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SIENA. Siamo noi. Non c’è alcun errore o virus. Siamo il CittadinoOnline, il quotidiano che ormai da quattro anni svolge il suo lavoro di informazione a Siena ed in tutta la provincia. Con uno sguardo sul mondo. Siamo sempre noi. Il quotidiano che, in costante crescita, ha raggiunto gli due milioni di accessi al mese, con oltre 1 milione e mezzo di pagine lette al mese, gli oltre ventunomila visitatori unici.
Ma questi sono solo numeri.
Quello che conta, o che mi sembra conti, in questa notte di vigilia del nuovo portale, è che dopo quattro anni siamo ancora qui, con lo stesso entusiasmo e con la stessa voglia di “crederci” che ci spingeva ad intraprendere l’avventura dell’online in forma imprenditoriale, oserei dire pionieristica.
Nonostante tutto siamo qui, con la voglia di fare meglio, forti della presenza di affezionati collaboratori che, proprio come noi, condividono il piacere di lavorare ad un progetto sempre “in divenire”, che pare sempre giovane e bisognoso di attenzioni, nonostante i suoi quattro anni di vita. Che non è poco nel mondo della rete.
L’entusiasmo e il “sogno” di fare meglio e di più sono gli strumenti che hanno sciolto i timori dell’editore di fronte a questo nuovo “azzardo” e sono sempre entusiasmo e sogno i “virus benefici” che hanno infettato i giornalisti che hanno puntato ancora su questa testata per crescere e far crescere “penne in erba”. In un tempo oscuro come questo che stiamo vivendo, oscuro per il giornalismo come per tutto il resto, ci incoraggia poter collaborare con giovani che vogliono “fare cose buone”, con giornalisti storici che “credono nel nostro progetto”, con non giornalisti che scelgono noi per “confrontarsi con i lettori”.
Apriamo, dunque, questa nuova “epoca” del CittadinoOnline con una good news. Una buona notizia che parla di noi; che ci racconta e ci presenta senza fronzoli.
Dopo tante cene, chiacchierate al telefono, sedute “psicologiche”, riunioni e confronti – duri e meno duri – ecco il risultato delle nostre speranze, quello che siamo e che speriamo di continuare ad essere.
Siamo riuscite nell’intento – dal punto di vista tecnico – grazie alla professionalità, alla genialità e alla pazienza di Virtualcom (nelle persone di Cabo e Andrea principalmente).
Un progetto corposo e complesso, più ricco del precedente portale e che, per questo, necessiterà di qualche giorno di rodaggio – Ci scuserete se tutto non sarà perfetto nell’immediato – ma che abbiamo voluto “in divenire” per consentirci libertà di manovra assoluta e quindi continua apertura a nuovi suggerimenti e a “spunti” che possono arrivare anche dai lettori.
Come sono arrivati dai collaboratori. Da Enrico Campana, prima di tutti: collaboratore prezioso e amico “stimolante”, fucina di idee a getto continuo. Da Augusto Mattioli, ormai insostituibile compagno di viaggio dal confronto “concreto” e “pratico” come solo un senese può essere. Da Alessandra Siotto e Giacomo Zanibelli neo giornalisti “sdoganati” da questa testata e da Annalisa Coppolaro e Tobia Bondesan giornalisti e scrittori dalla grande sensibilità. Da Mauro Aurigi, commentatore di episodi senesi e non. Da Sandro Scali decano del giornalismo senese e fine scrittore del “Palio in Poltrona”. Da Fabrizio Pinzuti cronista dall’Amiata e da Roberto Cappelli da Montalcino. Da Leonardo Mattioli, acuto osservatore della Valdichiana e da Martina Taci, finestra su Londra. Da Filippo Tozzi, neo acquisto di talento e da Giovanni Elia, volto e voce nota del giornalismo di Siena. Da Niccolò Cadirni che racconterà attraverso le sue foto e da Roberta Benvenuti, voce dal Chianti. Da Patrizia Fazzi, poetessa che riferisce degli eventi più importanti in provincia di Arezzo e da Giorgio Mancini narratore dei fatti in provincia di Pisa. Da Evelina Pecciarini anima del Poggibonsi e da Gianni Basi, musicologo raffinato e dalla sconfinata cultura. Così come da Viola Caon, Serena Di Sipio e da tanti altri giovani giornalisti e aspiranti tali che si troveranno a firmare i loro articoli arricchendo le pagine del nostor quotidiano.
Infine, un ultimo doveroso pensiero ad Alessandra Berti ed a me, “colonne portanti” del progetto e dell’impresa. Più che un pensiero, un augurio, nelle prime ore di questa nuova avventura che ci vede testardamente concordi nel seguire ancora quel sano – o strano – spirito di devozione verso una professione troppo di moda e troppo poco “di cuore”. Ancora tenacemente legate ad un progetto nato per “puntiglio” tipicamente femminile e cresciuto con sacrifici che rasentano il concetto di “rovina”; fermamente convinte, in un moto ostinato e contrario, che la passione, l’onestà intellettuale e la voglia di crescere e di alzare l’asticella delle sfide siano gli unici mezzi per non arrendersi alla durezza ed al cinismo di questo tempo sterile. Tra giorni di entusiamo e giorni di sconforto l’augurio è di restare fedeli ai nostri sogni.
Intanto, oggi è un giorno di “good news”.
Raffaella Zelia Ruscitto
Direttore de ilCittadinoOnline.it