SIENA. L’ultimo grande fondo archivistico rimasto senza un’inventariazione moderna è ora a disposizione degli studiosi. E’ quanto emerso nel corso della prima giornata di studi del convegno dedicato a “La documentazione degli organi giudiziari nell’Italia tardo-medievale e moderna” in programma fino al 17 settembre presso l’Archivio di Stato di Siena.
Si tratta del fondo "Giusdicenti dell'antico Stato senese" formato da più di 35.000 unità e composto nella quasi totalità, dalla documentazione giudiziaria prodotta nei tribunali periferici dello Stato Senese, dalla fine del Medio Evo (sec. XIV) sino alla dominazione napoleonica (1808). Da qualche anno questa importante documentazione è oggetto di un vasto progetto di riordinamento e inventariazione con strumenti moderni, giunto ora alle sue fasi conclusive, finanziato dal Ministero per i Beni Culturali e realizzato anche grazie ad una convenzione con l'Accademia Senese degli Intronati.
La presentazione dei risultati del progetto ha incontrato la soddisfazione dei tanti presenti al convegno tra relatori, docenti di archivistica, storia, storia del diritto presso l’Università di Siena e molte altre Università italiane, responsabili di Archivi comunali. "Il riordino e l’inventariazione secondo criteri moderni e scientifici di questo importante fondo è per noi un punto di arrivo e un punto di partenza – ha spiegato Carla Zarrilli direttrice dell’Archivio di Stato di Siena – possiamo finalmente consentire agli studiosi di accedervi e aprire la strada a nuove ed interessanti ricerche".
Dai risultati di questo lavoro ha preso avvio la relazione a cura di Andrea Giorgi e Stefano Moscadelli. Partendo proprio dall’esperienza senese il convegno si pone, poi, l’obiettivo di allargare lo sguardo ai sistemi di produzione e conservazione documentaria d’ambito giudiziario, mettendo a confronto le realtà presenti nei diversi contesti politico-istituzionali italiani tra il tardo Medioevo e l’Età Moderna.
Il convegno che proseguirà fino al 17 settembre è il fulcro delle iniziative per celebrare il 150° anniversario dell’istituzione dell’Archivio di Stato di Siena (1858-2008) e per la sua rilevanza scientifica ha ottenuto l’alto patronato del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Così come tutte le manifestazioni del 150° anniversario, il convegno voluto dall’Archivio, con il pieno appoggio della Direzione Generale per gli Archivi, è stato realizzato con la collaborazione dell’Università degli Studi di Siena e dell’Accademia Senese degli Intronati. Il sostegno economico decisivo per la realizzazione delle iniziative è stato dato dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Nella giornata di domani (martedì 16 settembre) le relazioni riguarderanno le singole realtà statuali o aree geografiche: il Piemonte sabaudo, l’area lombarda, il Trentino, la Repubblica di Venezia, quella di Genova, l’area emiliana, lo Stato pontificio, il Regno di Sicilia. La giornata di studi sarà anche l’occasione per riflettere sulla produzione e conservazione di documentazione giudiziaria in ambito ecclesiastico, e sul particolare tipo di amministrazione della giustizia rappresentato dalla giustizia dei mercanti, esercitata nei tribunali di commercio.