, anche il rettorato tra le cariche a disposizione durante la grande tornata elettorale in arrivo.