SIENA.La protesta degli studenti si sposta dalle istituzionali aule universitarie e dagli istituti superiori per arrivare ad interessare le sedi degli organi di informazione locale.
E' toccato al Corriere di Siena che, secondo un lancio di agenzia, sarebbe stato "occupato" questo pomeriggio (10 novembre) da un gruppo di studenti universitari del "Kollettivo Bietan Jarrai". Si è trattato, come spiega il Kolletivo in una nota, "di un’occupazione simbolica e pacifica" per protestare "contro l’ostruzionismo mediatico dei mezzi di informazione, e per combattere la paura che attanaglia quanti si vogliono ribellare e far sentire la propria voce".
Gli studenti, circa una quindicina, sono entrati nella sede del quotidiano con uno striscione con su scritto "Stavolta è davvero solo l’inizio", hanno esposto le loro ragioni ai giornalisti del quotidiano spiegando che "gli organi di informazione banalizzano la lotta studentesca contro la legge 133".
E' toccato al Corriere di Siena che, secondo un lancio di agenzia, sarebbe stato "occupato" questo pomeriggio (10 novembre) da un gruppo di studenti universitari del "Kollettivo Bietan Jarrai". Si è trattato, come spiega il Kolletivo in una nota, "di un’occupazione simbolica e pacifica" per protestare "contro l’ostruzionismo mediatico dei mezzi di informazione, e per combattere la paura che attanaglia quanti si vogliono ribellare e far sentire la propria voce".
Gli studenti, circa una quindicina, sono entrati nella sede del quotidiano con uno striscione con su scritto "Stavolta è davvero solo l’inizio", hanno esposto le loro ragioni ai giornalisti del quotidiano spiegando che "gli organi di informazione banalizzano la lotta studentesca contro la legge 133".