di Alessandra Siotto
SIENA. La protesta contro il decreto numero 133, sulla riforma dell'istruzione, coinvolge studenti, famiglie e lavoratori nel settore, in tutta Italia. In particolare, molti studenti dell'ateneo senese hanno aderito alla protesta nazionale, coordinandosi con le iniziative portate avanti dagli universitari in tutto il paese.
Il primo passo è stato quello del 29 settembre, quando è stata costituita a Siena un'assemblea permanente, alla quale hanno partecipato una quarantina di persone. Il numero di studenti è cresciuto in maniera esponenziale, fino ad arrivare ai cinquecento che si sono riuniti martedì scorso (15 ottobre) nel cortile del rettorato, 'bloccando' l'iniziativa di accoglienza alle matricole prevista per quel giorno.
La settimana è proseguita con varie iniziative di contestazione, tra cui le lezioni all'aperto tenute da alcuni docenti della Facoltà di Lettere e Filosofia, che la prossima settimana coinvolgeranno anche altre facoltà dell'ateneo cittadino.
Come ci ha spiegato Francesca, membro dell'assemblea permanente, "la settimana scorsa abbiamo portato in tutti i Consigli di Facoltà un documento in cui chiediamo l'appoggio di tutto il corpo docente, professori ordinari, associati, a contratto, ricercatori, precari, per estendere il fronte della protesta".
"Inoltre – ha continuato Francesca – la scorsa settimana si sono svolte numerose e partecipate assemblee in tutte le facoltà: due a San Miniato, due al Laterino, una a Giurisprudenza e Scienze Politiche, durante la quale hanno preso la parola anche il personale tecnico amministrativo e i ricercatori; ad Economia le assemblee sono state ben quattro ed hanno visto anche la partecipazione dei docenti. Presso la facoltà di Piazza San Francesco, inoltre, c'è un' aula 'autogestita', dove ogni giorno vengono fatti dei lavori di anaisi, studio e approfondimento sul decreto, soprattutto per cercare di individuare delle proposte". "Infatti – ha precisato la studentessa – anche in accordo con l'invito del presidente Napolitano a non dire solo 'no', la nostra protesta si caratterizza con una forte volontà propositiva, per suggerire delle alternative al decreto Gelmini".
Al rettorato ogni giorno alle 17, presso l'Aula Magna Storica, si svolge un'assemblea ricognitiva, dove gli studenti fanno il punto della situazione; la sera quello spazio è dedicato al lavoro delle varie commissioni isituite dall'assemblea permanente. Come ha spiegato Francesca "c'è una commissione che si occupa dei rapporti con la stampa, una si occupa di preparare il materiale per il volantinaggio, e così via".
Per qunato riguarda le iniziative future mercoledì 22 si terrà, presso la Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche, una lezione sul decreto Gelinimi.
Martedì 21 gli universitari senesi andranno a Firenze per partecipare alla manifestazione regionale di tutto il settore 'istruzione'. Mentre giovedì 23, in concomitanza con gli atenei di Pisa e Firenze, la manifestazione sarà a Siena e gli universitari coinvolgeranno anche i genitori e gli studenti delle scuole elementari, medie e superiori della città. Come ha siegato Francesca "il decreto 133 non rigurda solo l'università, ma tutto il comparto scolastico e stiamo cercando di sensibilizzare le famiglie e gli studenti più giovani, anche facendo del volantinaggio fuori dagli istituti della città".
"Tutte queste iniziative – ha concluso Francesca – rispondono alla scelta, presa dall'assemblea degli studenti, di non bloccare la didattica".