L'incontro era organizzato dai Cristiano sociali
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di Annalisa Coppolaro
SIENA. ‘’Nessuno prevedeva quando sono stato eletto che Siena cadesse in una tale acuta criticità. Per questo abbiamo sviluppato il Patto di Occupazione e Sviluppo per Siena, muovendoci su 4 fronti, il polo farmaceutico, il polo informatico, il progetto Green City e il distretto culturale. Con questi vogliamo ridare speranze ai nostri giovani’’. Così il sindaco Franco Ceccuzzi all’evento organizzato dai Cristiano Sociali lunedì 2 aprile, con la presenza del prof. Massimo Livi Bacci su Giovani e lavoro.
Ceccuzzi ha anche sottolineato quanto gli errori di questi anni, la crisi delle banche iniziata nel 2008 , paragonabile a quella della siderurgia degli anni ’80, e le contraddizioni nell’uso delle risorse di una regione a statuto speciale come la nostra si stiano adesso ripercuotendo sulla presente difficile situazione occupazionale. ‘’Il settore farmaceutico e di scienze della terra, l’information technology applicata alle banche, il progetto Siena Carbon Free e infine il settore culturale potranno dare nuovo impulso alla città’’.
Dopo l’apertura dei lavori del prof. Cosimo Scaglioso, che ha sottolineato il lavoro dei Cristiano Sociali in questi anni, sulle orme I Ermanno Gorrieri e di Pier Carniti, proprio nel settore delle diseguaglianze sociali nel mondo del lavoro e tra I giovani. ‘’I nostri ragazzi non sono solo confusi sul problema del lavoro, ma anche nelle loro scelte e nella transizione tra istruzione e lavoro – ha detto Scaglioso – E le disuguaglianze, tra donne e uomini, tra giovani e adulti, ci hanno ispirato alla creazione di questo laboratorio sui temi dell’occupazione’’.
Gli interventi, moderati da Filippo Lambardi, hanno poi proseguito con l’autorevole presenza dell’onorevole Massimo Livi Bacci. Questi ha sottolineato come, anche a livello storico, l’Italia stia cambiando nel suo rapporto con I giovani, che nel dopoguerra avevano un ruolo importantissimo nella creazione di reddito e nella società. ‘’ Negli anni Cinquanta notiamo che un terzo dei lavoratori aveva meno di trent’anni, che gli stessi trentenni avevano già una famiglia , e che il 20% dei professionisti di allora aveva sempre meno di trent’anni. Oggi, pur dispondendo di una vita media più lunga, di un reddito più alto, I nostri giovani sono più lenti nel raggiungimento dell’indipendenza economica e familiare. –ha sottolineato Livi Bacci – Oggi poi un giovane su sei non è italiano, il tessuto sociale sta cambiando e dobbiamo riuscire ad offrire migliori opportunità a questa società così variegata’’.
Infine,Livi Bacci ha offerto delle soluzioni al riguardo della situazione allarmante nella quale ci troviamo: contro le diseguaglianze ………..