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SIENA. Dagli studenti dell'Udu riceviamo e pubblichiamo
"Oggi, 22 febbraio, più di cinquanta studenti dell’Udu hanno occupato gli spazi del Circolo Giuridico, presso il Polo Mattioli, per rivendicare il fondamentale diritto ad usufruire di spazi pubblici, messi a disposizione dall’Università di Siena, come luogo di studio e di aggregazione.
Riteniamo miope e insensata la decisione adottata dall’Amministrazione di far pagare i costi della crisi finanziaria (generata da anni di mala amministrazione), sul sistema bibliotecario tagliando servizi essenziali per gli studenti.
Rivendichiamo il nostro diritto allo studio e chiediamo il ripristino immediato dell’orario di apertura serale delle biblioteche.
I tagli e i risparmi non devono essere scaricati sugli studenti e sul personale e bisogna trovare soluzioni condivise da tutta la comunità accademica.
Preso atto della disponibilità del Magnifico Rettore, grazie ad un colloquio avvenuto mentre l’occupazione era in corso, di trovare un punto d’incontro su tale problematica attraverso la riapertura serale di almeno uno spazio bibliotecario, chiediamo che a questa disponibilità facciano seguito soluzioni concrete e attuate nell’immediato.
Ribadiamo la nostra contrarietà netta ad un piano di risanamento che passi per la riduzione dei servizi agli studenti poiché una tale politica di tagli porterà la nostra istituzione verso un inesorabile declino e non al rilancio di cui ha bisogno".
"Oggi, 22 febbraio, più di cinquanta studenti dell’Udu hanno occupato gli spazi del Circolo Giuridico, presso il Polo Mattioli, per rivendicare il fondamentale diritto ad usufruire di spazi pubblici, messi a disposizione dall’Università di Siena, come luogo di studio e di aggregazione.
Riteniamo miope e insensata la decisione adottata dall’Amministrazione di far pagare i costi della crisi finanziaria (generata da anni di mala amministrazione), sul sistema bibliotecario tagliando servizi essenziali per gli studenti.
Rivendichiamo il nostro diritto allo studio e chiediamo il ripristino immediato dell’orario di apertura serale delle biblioteche.
I tagli e i risparmi non devono essere scaricati sugli studenti e sul personale e bisogna trovare soluzioni condivise da tutta la comunità accademica.
Preso atto della disponibilità del Magnifico Rettore, grazie ad un colloquio avvenuto mentre l’occupazione era in corso, di trovare un punto d’incontro su tale problematica attraverso la riapertura serale di almeno uno spazio bibliotecario, chiediamo che a questa disponibilità facciano seguito soluzioni concrete e attuate nell’immediato.
Ribadiamo la nostra contrarietà netta ad un piano di risanamento che passi per la riduzione dei servizi agli studenti poiché una tale politica di tagli porterà la nostra istituzione verso un inesorabile declino e non al rilancio di cui ha bisogno".