SIENA. Promuovere la cura del dolore è l’obiettivo della IX edizione della Giornata Nazionale del Sollievo, che si terrà domenica 30 maggio, a cui aderirà anche il policlinico Santa Maria alle Scotte.
“Il nostro ospedale – spiega Angela Annesanti, responsabile insieme al professor Francesco Tani del progetto Ospedale senza Dolore delle Scotte – è da tempo impegnato in un cambiamento culturale sul trattamento del dolore per favorire la consapevolezza e la responsabilità degli operatori sanitari sulla terapia del dolore, intesa come diritto di ogni paziente”. Presso il policlinico sono stati attivati il progetto Ospedale senza Dolore che adotta il protocollo di Terapia Antalgica per molte specialità medico-chirurgiche in grado di trattare, oltre alla malattia, anche il sintomo dolore.
“Grazie alla nuova legge entrata in vigore a marzo – conclude Tani – la rete delle cure palliative e quella della terapia del dolore dovranno essere ben distinte. Le cure palliative sono rivolte a malati la cui malattia non ha speranza di guarigione, ma si vuole comunque assicurare una qualità di vita dignitosa e priva di dolore inutile. L’altro obiettivo della terapia del dolore è diretto al controllo della sintomatologia dolorosa grave, persistente o cronica che provoca una grave limitazione delle attività quotidiane, sociali e lavorative; in questi casi gli specialisti devono poter intervenire precocemente per stabilire una corretta diagnosi, oltre che per ridurre il dolore in modo da migliorare, per molti anni, la qualità della vita. La misurazione e la registrazione del dolore nella cartella clinica permetterà agli operatori sanitari di determinare l’intensità, la qualità e la durata del dolore, attuando quindi il trattamento più adeguato in base ai protocolli condivisi per le diverse tipologie dolorose”.
“Il nostro ospedale – spiega Angela Annesanti, responsabile insieme al professor Francesco Tani del progetto Ospedale senza Dolore delle Scotte – è da tempo impegnato in un cambiamento culturale sul trattamento del dolore per favorire la consapevolezza e la responsabilità degli operatori sanitari sulla terapia del dolore, intesa come diritto di ogni paziente”. Presso il policlinico sono stati attivati il progetto Ospedale senza Dolore che adotta il protocollo di Terapia Antalgica per molte specialità medico-chirurgiche in grado di trattare, oltre alla malattia, anche il sintomo dolore.
“Grazie alla nuova legge entrata in vigore a marzo – conclude Tani – la rete delle cure palliative e quella della terapia del dolore dovranno essere ben distinte. Le cure palliative sono rivolte a malati la cui malattia non ha speranza di guarigione, ma si vuole comunque assicurare una qualità di vita dignitosa e priva di dolore inutile. L’altro obiettivo della terapia del dolore è diretto al controllo della sintomatologia dolorosa grave, persistente o cronica che provoca una grave limitazione delle attività quotidiane, sociali e lavorative; in questi casi gli specialisti devono poter intervenire precocemente per stabilire una corretta diagnosi, oltre che per ridurre il dolore in modo da migliorare, per molti anni, la qualità della vita. La misurazione e la registrazione del dolore nella cartella clinica permetterà agli operatori sanitari di determinare l’intensità, la qualità e la durata del dolore, attuando quindi il trattamento più adeguato in base ai protocolli condivisi per le diverse tipologie dolorose”.