Chiusura di eventi per i cento anni dall
SIENA. Con il ritorno a Siena della caraffa con l’acqua della sorgente dell’Ermicciolo, Acquedotto del Fiora conclude i festeggiamenti in occasione del centenario dell’acquedotto del Vivo d’Orcia. Il gestore del servizio idrico integrato ha partecipato alle iniziative organizzate con l’associazione La Diana e il Comune di Siena ideando una “staffetta” in cui, come la torcia olimpica, una caraffa è partita da Siena il 3 maggio, ha raggiunto il giorno successivo la sorgente dell’Ermicciolo dopo aver risalito i sentieri che si snodano lungo l’acquedotto, è stata riempita con l’acqua del Vivo dai ragazzi delle scuole di Montalcino ed è infine tornata oggi (23 maggio) nel capoluogo accompagnata dai ragazzi delle scuole di Piancastagnaio, che l’hanno consegnata ai loro coetanei delle altre scuole partecipanti ai diversi progetti didattici sul tema dell’acqua. L’occasione è stata la presentazione dell’allestimento didattico-educativo “A ritrovar la Diana” proposto dall’associazione La Diana e patrocinato dal Comune di Siena, visitabile oggi e domani (24 maggio) nel Cortile del Podestà di Palazzo Pubblico, in occasione del quale sono stati esposti anche i lavori dedicati al tema dell’acqua realizzati dai ragazzi delle scuole nell’ambito del progetto “Goccia a goccia” promosso da Acquedotto del Fiora.
“La presenza dei ragazzi delle scuole del nostro territorio in questa occasione è particolarmente significativa – commenta Tiberio Tiberi, presidente di Acquedotto del Fiora – Un secolo fa i senesi intrapresero la costruzione dell’acquedotto dopo ampie discussioni, affrontando una spesa ritenuta da molti “pazza”. Per cento anni questa opera ha consentito ai cittadini di Siena e, in momenti successivi, a gran parte di quelli della provincia, di approvvigionarsi di acqua potabile. La “caraffa” riportata piena d’acqua dai ragazzi dell’Amiata a quelli di Siena, ribadisce la valenza strategica dell’acquedotto non soltanto per l’oggi, ma anche e soprattutto per le generazioni a venire”. “Gli investimenti nel potenziamento delle infrastrutture del Sistema Idrico Integrato, realizzati dal gestore nell’ultimo decennio continueranno anche nei prossimi anni, nella scia della scelta compiuta dai senesi cento anni fa: – prosegue Tiberi – Mi piace pensare che in occasione del duecentesimo anno di vita dell’acquedotto del Vivo qualcuno possa ricordare che, pur in un momento di crisi come l’attuale, le istituzioni e i cittadini del territorio hanno scelto di continuare a investire per la loro qualità della vita e per la qualità di un territorio d’eccellenza, motore di sviluppo in italia e all’estero. Qualità certificata recentemente dalle cinque bandiere blu assegnate ai nostri mari, o dalle bandiere arancioni assegnate ai nostri borghi.”
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