Avviato un progetto rivolto alle scuole che ha come "base" il restauro del "Compianto sul Cristo morto deposto dalla Croce"
Di Lorenzo Croci
SIENA. Dopo la scoperta avvenuta presso la Basilica dei Servi più di un anno fa da parte dello studente Giancarlo Amato della magnifica scultura rinascimentale di oltre due metri plasmata in terracotta di Francesco di Giorgio Martini – il “Compianto sul Cristo morto deposto dalla croce” del 1474 – e successivamente con l’ineluttabile e necessaria fase di restauro, ancora in fase di sviluppo presso il laboratorio del Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’Università di Siena da parte di Jacopo Carli, la delegazione del “FAI” di Siena e Provincia (Fondo Ambiente Italiano) guidata da Donatella Capresi – in collaborazione con l’Università di Siena e con il Liceo Classico “Enea Piccolomini” – ha deciso di promuovere un progetto che andasse ad unire unilateralmente l’obbligatorietà dell’alternanza scuola-lavoro prevista dal decreto legislativo 107 del Ministero dell’Istruzione con la figura imprescindibile culturalmente del grande e celebre scultore senese nato e morto a Siena (1439-1501). Per dar forma a tutto ciò, il capo delegazione del “FAI” ha presentato questa mattina un progetto finalizzato alla conoscenza degli alunni di questo grande artista e soprattutto della sua opera, la quale manifesta magistralmente l’altissima attività dello scultore e architetto come fonditore di rilievi ostentando chiaramente tra le figure inginocchiate sulla destra il profilo riconoscibile di Federico da Montefeltro che assiste alla scena di strazio delle Marie, descritta dall’autore con un’enfasi espressionistica che riprende con evidenza il Donatello dei pulpiti di San Lorenzo, al quale rimanda pure il trattamento della materia la quale passa dallo stiacciato degli angeli che si torcono in cielo al quasi tutto tondo del primo piano.
Gli studenti del Liceo Classico “Enea Piccolomini” e gli studenti del Liceo Artistico “Duccio di Boninsegna” verranno coinvolti come apprendisti ciceroni secondo un programma articolato in due fasi: una prima fase di formazione (in comune a tutti gli studenti) sulla figura di Francesco di Giorgio Martini e sul contesto artistico e culturale di Siena nella seconda metà del quattrocento precederà la seconda fase incentrata su un compito di lavoro e di ricerca con compiti diversi che gli studenti dovranno eseguire in base alle peculiarità dei loro percorsi d studi. Gli studenti del “Piccolomini” studieranno un tracciato alla scoperta delle opere e dei luoghi dello scultore all’interno delle mura di Siena, articolando il loro compito nella ricerca di materiale bibliografico aderente alla compilazione di precise schede tecniche e storico artistiche sulle varie opere dell’artista prima di una loro esposizione in loco nelle giornate conclusive del progetto; mentre gli studenti del Liceo Artistico progetteranno e realizzeranno la brochure e la locandina della manifestazione, oltre ad un elaborato grafico concernente un’opera qualsiasi del maestro. Per l’intera durata del progetto, l’operato degli studenti sarà indirizzato e supervisionato da due tutor esterni afferenti al “FAI”, a sua volta affiancati da docenti dei due istituti.
“Sono stata fortunata a trovare nel mio percorso iniziato tre anni fa questa straordinaria opera davvero “accattivante” e, in linea di principio con gli obiettivi formativi del decreto legislativo, ci siamo imbarcati in questo progetto che intende fornire agli studenti un’esperienza utile per entrare in contatto con alcuni aspetti del mondo del lavoro e sensibilizzare gli studenti stessi alle tematiche della tutela e della valorizzazione del patrimonio artistico culturale cittadini, che è lo scopo primario del “FAI”, ha così concluso il capo delegazione del “FAI” di Siena e Provincia, Donatella Capresi.