SIENA. Una nuova importante scoperta è stata effettuata nella notte tra il 6 ed il 7 giugno presso l’Osservatorio Astronomico Provinciale di Montarrenti gestito dall’Unione Astrofili Senesi (U.A.S.).
Nel corso di una sessione di ricerca del Montarrenti Observatory Supernovae Search program (MOSS), Simone Leonini e Giacomo Guerrini, utilizzando il telescopio da 0.53m di diametro equipaggiato di apposito sensore CCD, hanno individuato una “supernova” in una piccola e debole galassia nella costellazione del Serpente denominata PGC1174551. La “nuova” stella, a cui veniva assegnato il nome SN 2010dy dall’International Astronomical Union accreditandone la scoperta ufficiale agli astrofili senesi, è stata confermata con il contributo degli astronomi dell’ INAF – Osservatorio Astronomico di Bologna, del Dipartimento di Fisica dell’Università di Salerno e del Department of Physics and Astronomy del Dartmouth College, Hanover, New Hampshire.
SN 2010dy è una “nana bianca”, una stella di piccola massa al cui interno è cessata la fusione nucleare. Il suo ciclo vitale si è quindi completato con una fortissima esplosione rendendosi in questo modo osservabile da Terra. Queste esplosioni stellari sono eventi molto rari che si possono osservare solo una o due v olte al secolo in galassie di grandi dimensioni. Quella scoperta all’osservatorio senese ha oltretutto una valenza particolare in quanto è stata colta nel suo “scoccare” e ciò è di estrema importanza scientifica. Il bagliore dell’evento esplosivo, paragonabile alla strabiliante luminosità assoluta di quasi 1.5 miliardi di soli, è avvenuto molto prima che la Terra fosse abitata dai dinosauri, rendendosi visibile solo oggi, dopo un lunghissimo viaggio di 563 milioni di anni alla velocità della luce. Questo tipo di “supernovae”, catalogate di “tipo Ia”, vengono utilizzate dagli astronomi come indicatori di distanza per misurare l’età stessa dell’Universo mentre i cosmologi le studiano per capire come è avvenuta in passato l’espansione dell’Universo e per prevederne lo sviluppo futuro. Un Universo che oggi appare in perenne espansione e raffreddamento, composto per il 95% da materia ed energia oscura e dove, tutto ciò che vediamo e che fino a poco tempo fa credevamo essere tutto il Cosmo, corrisponde solamente al 5% del totale.
Dopo questa seconda scoperta che segue quella dello scorso febbraio, l’Osservatorio di Montarrenti, sorto grazie alla sensibilità dell’Amministrazione Provinciale di Siena e con il contributo dalla Fondazione Monte dei Paschi, si conferma ai vertici mondiali in questo affascinante ed innovativo settore di indagine.
Oltre che per le attività di ricerca, l’Osservatorio Astronomico Provinciale di Montarrenti è aperto alla cittadinanza anche per serate osservative pubbliche, ogni secondo e quarto venerdì del mese, gratuitamente e su prenotazione. In osservatorio vengono inoltre svolte attività di ausilio didattico per le scolaresche di ogni ordine e grado. Per
informazioni www.astrofilisenesi.it.
Nel corso di una sessione di ricerca del Montarrenti Observatory Supernovae Search program (MOSS), Simone Leonini e Giacomo Guerrini, utilizzando il telescopio da 0.53m di diametro equipaggiato di apposito sensore CCD, hanno individuato una “supernova” in una piccola e debole galassia nella costellazione del Serpente denominata PGC1174551. La “nuova” stella, a cui veniva assegnato il nome SN 2010dy dall’International Astronomical Union accreditandone la scoperta ufficiale agli astrofili senesi, è stata confermata con il contributo degli astronomi dell’ INAF – Osservatorio Astronomico di Bologna, del Dipartimento di Fisica dell’Università di Salerno e del Department of Physics and Astronomy del Dartmouth College, Hanover, New Hampshire.
SN 2010dy è una “nana bianca”, una stella di piccola massa al cui interno è cessata la fusione nucleare. Il suo ciclo vitale si è quindi completato con una fortissima esplosione rendendosi in questo modo osservabile da Terra. Queste esplosioni stellari sono eventi molto rari che si possono osservare solo una o due v olte al secolo in galassie di grandi dimensioni. Quella scoperta all’osservatorio senese ha oltretutto una valenza particolare in quanto è stata colta nel suo “scoccare” e ciò è di estrema importanza scientifica. Il bagliore dell’evento esplosivo, paragonabile alla strabiliante luminosità assoluta di quasi 1.5 miliardi di soli, è avvenuto molto prima che la Terra fosse abitata dai dinosauri, rendendosi visibile solo oggi, dopo un lunghissimo viaggio di 563 milioni di anni alla velocità della luce. Questo tipo di “supernovae”, catalogate di “tipo Ia”, vengono utilizzate dagli astronomi come indicatori di distanza per misurare l’età stessa dell’Universo mentre i cosmologi le studiano per capire come è avvenuta in passato l’espansione dell’Universo e per prevederne lo sviluppo futuro. Un Universo che oggi appare in perenne espansione e raffreddamento, composto per il 95% da materia ed energia oscura e dove, tutto ciò che vediamo e che fino a poco tempo fa credevamo essere tutto il Cosmo, corrisponde solamente al 5% del totale.
Dopo questa seconda scoperta che segue quella dello scorso febbraio, l’Osservatorio di Montarrenti, sorto grazie alla sensibilità dell’Amministrazione Provinciale di Siena e con il contributo dalla Fondazione Monte dei Paschi, si conferma ai vertici mondiali in questo affascinante ed innovativo settore di indagine.
Oltre che per le attività di ricerca, l’Osservatorio Astronomico Provinciale di Montarrenti è aperto alla cittadinanza anche per serate osservative pubbliche, ogni secondo e quarto venerdì del mese, gratuitamente e su prenotazione. In osservatorio vengono inoltre svolte attività di ausilio didattico per le scolaresche di ogni ordine e grado. Per
informazioni www.astrofilisenesi.it.