SIENA. Una tragedia come il terremoto può aprire canali di solidarietà inaspettati, unire realtà, persone gruppi, che immediatamente trovano sintonia, amicizia. Questo e molto altro è successo fra i Bighelloni Ghibellini, fan storici della Mens Sana e l’Abruzzo, in particolare il piccolo paese Poggio Picenze, pressoché “adottato” dai tifosi senesi di basket, ma non solo.
Il primo viaggio nella terra martoriata è stato il 15 aprile con la consegna di tanto materiale acquistato con i 3000 euro raccolti fra i tifosi, grazie anche al supporto del Taxi Merci di Siena. E’ stato un viaggio magico, che ha unito due realtà fino a quel momento sconosciute, ma che soprattutto ha aperto un canale di simpatia reciproca, quasi un ponte virtuale, sul quale sono stati fatti molti altri viaggi. Il primo subito a maggio con tanto materiale anti infortunistico donato dalla Cassa Edile Regionale, grazie alla sensibilità del presidente Paolieri e del direttore Simoni. Oggetti, abbigliamento, scarpe necessarie per scavare, spostare e soprattutto ricostruire.
Su questo ponte di affetto e simpatia i Bighelloni Ghibellini sono transitati ancora attorno alla fine di maggio, assieme all’Unione Astrofili Senese con la donazione di un telescopio, visto che quello che avevano nel piccolo paese era rimasto sotto le macerie. Il tutto è stato arricchito anche da un planetario portato a Poggio Picenze per trascorrere qualche ora in serenità. Questo piccolo paesino dell’Abruzzo è famoso anche per la passione per il basket, figlia di una terra che adesso vede Teramo nella massima serie, ma che ha da sempre nel dna della popolazione la palla a spicchi. Inevitabile dunque la gita a Siena per la finale scudetto che ha coinvolto tanti bambini con i genitori di questo bellissimo paese abruzzese, grazie anche alla parrocchia di San Miniato. Non è mancata ovviamente la parentesi paliesca, grazie alla contrada della Torre che ha aperto le porte del museo e dell’oratorio. L’allenatore dei cavalli Massimo Milani che ha quindi accolto tutti nella sua scuderia. La Mens Sana Basket ha ovviamente donato materiale ai giovani di Poggio Picenze prima del match di finale, colorando di biancoverde il bellissimo e prezioso ponte di affetto costruito dai Bighelloni Ghibellini. Molto importante è stato anche l’apporto del comune di Sovicille. Una parentesi particolare merita la presenza a la vicinanza data dalla Banca Monte dei Paschi e dal presidente Mussari in prima persona a questa iniziativa: un apporto fatto di concretezza vera, unita dalla sincerità, sentimento necessario, al pari degli apporti materiali. A questo punto il ponte biancoverde dei Bighelloni Ghibellini è solido, concreto, pieno di tanti altri colori, quelli di coloro che hanno collaborato all’iniziativa. Era nato solo con tanta buona volontà ed un viaggio con le auto private, adesso potrebbe diventare un autostrada per un sogno, quello di ricostruire il campo di basket distrutto dal terremoto.
Il grande Walt Disney disse una volta: “Se puoi sognarlo, puoi farlo”. Vogliamo dunque provarci, sapendo quando gioia potrebbe portare alla gente di Poggio Picenze tornare a sentire il rumore della palla da basket che rimbalza sul campo.
Il primo viaggio nella terra martoriata è stato il 15 aprile con la consegna di tanto materiale acquistato con i 3000 euro raccolti fra i tifosi, grazie anche al supporto del Taxi Merci di Siena. E’ stato un viaggio magico, che ha unito due realtà fino a quel momento sconosciute, ma che soprattutto ha aperto un canale di simpatia reciproca, quasi un ponte virtuale, sul quale sono stati fatti molti altri viaggi. Il primo subito a maggio con tanto materiale anti infortunistico donato dalla Cassa Edile Regionale, grazie alla sensibilità del presidente Paolieri e del direttore Simoni. Oggetti, abbigliamento, scarpe necessarie per scavare, spostare e soprattutto ricostruire.
Su questo ponte di affetto e simpatia i Bighelloni Ghibellini sono transitati ancora attorno alla fine di maggio, assieme all’Unione Astrofili Senese con la donazione di un telescopio, visto che quello che avevano nel piccolo paese era rimasto sotto le macerie. Il tutto è stato arricchito anche da un planetario portato a Poggio Picenze per trascorrere qualche ora in serenità. Questo piccolo paesino dell’Abruzzo è famoso anche per la passione per il basket, figlia di una terra che adesso vede Teramo nella massima serie, ma che ha da sempre nel dna della popolazione la palla a spicchi. Inevitabile dunque la gita a Siena per la finale scudetto che ha coinvolto tanti bambini con i genitori di questo bellissimo paese abruzzese, grazie anche alla parrocchia di San Miniato. Non è mancata ovviamente la parentesi paliesca, grazie alla contrada della Torre che ha aperto le porte del museo e dell’oratorio. L’allenatore dei cavalli Massimo Milani che ha quindi accolto tutti nella sua scuderia. La Mens Sana Basket ha ovviamente donato materiale ai giovani di Poggio Picenze prima del match di finale, colorando di biancoverde il bellissimo e prezioso ponte di affetto costruito dai Bighelloni Ghibellini. Molto importante è stato anche l’apporto del comune di Sovicille. Una parentesi particolare merita la presenza a la vicinanza data dalla Banca Monte dei Paschi e dal presidente Mussari in prima persona a questa iniziativa: un apporto fatto di concretezza vera, unita dalla sincerità, sentimento necessario, al pari degli apporti materiali. A questo punto il ponte biancoverde dei Bighelloni Ghibellini è solido, concreto, pieno di tanti altri colori, quelli di coloro che hanno collaborato all’iniziativa. Era nato solo con tanta buona volontà ed un viaggio con le auto private, adesso potrebbe diventare un autostrada per un sogno, quello di ricostruire il campo di basket distrutto dal terremoto.
Il grande Walt Disney disse una volta: “Se puoi sognarlo, puoi farlo”. Vogliamo dunque provarci, sapendo quando gioia potrebbe portare alla gente di Poggio Picenze tornare a sentire il rumore della palla da basket che rimbalza sul campo.